Fioritura di Castelluccio in anticipo quest’anno. L’avviso ai turisti a rispettare il luogo e non calpestare i fiori.
La Fioritura nella piana di Castelluccio, in Umbria, quest’anno arriverà in anticipo. Solitamente, infatti, i fiori multicolori che ricoprono l’altopiano sotto al paese di Castelluccio di Norcia sbocciano ai primi di luglio. Quest’anno invece la fioritura è in anticipo, permettendo già ora di ammirare il suggestivo spettacolo del Pian Grande colorato.
Come ogni anno, però, si pone il problema dell’afflusso turistico. I visitatori sono i benvenuti, anzi desiderati visto che queste zone si devono ancora riprendere dai terremoti del 2016 e l’economia locale ha bisogno di essere sostenuta. Tuttavia, spesso chi arriva in questi posti da favola non comprende bene i danni che può fare nel visitare questa zona. Ecco perché insieme all’invito a visitare questi posti arriva anche l’avviso a tutti i turisti: non calpestate i fiori!
La Piana o Pian Grande o Piani di Castelluccio è un luogo di una suggestione straordinaria, che sembra quasi sospeso nel tempo e nello spazio. Siamo in Umbria al confine con le Marche, nella zona dei Monti Sibillini che le due regioni condividono.
Qui si trova un vasto altopiano circondato dai monti, tra cui il Monte Vettore, che con i suoi 2.476 metri di altitudine è la cima più alta dei Sibillini, e sul quale si affaccia il delizioso borgo di Castelluccio di Norcia, frazione del comune di Norcia e uno dei borghi più belli e caratteristici d’Italia, purtroppo quasi completamente distrutto dal terremoto del 30 ottobre 2016 e oggi in ricostruzione, seppure lenta.
Si parla di Piani di Castelluccio, perché l’altopiano è diviso in tre parti:
Questa zona si trova a circa 1.350 metri sul mare e forma altopiano carsico-alluvionale di 15 km² di superficie compreso in larga parte nel territorio umbro del Comune di Norcia (Perugia) e in parte in quello di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), altro borgo pesantemente lesionato dal terremoto del 2016. Tutta la zona è compresa nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’altopiano anticamente era il fondo di un lago appenninico, che poi si è prosciugato per i fenomeni carsici.
Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, con il picco massimo ai primi di luglio, la Piana Grande di Castelluccio si riempie di fiori coloratissimi, che vanno dal giallo al rosso, dal viola all’azzurro. Sono margherite, papaveri, fiordalisi e i fiori della lenticchia, che qui viene coltivata ed è una delle più pregiate d’Italia. La fioritura è chiamata “Fiorita” e ogni anno attrae numerosi visitatori che vengono qui ad ammirare questa vasta distesa di colori, circondati da montagne a loro volta suggestive, e a scattarsi foto.
Il problema, però, è che molti visitatori camminano in mezzo ai fiori, calpestandoli e deturpando il paesaggio e soprattutto danneggiando le coltivazioni di lenticchie, che rappresentano una importante fonte di sostentamento per l’economia locale.
L’appello rivolto ai visitatori dai residenti della zona è quello di non farsi fotografare o farsi i selfie in mezzo ai fiori, ma rimanere sulle strade e i sentieri che attraversano la piana e che comunque permettono di ammirare da vicino la fioritura.
“Venite a Castelluccio ad ammirare la fioritura, ma non calpestate né i fiori, né le piante della lenticchia“, è l’appello ai turisti che salgono all’altopiano lanciato da Diego Pignatelli, agricoltore e presidente della Proloco del borgo di Castelluccio. “Ogni anno – ha spiegato Pignatelli – rivolgiamo sempre lo stesso invito di non addentrarsi nei terreni coltivati ma purtroppo non serve a molto. Così subiamo dei danni e si danneggia la bellezza dei fiori”.
Per coloro che vogliono entrare “nel cuore dei fiori” per ammirarli da vicino, scattare foto e farsi fotografare, Diego Pignatelli suggerisce di utilizzare i corridoi che si creano tra un appezzamento di terreno e l’altro, “ma sempre facendo molta attenzione”, si raccomanda.
La fioritura o Fiorita di Castelluccio è iniziata intorno alla metà di giugno, con la nascita delle specie spontanee. Il clou è atteso alla fine del mese.
Per ulteriori informazioni: www.castellucciodinorcia.it
La mappa dei Piani di Castelluccio