Allarme+meduse+nei+mari+italiani%3A+cosa+fare+e+cosa+no+se+si+viene+punti
viagginewscom
/2019/07/12/meduse-cosa-fare-puntura/amp/
Allarme+meduse+nei+mari+italiani%3A+cosa+fare+e+cosa+no+se+si+viene+punti
viagginewscom
/2019/07/12/meduse-cosa-fare-puntura/amp/
Curiosità

Allarme meduse nei mari italiani: cosa fare e cosa no se si viene punti

Tutto sulle meduse: cosa fare in caso di contatto, falsi miti da sfatare e veri rimedi contro il bruciore.

iStock

Quando andiamo al mare e ci tuffiamo al mare godiamo della bellezza del paesaggio, della freschezza dell’acqua che ci dà il giusto refrigerio dalla calura estiva e spesso rimaniamo a “sguazzare” come paperelle in mare per lungo tempo senza pensieri. Tutto questo fino a quando non veniamo punti da una medusa. Già, perché questi animali, sebbene fondamentali per l’equilibrio del mare e i veri padroni di casa delle acque in cui noi, ospiti, ci tuffiamo, spesso diventano un vero e proprio motivo di terrore tra i turisti. Quando si viene punti dalle meduse il dolore e il bruciore può essere molto forte e spesso i rimedi fai da te possono solo peggiorare la situazione. Ecco allora cosa fare e cosa no se si viene punti.

Rimedi punture delle meduse: cosa fare e cosa no

Due ricercatori delle Hawaii hanno infatti studiato quali sono i rimedi peggio e quelli migliori da adottare quando si viene accidentalmente punti da una medusa. Essere sfiorati da una medusa, o meglio dai suoi tentacoli, causa nell’uomo delle irritazioni cutanee che solo in casi estremamente rari possono portare alla morte. Nello specifico si tratta della cubo medusa, la Chironex Fleckeri, che vive però generalmente lungo le coste australiane. Le meduse hanno sui tentacoli delle capsule irritanti per l’uomo e quelle che troviamo nei nostri mari non provocano generalmente reazioni così forti. Quando si viene però a contatto con le capsule urticanti delle meduse sulla pelle compare una sorta di bolla rossa, bruciante e urticante che generalmente scompare e sparisce nel giro di poche ore. Il dolore però può essere particolarmente fastidioso e i rimedi non sono tutti efficaci. I ricercatori delle Hawaii hanno così sfatato il mito dell’urina o dell’acqua di mare sulla ferita, meglio invece usare l’aceto (facilmente reperibile per altro al bar dello stabilimento balneare). Pare che questo liquido infatti se versato sulla ferita riesca a rendere inattive le capsule urticanti delle meduse e rimuovendo i tentacoli le tossine non si diffonderanno nel corpo.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

Pubblicato da
Selena Marvaldi