Viaggi in Nuova Zelanda: arrivano visto elettronico e tassa sul turismo. Tutte le informazioni.
Novità in arrivo per i viaggiatori che si recheranno in Nuova Zelanda. Per visitare il Paese dal 1° ottobre sarà obbligatorio ottenere il visto elettronico, inoltre si dovrà pagare una tassa sul turismo. La somma verrà destinata alla tutela ambientale.
Le nuove regole servono ad accelerare i controlli alle frontiere, ridurre l’immigrazione clandestina e inoltre sono un modo per salvaguardare l’ambiente neozelandese.
Finora, per visitare la Nuova Zelanda per motivi turistici non era necessario per gli italiani il visto sul passaporto. Ora invece serve il nuovo visto elettronico (in realtà una autorizzazione elettronica al viaggio), che è simile all’Esta richiesto per entrare negli Stati Uniti. Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Cambia tutto per viaggiare in Nuova Zelanda. Se volete visitare il Paese per motivi turistici dovrete prima ottenere il visto elettronico Electronic Travel Authority (ETA o NZeTA), simile all’Esta necessario per visitare gli Stati Uniti. Il nuovo regolamento entra in vigore dal 1° ottobre 2019.
La procedura per ottenere l’autorizzazione elettronica al viaggio in Nuova Zelanda avviene online alla pagina web dedicata sul portale sull’immigrazione del governo neozelandese. Qui trovate anche tutte le informazioni utili (in inglese).
Tutti i viaggiatori cittadini dei Paesi per i quali è prevista l’esenzione dal visto sul passaporto (visa waiver) dovranno richiedere la NZeTA prima di partire per la Nuova Zelanda.
L’autorizzazione elettronica al viaggio va richiesta almeno 72 ore prima della partenza, anche se per il completamento della procedura possono bastare 10 minuti. Non è invece necessaria se si possiede già un visto neozelandese valido.
La richiesta va fatta compilando un questionario online. È prevista anche la scansione della fotografia del richiedente. Una volta ottenuta la NZeTA, questa avrà una validità di 2 anni.
Il costo per ottenere l’autorizzazione elettronica al viaggio e di 12 dollari neozelandesi (6,90 euro), se la richiesta viene fatta tramite mobile app il costo è di 9 dollari neozelandesi (5,17 euro).
Non finisce qui, al pagamento delle spese amministrative occorre aggiungere il pagamento della tassa del turismo, la International Visitor Conservation and Tourism Levy (Ivl), che ammonta a 35 dollari neozelandesi, pari a 20,11 euro (la validità del pagamento della tassa avrà la stessa durata della NZeTA o dell’eventuale visto di residenza).
L’autorizzazione elettronica al viaggio in Nuova Zelanda è obbligatoria anche a tutti i viaggiatori in transito nel Paese (così come avviene per l’Esta negli Usa). Dunque anche quando la Nuova Zelanda non è la destinazione finale di viaggio.
L’autorizzazione elettronica al viaggio NZeTA senza visto sul passaporto è necessaria per i viaggi di durata non superiore ai 90 giorni (3 mesi), solitamente di turismo o affari. Per questo tipo di viaggi sono richiesti anche altri requisiti: il possesso del biglietto aereo di andata e ritorno e la disponibilità monetaria per il proprio mantenimento.
Come spiega la Farnesina sul portale Viaggiare Sicuri, si consiglia di informarsi prima di partire presso il proprio agente di viaggio, presso l’Ambasciata o il Consolato della Nuova Zelanda presenti in Italia oppure presso il competente Ufficio dell’immigrazione neozelandese.
La Farnesina segnala che sono in aumento i casi di respingimento alla frontiera della Nuova Zelanda per vari motivi. Tra questi ci sono il possesso di sostanze stupefacenti e il semplice riscontro del loro frequente uso. Inoltre, i comportamenti che possono dare adito a dubbi circa la genuinità dei motivi per cui il visitatore intende entrare nel Paese, come la ricerca di un lavoro in Nuova Zelanda, senza avere un apposito visto di lavoro oppure il possesso di un biglietto aereo di sola andata. Si consiglia pertanto di consultare quali siano i requisiti necessari per l’ingresso (anche temporaneo) in Nuova Zelanda. Si può consultare il portale sull’immigrazione alla sezione “Explore visa options for visiting“.
Chi vuole entrare in Nuova Zelanda per motivi di lavoro o studio deve ottenere il visto relativo.
Negli ultimi anni il numero dei visitatori in Nuova Zelanda è cresciuto in modo esponenziale ed è destinato a crescere ancora in futuro. La maggior parte dei visitatori arriva nel Paese senza bisogno di visto sul passaporto, come i turisti italiani. Con l’autorizzazione elettronica al viaggio, le autorità neozelandesi vogliono migliorare la sicurezza e ridurre i rischi di immigrazione, affrontare i rischi del contrabbando e della biosicurezza, migliorare l’esperienza del viaggiatore, sostenere le relazioni e gli accordi internazionali della Nuova Zelanda, adattarsi alle mutevoli esigenze del governo, delle parti interessate e dei viaggiatori.
Documenti di viaggio tutte le informazioni utili: