Arezzo rARo Festival 2019: il programma dell’evento tra musica, arte e cinema.
Dal 18 al 28 luglio 2019 arriva l’Arezzo rARo Festival. Creato dalla Fondazione Guido d’Arezzo e dal Comune di Arezzo questo evento è stato creato da Donato Renzetti ed è alla sua prima edizione. Si tratta di un Festival che spazia tra ricerca musicale nuova e tradizionale. Proprio per avvicinare i ragazzi e le persone a un genere musicale che viene troppo spesso dimenticato, Arezzo rARo Festival propone 10 spettacoli nell’ultima settimana di luglio realizzati da alcuni dei personaggi più famosi all’insegna della bellezza e della cultura.
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Programma Arezzo rARo Festival 2019
Si comincia il 18 luglio nella Basilica di San Francesco con la Filarmonica Gioachino Rossini, che sotto la direzione proprio di Donato Renzetti, proporrà un programma interessante con Les Fresques de Piero della Francesca di Bohuslav Martinu, un poema sinfonico; si prosegue con il Poème op.25 per violino e orchestra, di Ernest Chausson, realizzato da Giovanni Andrea Zanon. La voce di Pier Luigi Stella accompagnerà poi il pubblico al quarto, quinto e sesto dei Sei Lieder per voce e orchestra op.8 di Arnold Schönberg. Nei giorni successivi, al Teatro Petrarca troveremo le cantatrici villane di Valentino Fioravanti, un’opera buffa che racconta di quattro contadine che vogliono farsi notare dal maestro di cappella. Sabato 20 luglio al Teatro Petrarca spazio alla musica da camera con Anatomia di un Trio: Giovanni Andrea Zanon al violino, Erica Piccotti al violoncello e Stefano Andreatta al pianoforte eseguiranno il Trio op.8 di Johannes Brahms. Spazio anche alla musica più pop con il concerto di Omar Pedrini lunedì 22 luglio in Piazza Grande; martedì 23 luglio presso la Sala Vasariana saranno proiettati tre film Dentro Caravaggio, Leonardo Da Vinci. Il Genio a Milano e L’Amatore. Si prosegue poi giovedì 25 luglio con la musica classica e la proiezione del Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie, un documentario che racconta la storia del teatro lirico. Venerdì 26 e domenica 28 luglio, a chiusura del Festival verrà esibita la Traviata di Giuseppe Verdi per la regia di Henning Brockhaus, da un’idea di Josef Svoboda, con le scenografie di Benito Leonori, i costumi di Giancarlo Colis, e le coreografie di Valentina Escobar.
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