Pollica, in Cilento, è la regina del mare 2019. La splendida località campana da visitare quest’anno.
Il Parco Nazionale del Cilento è un’autentica meraviglia dai paesaggi naturali mozzafiato e dalla cultura antichissima. Qui, nella parte della Campania inclusa nella provincia di Salerno, trovate mare, baie nascoste, grotte, aree boschive, paesini arrampicati sulle rocce, aree archeologiche, monumenti, borghi storici, villaggi di pescatori, chiese e palazzi. Difficile che altrove esista un’area di interesse naturalistico, storico e culturale più ricca. Non è un caso che il Cilento sia stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Vi abbiamo già proposto una guida alle bellezze naturali e artistiche del Cilento insieme a una alle spiagge più belle. Qui in particolare, invece, vogliamo segnalarvi Pollica la località della costa Cilentana che quest’anno è stata premiata dalla guida “Il mare più bello 2019” come migliore in assoluto tra quelle che hanno ottenuto il riconoscimento più alto delle cinque vele.
La guida, curata da Legambiente e Touring Club Italiano premia ogni anno le migliori località balneari con le spiagge e le acque più pulite, l’attenzione all’ambiente e la presenza di servizi sul territorio. Pollica, con le sue frazioni costiere di Acciaroli e Pioppi, si aggiudica quest’anno il primo posto assoluto della prestigiosa guida con il comprensorio marino del Cilento Antico. Scopriamo tutto su questa meraviglia del Cilento.
Pollica è un Comune della provincia di Salerno che ha poco meno di 2.400 abitanti. Si trova nel Parco Nazionale del Cilento, nell’immediato entroterra della costa Cilentana. Il paese sorge a 280 metri sul livello del mare, abbarbicato sulle rocce delle pendici meridionali del Monte Stella, digradanti verso la costa. Il piccolo centro urbano forma una terrazza panoramica con vista mozzafiato sulle verdi alture circostanti e sul blu del mare. Il litorale di Pollica si trova nelle frazioni costiere di Acciaroli e Pioppi, famose per le loro spiagge.
Acciaroli si affaccia sulla costa a sud-ovest, a 6 km da Pollica, su un breve promontorio roccioso. Qui si trovano un piccolo porto, una chiesa del XII secolo, rimaneggiata in epoca successiva e dedicata alla Santissima Annunziata, con un convento francescano del 1565, e una torre di avvistamento normanna. La spiaggi di Acciaroli è rinomata per la sua bellezza, l’arenile sabbioso con fondale basso e scogli che affiorano dal mare limpido, circondata dal pittoresco borgo marinaro e dalla vegetazione mediterranea. Una spiaggia tranquilla e accogliente più volte premiata tra le spiagge più belle d’Italia.
Pioppi si trova invece sul litorale a sud-est, vicino allo sbocco della valle del torrente Mortelle, a 6 km da Pollica e a 7 km da Acciaroli. La frazione ospita il Palazzo o Castello di Vinciprova, del XVII secolo, dove ha sede il Museo vivo del mare. Da visitare è anche la seicentesca Chiesa del Carmine. Pioppi è la Capitale mondiale della Dieta Mediterranea, alla quale è dedicato un apposito festival che si tiene annualmente a Palazzo Vinciprova. A 6 km da Pioppi si trova l’importante area archeologica di Elea-Velia, situata nel Comune di Ascea, che ospita anche la più vicina stazione ferroviaria.
Sia Acciaroli che Pioppi sono incluse nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Inoltre entrambe le località balneari vengono regolarmente premiate con la Bandiera Blu d’Europa.
Nel centro di Pollica sono da visitare la chiesa di San Nicola, risalente al XVII secolo, con l’altare maggiore in marmi policromi e il soffitto decorato da Matteo Cilento nel 1890, il palazzo dei principi Capano del 1610, dotato di massiccia torre medievale e oggi proprietà del Comune, il convento francescano di S. Maria delle Grazie, del 1611, che conserva le tele di Nicola Malinconico, il coro ligneo del XVIII secolo dietro l’altare, il soffitto di legno a cassettoni opera di Giuseppe Marrocco da Celso e la statua della Madonna delle Grazie, collocata in una nicchia contornata da un elegante panneggio di stucchi policromi di Pietro Sernicola, e la cappella dedicata a San Pietro, risalente al 1524, restaurata in epoca moderna, oggi sconsacrata.
Da visitare anche la frazione di Celso, che sorge nell’entroterra a nord del centro di Pollica, sul fianco settentrionale della Serra di Molino a Vento. Qui sono da vedere il palazzo baronale Mazziotti, palazzo Amoresano, la chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta, la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e l’annesso convento degli agostiniani, in abbandono. Dalle rovine lasciano si scorgono le arcate del chiostro e la cappella in cui restano tracce di affreschi, le tombe gentilizie e i decori di stucchi policromi opera di Pietro Sernicola. Dopo che i frati avevano lasciato il convento, il complesso era stato salvato dall’abbandono grazie alla devozione del barone di Celso, Francesco Antonio Mazziotti, e dei suoi discendenti che per due secoli lo hanno mantenuto.
L’altra frazione dell’entroterra di Pollica, ancora più a nord di Celso, è Galdo. Il borgo, che ha un nome di origine longobarda, che significa bosco, ha mantenuto la sua caratteristica tardo medievale. Da vedere qui sono la chiesa di San Rocco, il palazzo dei Rizzo, di origine cinquecentesca, caratterizzato da una torre cilindrica, con probabile funzione difensiva, la cappella di Santa Caterina, che sorge su una piccola piazza da cui si diramano stretti vicoli, il palazzo dei baroni Galdi, edificato su una precedente costruzione medievale e ristrutturato nel tardo Cinquecento, dotato di ampio cortile e con una cappella gentilizia consacrata all’Ascensione. Da segnalare anche la chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel Trecento e risistemata nel Seicento/Settecento, l’interno, oggi spoglio e in abbandono, era un tempo riccamente adornato da pitture e stucchi di pregio, mentre il campanile è costituito da tre ordini digradanti.
La zona di Pollica offre numerose strutture ricettive, con agriturismi e b&b.
La mappa di Pollica con Acciaroli e Pioppi