Viaggiare sicuri, la Farnesina lancia una nuova app per la sicurezza dei viaggiatori di tutto il mondo.
Quando si parte per le vacanze, soprattutto se la destinazione è una meta lontana e fuori dai circuiti più classici e turisti, è sempre bene comunicare dove ci si trova tramite il sito della Farnesina che oltre e “collocarvi” in uno specifico posto nel mondo, diventa anche cruciale in caso di emergenza per poter inviare i soccorsi o per richiedere asilo e accoglienza nel consolato più vicino qualora succeda qualcosa di grave (anche se ovviamente non ve lo auguriamo). Da poco però la Farnesina ha creato una nuova app per la sicurezza degli italiani in viaggio che sembra fondere Viaggiaresicuri.it e Dovesiamonelmondo.it
La Farnesina, tramite la voce di Stefano Verrecchia, ha spiegato durante il forum dell’ANSA che il Ministero degli Esteri ha molte nuove iniziative in programma come il lancio di questa nuova app che fonde ViaggiareSicuri.it e Dovesiamonelmondo.it. La nuova app della Farnesina sarà così visibile sia su smartphone che tablet e diventa fondamentale per tutti coloro che decidono di partire per l’estero che sia per motivi lavorativi o di semplice svago e divertimento. Verrecchia, tramite il portale Ansa, ha spiegato che l’app sarà molto più dinamica rispetto al passato, facilmente fruibile da tutti. Grazie alla geolocalizzazione si possono individuare i connazionali all’estero e ricevere informazioni in tempo reale su ciò che sta accadendo nel luogo dove si è deciso di andare o dove ci si trova. Sull’app apparirà una notifica qualora ci siano zone particolarmente a rischio nelle vicinanze e durante le fasi di “crisi conclamata”, come durante attentati, terremoti o tempeste, è stato introdotto nell’app un sistema di Safety Check in cui viene chiesto al connazional di dire se sta bene per capire se e come la Farnesina può agire in situazioni di emergenza. La privacy dei viaggiatori che accedono a questo portale nuovo è comunque confermata poiché dopo 48 ore dalla fine del viaggio i dati vengono cancellati e le banche dati restano disponibili solo nell’Unità di Crisi della Farnesina.