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Categoria Destinazioni e Guide turistiche Italia

Sardegna del Nord Est: itinerario e cosa vedere

Spiaggia di Rena Bianca a Santa Teresa di Gallura

Guida della Sardegna del Nord Est cosa fare, cosa vedere, le spiagge e le località più belle

La Sardegna è l’isola più amata dell’estate, è l’isola che vanta più spiagge bandiera blu (ben 44 nel 2019), è l’isola con un mare dalle mille sfumature di turchese e che ha spiagge di tutti i tipi. E poi ha località, villaggi, meraviglie storiche e naturali da vedere. E’ un’isola molto grande e vederla tutta è un’impresa difficile specie in pochi giorni di vacanza. Generalmente si sceglie di andare a Nord o a Sud (qui la guida sulla Sardegna del Sud).

Sardegna del Nord Est: cosa c’è da vedere

Quando dal traghetto la si comincia ad intravedere  o quando dal portellone dell’aereo ci si affaccia incuriositi, già l’aria porta con sé gli aromi che dominano  quest’isola, mirto, lentisco, rosmarino ed elicrisio. Già in quell’attimo si percepisce che quei profumi e tutto ciò che si vedrà in seguito rimarrà impresso nella mente per sempre.

Il nord della Sardegna occupa all’incirca un terzo dell’intero territorio  tagliandolo a livello della linea ideale che unisce Alghero sulla costa occidentale e Budoni sulla costa orientale: tutto in mezzo il paradiso.

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Una settimana è ideale per coprire questo itinerario ed Olbia solitamente è il primo contatto che il turista ha di solito con la Sardegna. Da qui in poi seguendo tutta la costa lo spettacolo è assicurato: mare limpido e cristallino decorato da scogli dalle mille forme: lisci, tondeggianti, frantumati o plasmati dalla natura, per non parlare dei suoi paesaggi naturali, dei suoi monumenti di età neolitica e nuragica, questo e molto altro ancora in quest’isola che ti conquista non appena ci metti i piedi.

Itinerario nella Sardegna del Nord est

Olbia è l’approdo marittimo per eccellenza fin dall’antichità, il suo nome significa ricca e felice, questo il nome che le venne dato in un periodo poco sicuro tra il VI e il IV secolo a.C, oggi se si volesse fare una visita in questa città c’è sicuramente da prendere a riferimento il suo lungomare attorno al porto. E’ proprio dal porto che si prende la strada in direzione di Golfo Aranci , a metà strada  si incontra il pozzo di sa Testa, uno dei pozzi più antichi  e meglio conservati dell’isola, tra l’altro legati al culto delle acque di età nuragica.

Di ritorno dal meraviglioso Golfo Aranci si seguono le indicazioni per Porto Rotondo, questa è la prima località di fama mondiale che si incontra in questo itinerario, ed è percorrendo tutto il promontorio fino ad arrivare  alla punta della Volpe che si ha un quadro generale del magnifico paesaggio davanti al quale ci si trova, una visuale che lascia senza fiato, fatta di rocce e macchia mediterranea e di spiaggette con scogli di granito.

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Proseguendo ancora verso nord cominciano ad incontrarsi i primi complessi residenziali immersi nella costa gallurese, piena di rocce di granito, del verde dei ginepri e dei lentischi, a due minuti dal mare cristallino e limpido si cominciano a intravedere isolotti rocciosi ed è questo l’inizio del tratto di costa noto maggiormente: la meravigliosa Costa Smeralda. Il centro più importante e conosciuto della costa è Porto Cervo con strutture ricettive,  negozi,  ristoranti, negozi, colorate piazzette attorno al porto turistico.

Da Porto Cervo si prosegue per le meravigliose spiagge sull’arcipelago della Maddalena. Questa strada percorre verso sud la costa del noto golfo di Arzachena e andando avanti ci si imbatte nel nuraghe Albucciu. Continuando per qualche chilometro, ancora, la strada porta alla grande tomba dei giganti di Lu Coddu Vecchiu e al nuraghe Capiclera, e proseguendo si raggiungono altri importanti monumenti preistorici: la necropoli di Li Muri, i dolmen, la tomaba dei giganti di Li lOnghi.

Continuando ancora per 15 Km si arriva a Palau;al ritorno si può seguire un percorso alternativo così da poter avere l’occasione di ammirare anche le belle spiagge e gli insediamenti turistici di Laconia e Isuledda, di fronte a queste appare invece l’isola di Caprera; uno dei punti dal quale il favoloso panorama può essere ammirato è il promontorio di Capo d’Orso: quest’ultimo è caratterizzato da spettacolari forme di erosione eolica e fisico-chimica. Tra queste la famosa Roccia (o tor) dell’Orso, possente scultura naturale in forma di plantigrado col capo rivolto verso il mare. Si continua ancora verso Palau che  può vantare alcune tra le più belle spiagge della Sardegna. Accanto alle spiagge principali, si trovano infatti meravigliose cale e calette…

Una visita, ovviamente,  la merita l’arcipelago della Maddalena con le sue quattro isole più grandi: Santo Stefano, Caprera, La Maddalena e Spargi. La strada del ritorno porta da Palau a Olbia attraverso Arzachena con un percorso lungo circa 40 Km. Ed è proseguendo verso Santa Teresa di Gallura che ci si inserisce nell’itinerario di Tempio Pausania e della Gallura. Non c’è dubbio che questa bellissima isola va visitata e non vi stupite se una volta che l’avrete visitata non vorrete più lasciarla..stupitevi molto se l’aroma del mirto e del rosmarino rimarranno impressi nella vostra mete..non sarete né i primi e negli ultimi!.

 

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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Cinzia Zadro