Invasione dell’alga sargasso nell’Oceano Atlantico, rischi per la fauna e la flora della costa, è colpa della deforestazione dell’Amazzonia.
Il mondo intorno a noi sta cambiando. A prova di tutto questo ci sono i fenomeni atmosferici che stanno diventando sempre più improvvisi e sempre più violenti nel Mediterraneo, ma non solo. Compaiono specie di animali che, fino a qualche anno fa, non esistevano nel nostro clima e l’inquinamento sta dilagando sempre di più. Non sol il Mediterraneo soffre di tutto questo, Marevivo ha infatti inviato una nota stampa per parlare della preoccupante invasione delle Alghe Sargasso nell’Oceano Atlantico.
Invasione Alga Sargasso: i rischi e come mai sta succedendo
Tra l’Africa Occidentale e il Golfo del Messico si sta verificando la fioritura di alghe sargasso più grande mai registrata e la colpa è da attribuire alla deforestazione della Amazzonia e l’inquinamento dovuto dai fertilizzanti rigettati nel Rio delle Amazzoni. Proprio questi liquidi, finiti nell’Oceano Atlantico poi, ha ovviamente dato una notevole spinta alla crescita di questa particolare alga. A sostenere questa tesi sono dei ricercatori che hanno monitorato questa fioritura esagerata tramite i satelliti della NASA.
A cosa servono le alghe sargasse
Normalmente le alghe di tipo sargassi fa del bene all’Oceano. Producono ossigeno e danno vita ad un habitat perfetto per la fauna marina, ma se vi è una crescita eccessiva e sproporzionata, come in questo caso, quando le alghe muoiono e arrivano sulla costa finiscono sul fondo soffocando coralli e microalghe, compromettendone così la crescita. Marevivo aveva già notato l’aumento esponenziale di alga sargasso e aveva lanciato l’allarme proprio perché questo cumulo di alghe aveva rallentato il loro viaggio. Tullio Picciolini, velista aveva spiegato che già nel 2016 la situazione era preoccupante, ma ora, dopo tre anni è ancora più preoccupante.
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