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Destinazioni e Guide turistiche

Grecia, i monasteri di Meteora: cosa vedere e come salire

Guida turistica Meteore: cosa vedere, come arrivare, come visitare i monasteri della Grecia

Fra cielo e terra c’è Meteora, un luogo incantato e di forte spiritualità, nel cuore verde della Grecia. Un posto fuori dal tempo e dallo spazio, vicino all’Italia, facile da raggiungere e che vi lascerà davvero a bocca aperta. Un luogo con molto da vedere, uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Ma cos’è Meteora? E’ un luogo dove su speroni di roccia altissimi sono stati costruiti dei monasteri che sembrano sospesi fra cielo e terra.

I monasteri di Meteora sono sei quelli principali, ma ce ne sono venti fra quelli chiusi al pubblico e quelli in rovina. Questo luogo è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è il secondo sito storico più visitato di tutta la Grecia (il primo è l’Acropoli) ed il secondo luogo di importanza monastica del Paese (il primo è Monte Athos).

Cos’è Meteora e perché andare

Nel nord della Grecia una volta superato il villaggio di Kalambaka, man mano che si va avanti sembra di essere inghiottiti in un mondo a parte dove il silenzio e il mistero sono le sensazioni dominanti. Volgendo lo sguardo, che già è stupito di fronte a tale panorama, a destra e sinistra ci si accorge di essere avvolti da delle vertiginose torri che si innalzano tutte intorno. Tutto ciò che si vede sembra sospeso in aria, tra il cielo e la terra; questo luogo è Meteora, che significa per l’appunto “sospeso in aria”.

Recarsi a Meteora non vuol dire solamente vedere qualcosa di nuovo ma significa soprattutto effettuare una vera e propria immersione a picco in una spiritualità molto antica nella quale si può percepire profondamente la storia del monarchesimo e dell’ortodossia. Una spiritualità, questa, nella quale tuffarsi ma osservando un rigoroso silenzio altrimenti si rischierebbe di rovinare la quiete che ne deriva; una visione spettacolare che lascia per l’appunto ammutoliti.

Guida turistica Meteore: visitare i monasteri

Sono rocce imponenti, grigie, levigate che si innalzano con tutta la loro fierezza, che sfidano il tempo, quelle sulle quali si sono insediati i monasteri delle Meteore. Sei di questi sono abitati e visitabili, (Agios Stefanos, Agia Triada, Gran Meteora, Varlaam, Roussanou e Agios Nikolaos), di altri se ne conservano solo le rovine. La visita a questi monasteri fa percepire immediatamente quello che era il livello di meditazione dei monaci dell’epoca, una spiritualità lontana dal mondo, espressa tra il cielo e la terra. Oggi la sensazione non è differente, Meteora è un piccolo paradiso che va visitato non solo perché si ha fede, ma per sentirsi parte di un mondo senza tempo dove regna la pace, dove il profumo più familiare è quello del silenzio e della riflessione.

  • Il monastero più importante è il Sacro Monastero della Grande Meteora, è il più grande, il più famoso e il più visitato. Risale al 1300 e si raggiunge con una lunga scalinata dove potrete ammirare il museo, il refettorio e le celle dei monaci.
  • Il Monastero di Santo Stefano è il più accessibile: si trova infatti separato dalla strada principale solo da un ponticello, e non ci sono scalinate da intraprendere.
  • Il monastero della Trinità è al contrario il più complesso da raggiungere con una lunghissima scalinata.
  • Il monastero di San Nicola Anapfasas è il primo che si incontra da Kalambaka.
  • Il monastero di Roussanou che porta le ferite dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale,
  • Il monastero di Vaarlam è molto grande, risalente al 1500 ed ha splendidi affreschi.

Come salire ai Monasteri: piedi, auto o bus

Da Kalambaka i monasteri distano appena 3 km. Se avete la vostra macchina in pochi minuti vi troverete sotto al monastero che vorrete visitare. Se invece vi muovete con i mezzi pubblici c’è un bus locale che in estate ogni ora fa il giro dei monasteri. Potete scendere ad ogni fermata, visitare il monastero e poi salire sulla corsa successiva, oppure scegliere di arrivare in bus al Gran Meteora, il monastero principale e poi visitare gli altri a piedi.

Se siete allenati potreste scegliere anche di visitare i monasteri a piedi. Esistono infatti dei percorsi di trekking che collegano i vari monasteri. A Kalambaka troverete informazioni dettagliate e percorsi guidati.

Meteore: accesso alle donne, ai bambini e disabili

Nessun problema di accesso per le donne ai monasteri delle Meteore. Infatti qui a differenza del Monte Athos dove vivono i monaci eremiti ortodossi le donne sono le benvenute. E’ ovvio che come in qualsiasi luogo di culto è richiesto un abbigliamento consono (e ciò vale anche per l’uomo). Per le donne che arrivano al monastero in tenuta un po’ troppo da mare sarà fornito all’ingresso uno scialle per coprirsi (qui tutti i consigli utili).

Per arrivare all’ingresso dei monasteri bisogna fare alcune rampe di scale scavate nella roccia. Sono gradini ben lavorati e curati, e il percorso viene sempre riammodernato e non è troppo lungo, quindi adatto e facile anche per i bambini. Ma se avete passeggini attenzione perché non ci sono montascale e anche all’interno non ci sono percorsi adatti.

Anche per chi ha disabilità e si trova in carrozzina visitare i monasteri è impossibile. Sebbene alcuni monasteri abbiano delle teleferiche per l’approvvigionamento, chiedere la messa in funzione è un po’ complicato e richiede parecchio tempo. Unico monastero il cui accesso è facile è quello di Agios Stefanos: nessuna scala, solo da attraversare un piccolo ponte in piano!

Come arrivare alle Meteore dall’Italia

Meteora grazie alla nuova autostrada è facilmente raggiungibile da ogni parte del Paese. Si trova nella zona nord della Grecia e potrete arrivarci in auto o con i mezzi pubblici, treno o autobus. Se scegliete di arrivare in Grecia in aereo è consigliabile atterrare a Salonicco anziché Atene per raggiungere Kalambaka.

Se invece volete portare con voi la vostra auto la soluzione migliore è quella del traghetto e di scendere ad Igoumentisa. Da qui in poco più di due ore di macchina arriverete ai monasteri di Meteora. Il dettaglio sulle distanze, su quali autobus, strade e treni prendere lo trovate qui.

 

 

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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