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Consigli di viaggio

I migliori hamam di Istanbul: dove andare

Quali sono i migliori hamam di Istanbul dove andare. Come funzionano e cosa vedere

Istanbul è una città bellissima, suggestiva, romantica e che saprà coccolarvi. Una delle coccole e a cui non poter proprio sfuggire è quella dell’hamam, il celebre bagno turco, ovvero un bagno di vapore che ritempra fisico e mente. Ad Istanbul incontrerete moltissimi hamam, alcuni storici, altri più moderni ed entrare in uno di questi luoghi è un’esperienza obbligatoria, ma soprattutto è un’esperienza piacevolissima. Come funziona andare in un hamam e quali sono i migliori hamam di Istanbul dove andare.

Che cos’è l’hamam

Il bagno turco, conosciuto anche come hamam, indica nella tradizione musulmana il luogo dove avvengono le sacre abluzioni giornaliere del ghusl e del wudu (lavaggi maggiore e minore). Per la loro funzione religiosa, gli hamam sono diffusi sin dall’antichità nei paesi a maggioranza musulmana e rappresentano luoghi, oltre che di preparazione cerimoniale, di incontro e relax. Da secoli, i bagni turchi sono il regno di massaggi, peeling (i tradizionali kese), depilazione e di tutte le attività di cura del corpo che oggi si possono trovare nelle più moderne SPA.

Come funziona l’hamam di Istanbul

Andare in un bagno turco a Istanbul, hamam, è un’esperienza da fare ad Istanbul e che vi impiegherà almeno due ore. Scelto l’hamam fra i migliori hamam di Istanbul nel momento in cui entrerete vi verrà consegnato un piccolo telo, uno slip e un guanto di lino. Uomini e donne hanno zone completamente separate. Dopo esservi spogliati e aver lasciato le vostre cose nello spogliatoio entrerete nella grande zona dell’hamam: c’è la sala principale da dove filtrano raggi di luce con al centro un palco in marmo o ceramica riscaldato, mentre alle pareti panchine in marmo e fontanelle di acqua fredda e calda.

Dopo un po’ di tempo, quando i pori si sono aperti, è il momento del massaggio. Massaggiatrici donne per le donne e massaggiatori uomini per gli uomini eseguiranno energetici massaggi: peeling, foamy ed altri. Dopo si torna a rilassarsi nella sala principale e si possono bere tisane e té per reintegrare i liquidi persi.

Gli hamam di Istanbul

La presenza nella città di Istanbul di circa 20.000 hammam è dovuta, oltre che alla loro legame con la religione, anche alla decisione di Mahmunt I di realizzare durante il XVIII secolo diverse centinaia di strutture i cui proventi avrebbero finanziato la costruzione della biblioteca reale vicino a Aya Sofia. Di questi hammm ne restano all’incirca una ventina, alcuni dei quali ancora pienamente funzionanti.

Visitare un bagno turco d’epoca diventa allora un’esperienza unica e appagante non solo per il corpo ma anche per l’occhio, dal momento che questi edifici possiedono quasi sempre hararet e harekam (le stanze dell’abluzione e del massaggio) riccamente decorati. Ecco una lista dei migliori hamam di Istanbul; è consigliabile prenotare e, nel caso siate in coppia, consultare gli orari di apertura maschili e femminili.

Cemberlitas Hamami: il più famoso di Istanbul

Il Cemberlitas Hamami è probabilmente il bagno turco più famoso di tutta Istanbul, nonché uno dei più antichi visto che risale al 1584. Situato proprio dietro alla Colonna di Costantino, in un vicoletto, è molto frequentato sia da turisti che dalla comunità locale, che lo affollano soprattutto nelle ore serali. La struttura molto pulita offre bagno tradizionale, massaggio, kese con spugna abrasiva e possiede una splendida sala dove ci si può rilassare fumando e bevendo tè alla menta. Ha sezioni separate per uomini e donne. Apre al mattino presto e chiude verso mezzanotte.

Taihi Galatasaray Hamami: l’hamam per tutti

La struttura si trova esattamente nel quartiere di Beyoglu ed è stata costruita da Beiazit II come parte integrante del complesso scolastico di Galatasaray. Dalle 8 del mattino alle 8 di sera anche le signore possono accedere al bagno turco (in una sezione separata) per godere dei tradizionali servizi degli hammami ad opera di vigorose signore turche. La parte maschile dell’hamam è frequentata dalla comunità gay internazionale e locale.

Orukuler Hamami per i tradizionalisti

E’ uno degli hamam più tradizionali della città ed è quindi poco frequentato dai turisti. Tra l’altro è aperto solo agli uomini. Si trova vicinissimo alla porta del Gran Bazar.

Haseki Sultan Hamami: l’architettura da vedere

L’Haseki Sultan Hamami, pur non essendo più funzionante, merita una visita per la sue splendide architetture. Commissionato a Sinan nel 1557, ha una struttura simmetrica con splendidi archi e pietre policrome. A causa delle ampissime sale, venne chiuso poco dopo la sua costruzione perché troppo poco caldo e, dopo anni di incuria, ospita oggi un bel centro di arte tessile in cui rivivere tutto il lusso del  ‘più bel bagno turco (o ex tale) del mondo’.

Cagalogu Hamami: il set da film a Istanbul

Progettato nel XVIII secolo da Sinan, questo bagno è stato il set di diversi film (Indiana Jones per esempio) e qui si sono rilassati personaggi illustri come Franz Listz, Edoardo VIII e il Kaiser Guglielmo, oltre che è meta di tutti i vip che passano ad Istanbul. E’ uno dei più antichi della città, risale al 1741, è frequentato da turisti e da locali ed offre stanze separate per uomini e donne. Si trova nella centrale Soultanahmet vicino ad Aya Sofia. Oltre ai trattamenti tradizionali, il Cagalogu Hamami, la struttura offre il pacchetto ‘Oriental Luxury’ che consente di godere di un massaggio rilassante extra a fine percorso.

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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