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Enogastronomia

Valle D’Aosta da bere: alla scoperta del Barabù

Valle D’Aosta, il Barabù un liquore a base di assenzio dalla storia affascinante che vi riporta indietro nel tempo.

Val Ferret, Valle d’Aosta ( Ximonic, Simo Räsänen, CC BY-SA 3.0, Wikicommosn)

Se vi trovate in vacanza in Valle D’Aosta, molto probabilmente starete anche cercando tutti quei prodotti tipici gastronomici e di liquori da assaggiare per calarsi perfettamente nello stile della Valle d’Aosta. Ovviamente troverete la classica merenda valdostana, la Fontina, salumi prelibati come la mocetta, ma tra liquori non fermatevi solo al genepy, ma chiedete ad esempio se nel locale dove siete a cena sono dotati di Barabù, creato dalla Maison Bandi al gusto particolare di assenzio, tabacco e frutti rossi. Ma c’è anche ciò che lo rende particolare: oltre ai riti di cui parleremo è la leggenda che c’è dietro questo importante liquore che, lo ricordiamo ha 55 gradi e va bevuto assolutamente con attenzione.

Barabù: il meraviglioso liquore della Valle d’Aosta

La tradizione vuole che, all’interno di una casa di piacere fosse vietato fumare: una cosa molto insolita all’epoca. La maitresse, ossia, la titolare ha iniziato a preparare proprio questo liquore al sapore di frutti rossi e tabacco per cercare di calmare la voglia di fumare degli avventori. Questo liquore a base di assenzio, come tale, ha tantissimi metodi per essere consumato: il più classico e sicuro (lo abbiamo provato in prima persona) è quello di intingere la prima falange dell’indice nel liquore, con l’aiuto di qualcuno dare fuoco alla assenzio sul dito (non brucia) e quindi metterlo subito in bocca velocemente. Ovviamente la fiamma si spegne subito. Dopo dovrete bere lo shot di Barabù e subito dopo con il dito che avete intinto prima nel liquore, metterlo davanti alla bocca come per il gesto di fare silenzio e aspirare. Così facendo praticamente si onora ciò che è la maitresse della casa di piacere voleva fare ossia ricordare agli avventori il gesto e la sensazione del fumare. Ovviamente non è un liquore da bere in leggerezza e subito dopo mettersi in auto. Assolutamente no, bisogna stare molto attenti e consumarlo ovviamente in maniera responsabile, ma se vi trovate in Valle D’Aosta sicuramente oltre al classico Genepy potrete anche assaggiare questo straordinario liquore!

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi