Ondate di calore: cosa sono, i rischi per la salute, cosa fare e cosa non fare
L’estate è la bella stagione, quella delle vacanze e dei tuffi al mare, ma è anche la stagione del caldo torrido, quello che fa sentire male per la sua intensità. Con il cambiamento climatico in atto l’Italia è sempre più esposta alle conseguenze meteorologiche di questo tipo. Fra queste l’ondate di calore che si verificano nel periodo estivo e si manifestano con più giorni consecutivi di temperature alte e afa.
Il Ministero della Salute nel periodo compreso fra i 13 maggio e il 13 settembre pubblica giornalmente i bollettini sulle ondate di calore. Uno strumento utile per vedere le condizioni della propria città ed assumere comportamenti di sicurezza e precauzione. Il buon senso dovrebbe essere un alleato di tutti i giorni, ma è quanto mai essenziale assumere comportamenti di sicurezza quando si verificano delle ondate di calore. Il rischio infatti è quello del colpo di calore, un disturbo improvviso e molto pericoloso che può perfino essere fatale (qui cos’è, quali sono i sintomi e come difendersi).
Le ondate di calore sono delle situazioni meteorologiche che si verificano quando le temperature sono molto elevate rispetto a quella data regione e in quel dato periodo. Affinché si verifichi un’ondata di calore sono necessari almeno 5 giorni in cui la temperatura massima è superiore a 25 gradi e 3 in cui la massima è superiore a 30. All’ondata di calore si associa spesso l’afa.
Le ondate di calore si verificano in Europa e in Italia in estate per via dell’Anticiclone Africano. Questo che solitamente si trova a latitudini subtropicali si sposta verso il Vecchio Continente portando masse di aria bollente. Dall’anno 2000 in poi le ondate di calore sono diventate più frequenti per via secondo gli scienziati del riscaldamento globale. Le ondate di calore sono una manifestazione meteorologica di un gravissimo problema climatico.
Il caldo crea dei problemi alla salute in quanto altera la regolazione della temperatura corporea. In condizioni normali attraverso la sudorazione il corpo si raffredda, ma in taluni condizioni ambientali ciò può non succedere. Quando i tassi di umidità sono molto elevati il sudore non riesce ad evaporare e di conseguenza il calore corporeo non viene eliminato. Ciò significa che la temperatura corporea si alza arrivando a valori molto pericolosi che possono danneggiare organi vitali.
Più l’esposizione a condizioni di temperature elevate è prolungata maggiori sono i rischi. Si va da sintomi lievi come crampi, edemi o svenimenti a disturbi gravi come il colpo di calore o la disidratazione. Soggetti più sensibili come anziani o bambini, o persone affette da patologie pregresse come diabete o malattie respiratorie così come gli obesi sono maggiormente a rischio. Ma è bene ricordare che il colpo di calore può colpire tutti, nessuno escluso.
Quando si verifica un’ondata di calore è necessario, anzi indispensabile, adottare dei comportamenti atti a prevenire l’insorgenza di disturbi legati al caldo. Questi comportamenti devono essere adottati in primis dalla parte di popolazione più sensibile e a rischio (bambini, anziani, obesi, diabetici, cardiopatici e affetti da malattie respiratorie), ma anche da tutti gli altri. Il colpo di calore infatti può colpire anche persone in salute e sportive.
E’ bene innanzitutto avere comportamenti adeguati anche nei giorni precedenti all’ondata di calore. Ciò significa predisporre la propria casa in condizioni ottimali (avere ventilatori, climatizzatori, tende o ombrelloni per l’ombra e avere scorta d’acqua) e allo stesso tempo prendere precauzioni per se stessi, ovvero mangiare leggero, mettersi a dieta se si è in sovrappeso, consultare il proprio medico per rivedere la propria terapia farmacologica.
Quando l’ondata di calore si verifica ecco cosa fare e cosa non fare: non uscire nelle ore più calde; bere molta acqua; rinfrescarsi durante la giornata; non fare sport all’aperto nelle ore centrali della giornata; passare alcune ore in stanze fresche o climatizzate; non guidare se non si ha il climatizzatore in auto; non lasciare cani e gatti al sole, ma offrirgli un riparo all’ombra e lasciargli a disposizione molta acqua; mangiare leggero e non bere alcol, bevande gassate, caffè o tè; vestirsi con colori chiari e tessuti leggeri.