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Incendio Notre Dame, ultimi aggiornamenti: la struttura è salva. Crollato tetto, guglia e danneggiata una torre. Macron: la ricostruiremo. Il cordoglio del mondo
La lunga notte di Parigi è illuminata dalle fiamme che da ore stanno divorando Notre Dame. La Cattedrale risalente al 1300 che ha resistito a guerre e rivoluzioni, simbolo di Parigi e della Francia, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, superba testimonianza dello stile gotico sta bruciando sotto gli occhi attoniti del mondo. Uno spaventoso incendio è divampato nel tardo pomeriggio del 15 aprile, intorno alle 19, probabilmente da una delle impalcature presenti per la ristrutturazione della guglia.
Oltre 500 vigili del fuoco sono ancora sul posto – e si registra un pompiere ferito in gravi condizioni – per domare l’incendio, ma si annuncia un lavoro pantagruelico che durerà giorni. Intanto le immagini delle fiamme fanno il giro del mondo e parte la colletta per ricostruire Notre Dame.
La forza delle fiamme con estrema velocità ha avvolto e poi ha fatto crollare intorno alle ore 20 l’alta guglia, 93 metri, simbolo di Parigi. Il video del crollo ha choccato milioni di telespettatori che hanno seguito in diretta le prime ore dell’incendio. Le fiamme si sono poi propagate al tetto che è collassato e successivamente a tutte le strutture in legno – le più antiche risalenti al 1300. L’incendio ha poi iniziato ad interessare la torre nord. Ed è a questo punto che si teme il peggio: il portavoce di Notre Dame dichiara ‘che non si salverà nulla’, il capo dei pompieri avverte ‘prossima ora e mezza decisiva’.
E proprio il grande lavoro dei vigili del fuoco è riuscito a salvare – dopo ore di intenso lavoro – quel che rimane di Notre Dame: la struttura è salva. Il rogo propagatosi alla torre Nord è stato infatti domato durante la nottata. “Adesso possiamo dire che i due campanili sono stati salvati – ha dichiarato il comandante dei vigili del fuoco di Parigi Jean-Claude Gallet – e stiamo raffreddando la struttura facendo molta attenzione all’interno”. Salva quindi la struttura di Notre Dame e il tesoro della cattedrale, tra cui ci sarebbe anche la Corona di spine di Gesù Cristo, custodito nella sagrestia.
L’intera Ile-de-la Cité dove si trova Notre Dame è off limits. I turisti e i parigini sono assiepati da ore lungo la Senna e da lì pregano affinché le fiamme risparmino un capolavoro e una testimonianza di Storia di 800 anni. (qui tutte le info per i turisti su come muoversi in queste ore a Parigi).
Secondo i vigili del fuoco le cause dell’incendio che ha parzialmente distrutto la cattedrale di Notre Dame sono da ricercarsi nelle impalcature per il restauro della guglia. I lavori, finanziati dallo Stato, erano stati decisi per riparare i danni inflitti dal tempo. E appena quattro giorni fa erano state rimosse 16 sculture in stagno alte oltre 3 metri rappresentanti Gesù e gli apostoli presenti sulla guglia. Una rimozione provvidenziale.
La Procura di Parigi ha intanto aperto un’indagine per disastro colposo, ‘distruzione involontaria a mezzo di incendio’: gli investigatori ritengono che il rogo sia scoppiato per cause accidentali e non dolose. Anche l‘ipotesi del terrorismo – vagliata in un primo momento – è stata scartata non trovando nessun tipo di conferma.
In molti vedendo le immagini della cattedrale di Notre Dame avvolta dal rogo si sono chiesti perché non arrivassero degli elicotteri a buttare dell’acqua sulle fiamme, i famosi aerei canadair. Anche il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che come tutto il resto del mondo ha seguito da vicino il drammatico incendio, ha chiesto il perché non venissero usati dei mezzi dall’alto per spegnere l’incendio. Su twitter il numero uno della Casa Bianca ha scritto: ‘Terribile guardare l’incendio a Notre Dame. Forse aerei cisterna anti-incendio potrebbero essere usati per spegnere le fiamme. Bisogna agire velocemente!”
Il motivo è che usare dei canadair e quindi rovesciare violenti bombe d’acqua, circa 5500 litri, sulla già pericolante struttura avrebbe creato dei danni ancora maggiori.
Il lavoro dei vigili del fuoco in queste drammatiche ore è quello di contenere le fiamme ed evitare la propagazione del rogo. Se la struttura è ora salva è perché si è contenuto l’incendio, arginando le fiamme. Il tetto in legno ha propagato il fuoco in maniera purtroppo inevitabile. Sono 500 i vigili del fuoco che da ore stanno lavorando per lasciare alla Storia e all’Umanità uno dei capolavori assoluti.
I lavori di costruzione di Notre Dame iniziarono nel 1163 e terminarono nel 1344. Quasi due secoli per consegnare al mondo un’opera straordinaria che ha resistito agli eventi più tragici della storia di Francia, dalla Rivoluzione Francese alla Seconda Guerra Mondiale. La Cattedrale di Notre Dame si trova nell’Ile de la Citè, una delle due isole sulla Senna, nel cuore di Parigi. L’Isola oltre alla Cattedrale ospita il Palais de la Citè con la celebre Saint Chapelle ed è collegata tramite nove ponti alla riva.
Notre Dame è il monumento storico più visitato d’Europa con olre 16 milioni di ingressi all’anno. E’ un capolavoro di arte gotica: la sua facciata con tre portali e le innumerevoli decorazioni; le alte torri da cui si poteva ammirare una splendida vista su Parigi; e poi i suoi interni. La Chiesa con pianta a croce latina ha cinque navate la cui maggiore è alta 32 metri e larga 12 ed articolata su cinque campate ognuna coperta da una volta a crociera. Quel senso di magnitudine che si ha guardando verso l’alto lo si aveva dentro Notre Dame (qui la storia di questa meraviglia gotica).
Il presidente francese Emmanuel Macron ha ovviamente seguito con estrema apprensione l’incendio di Notre Dame recandosi sul posto assieme ad altre migliaia di persone. Il presidente ha rinviato il discorso alla Nazione previsto per la sera di lunedì concentrandosi sulla Cattedrale e con le fiamme ancora ardenti alle spalle e la voce rotta dall’emozione Macron ha parlato ai suoi concittadini: “abbiamo evitato il peggio grazie al coraggio dei pompieri, abbiamo salvato la struttura, la facciata”. E un grazie Macron lo riserva al grande lavoro dei pompieri: “Hanno lavorato con coraggio leonino, grande professionalità e tenacia. Vorrei esprimere un encomio per loro da tutta la nazione”. E poi ha aggiunto: “La ricostruiremo, tutti insieme, è quello che i francesi si aspettano, che la nostra storia merita”. Sempre il presidente ha poi annunciato una colletta nazionale ed internazionale per ricostruire Notre Dame. E subito il miliardario francese Francois Pinault, fondatore di Kering aziena di lusso che controlla i marchi moda Balenciaga e Gucci, ha offerto 100 milioni di euro.
L’incendio di Notre Dame ha sconvolto non solo i francesi, ma tutto il mondo. La splendida cattedrale è una testimonianza di arte e di storia per tutta l’umanità: perderla equivale a perdere un pezzo di memoria, un pezzo di noi e di quello che siamo. Inoltre è un colpo feroce inferto ad uno dei templi della cristianità. I vescovi di Francia attraverso il loro portavoce hanno dichiatato: “Un luogo sacro della fede cattolica sta bruciando”. L’Unesco, l’organizzazione che ha riconosciuto Notre Dame Patrimonio dell’Umanità, in una nota ha reso noto che “al fianco della Francia per salvare e restaurare”. Da Londra arrivano le parole del sindaco Sadiq Khan che ha dichiarato: “Londra condivide il dolore di Parigi”. Vicinanza alla Francia anche dalla cancelliera tedesca Merkel: “I nostri pensieri sono con gli amici francesi”. Il Vaticano ha espresso enorme tristezza. Anche l’Italia è vicina ai cugini d’oltrealpe. “In queste ore drammatiche – ha scritto il Presidente Sergio Matteralla – l’Italia intera si stringe con sincera amicizia e vivissima partecipazione al popolo francese”.
E mentre il mondo piange per la distruzione di Notre Dame i sostenitori dell’Isis festeggiano. A renderlo noto è il sito di Intelligence Site che ha rivelato come foto della cattedrale in fiamme seguire da parole di gaudio sono state condivise da appartenenti e simpatizzanti dell’organizzazione terroristica. Simili atteggiamenti sono già avvenuti da parte dell’Isis per eventi naturali come uragani e terremoti.