Chi è Rosa Maria Esilio, la vedova di Mario Cerciello Rega

Chi è Rosa Maria Esilio
(Screenshot Facebook)

Scopriamo chi è Rosa Maria Esilio: vita, carriera e passioni della donna la cui vita è stata stravolta dall’omicidio del marito Mario Cerciello Rega.

“Me l’hanno portato via”, queste le parole che Rosa Maria Esilio ha pronunciato dieci, cento, mille volte la sera in cui ha scoperto che il marito, Mario Cerciello Rega, era stato ucciso in servizio. Il suo rimpianto più grande era legato alle ultime parole che gli aveva detto: prima che andasse a lavorare Rosa Maria aveva cercato di convincerlo a non uscire per strada, a rimanere in ufficio come se avesse percepito il pericolo, ma lui è andato a compiere il suo dovere perché era fatto così, “Era coraggioso”.

Il loro amore era nato a Somma Vesuviana, paese in cui erano cresciuti, al quale erano fortemente legati e dal quale erano andati via solo per poter realizzare il sogno di diventare marito e moglie. Il matrimonio, infatti, si era tenuto nella Chiesa di Santa Croce che si trova nel loro paese natale, la stessa in cui si sono celebrati i funerali del vice brigadiere nemmeno due mesi dopo il giorno più importante della loro vita insieme.

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Chi è Rosa Maria Esilio

Nata a Somma Vesuviana (Napoli) nel 1991, Rosa Maria Esilio ha 28 anni ed è laureata in Farmacia. Legata alla sua terra natia ed alla sua famiglia, questa ragazza ha deciso di cambiare vita e trasferirsi a Roma per poter stare insieme al marito. In poco tempo si era ambientata ed aveva trovato un lavoro in una farmacia vicino la nuova abitazione. Il cambiamento non la spaventava poiché la sua vita era dedicata all’amore, quello per la persona che le stava accanto e quello nei confronti degli altri (faceva volontariato insieme al marito).

La sua natura gentile, il suo desiderio di vita e il forte sentimento che la legava a Mario si percepiscono da ogni post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Per descrivere il suo legame nei confronti del marito, Rosa Maria pubblicava foto insieme e frasi di celebri scrittori, cantanti e poeti, come quella di Checov: “La gente non si accorge se è estate o inverno quando è felice”, quella di Neruda: “T’amo senza sapere come, né quando, né da dove, t’amo direttamente senza problemi né orgoglio: così ti amo perché non so amare altrimenti che così”, quella di Shakespeare: “Amami o odiami,entrambi sono a mio favore. Se mi ami,sarò sempre nel tuo cuore,se mi odi,sarò sempre nella tua mente”, o quella forse meno colta ma ugualmente bella di Ligabue: “Portami ovunque, portami al mare, portami dove non serve sognare”.

La figura che emerge dal profilo Facebook è quella di una ragazza solare, amante della letteratura, della musica e della poesia, che vive la vita con uno spirito positivo e che non ha paura di sognare, poiché i sogni sono lo strumento per viaggiare nel futuro. Adesso quella parte di lei, quella che fino a pochi giorni fa la rappresentava, è schiacciata dal dolore per una perdita ingiusta causata dalla violenza e dalla cattiveria umana. La speranza è che il tempo e la sua fede in Dio la possano aiutare a superare questo terribile lutto, riportandola ad essere quella che è sempre stata, una giovane donna innamorata della vita e dell’amore.

Silvia Petetti

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