La foresta Amazzonica sta bruciando: cosa sta succedendo e perché il polmone verde del mondo prende fuoco.
Cosa sta succedendo in Amazzonia? Perché si parla di record di incendi in quello che è il polmone verde del mondo? Secondo diverse fonti giornalistiche quest’anno il numero di incendi in Amazzonia è aumentato moltissimo rispetto al passato e, a provare questo fatto, i dati che raccontano come la situazione incendi sia diventato un vero e proprio problema gravissimo. Basti pensare alla settimana scorsa quando i cieli della capitale, San Paolo, si sono oscurati per circa un’ora a causa del fumo nero che arrivava proprio dall’Amazzonia. Anche se successivamente si è capito che quel fumo non arrivava da un incendio nella foresta, il problema dell’Amazzonia che brucia c’è ed è reale.
Perché la foresta Amazzonica brucia?
Gli incendi nella foresta Amazzonica, che è pluviale e quindi difficilmente secca, sono generalmente causati dalla mano dell’uomo che vuole ricavare un po’ di spazio per coltivare o per i pascoli e quindi appicca incendi per ritagliarsi un po’ di terreno nella foresta. Oppure si cerca di dare fuoco agli alberi, sempre in modo illegale, per far scappare e allontanare gli indigeni della foresta. L’INPE e persino la NASA controllano costantemente lo stato degli incendi in Amazzonia e quest’anno il problema maggiore lo si riscontra ad Amazonas, lo stato in cui si trova la maggior parte della foresta. L’allarme è stato lanciato ovunque, con tanto di hashtag #PrayforAmazonas. Secondo la NASA infatti il numero di incendi in questo stato ad agosto è di 6701, in netto aumento rispetto all’anno scorso. Inoltre non si può parlare di incendi legati al cambiamento climatico: qui la mano dell’uomo è nettamente visibile e, come se non bastasse, il clima brasiliano quest’anno è perfettamente nella norma senza cambiamenti nella quantità di pioggia caduta.
Amazzonia, il Presidente Bolsonaro attacca le ONG
E il Governo che fa? Mentre l’Amazzonia brucia per mano dell’uomo il Presidente del Brasile, Jair Bolsonaro prima ha dichiarato che era tutto normale, poi ha ritrattato accusando le ONG di appiccare incendi come protesta contro il suo governo e, durante i primi mesi estivi, Bolsonaro aveva anche licenziato il direttore dell’INPE accusandolo di mentire proprio sugli incendi.