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Pasqua 2019 a Siviglia per la Settimana Santa

Processione per la Settimana Santa a Siviglia (iStock)

La Semana Santa di Siviglia in Spagna è famosa in tutto il mondo e una volta nella vita vale la pena assistere a questa antichissima tradizione. Inoltre avrete l’occasione per ammirare una delle città più belle della Spagna che vi incanterà con le sue architetture, la sua Storia, il suo crogiolo di stili differenti e il suo cibo.

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E c’è ancora un altro motivo per andare adesso, in occasione della Pasqua a Siviglia: il clima. Ora potrete godere di un tiepido e piacevolissimo sole. In estate le temperature si fanno insopportabili raggiungendo ad agosto anche i 45 gradi.

La Semana Santa di Siviglia è una manifestazione che coinvolge per un’intera settimana tutta la città e i suoi abitati. Per sette giorni le vie delle città sono animate dalle processioni delle confraternite e un forte senso di spiritualità aleggia per le sue strade.

Pasqua 2019 a Siviglia: cosa vedere

Siviglia è una città splendida, con un grandioso patrimonio architettonico che va dalla maestosa Cattedrale di Santa María de la Sede, la cattedrale gotica più grande del mondo, con l’imponente torre della Giralda e insieme all’incantevole Patio de los Naranjos, cortile degli aranci, al Palazzo dell’Alcazar, gioiello dello stile architettonico moresco abbellito da magnifici giardini pieni di colori e profumi, in cui lo stile arabo si sposa alle geometrie del giardino all’italiana.

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Patio de los Naranjos, la Cattedrale e la Giralda, Siviglia (Michael Paraskevas, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Tanti sono gli scorci caratteristici del centro storico di Siviglia, dai vicoli e piazzette di case bianche abbellite da fiori ai balconi e alle finestre, alle chiese e conventi cattolici con un’atmosfera carica di spiritualità. Imperdibili, poi, il Parco de Maria Luisa e soprattutto la monumentale Plaza de España, costruita in stile neo-moresco nel 1929, per l’Esposizione Iberoamericana, e ambientazione di numerosi film.

Semana Santa 2019 di Siviglia: cosa fare e cosa vedere

Il motivo principale per cui vi suggeriamo un viaggio di Pasqua 2018 a Siviglia è tuttavia quello della Settimana Santa, la Semana Santa in spagnolo. La Settimana Santa di Siviglia, con i suoi riti caratteristici, si celebra dal XVI secolo ed è una delle più importanti al mondo. Vi partecipano circa 50mila persone, appartenenti alle 60 confraternite delle città, che vestono l’abito del Nazareno, indossando in testa il capirote, cioè il caratteristico copricapo a punta. I partecipanti alle processioni portano ceri, croci, turiboli dove brucia l’incenso; mentre i cosiddetti costaleros portano sulle spalle le andas sui cui poggiano le statue e immagini sacre, pasos, relative alla Passione di Cristo.

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Le statue o immagini religiose sono chiamate “pasos”, in italiani vare, perché trasportate al lento incedere dei passi dei portatori. Secondo l’usanza, le corporazioni trasportano un primo simulacro raffigurante il Cristo, che può essere un “Nazareno”, solitamente un “Gesù con la Croce” o un “Gesù crocifisso” o un “mistero” rappresentante un episodio della Passione di Cristo, e un secondo simulacro della Madonna Addolorata con baldacchino. Raramente la Vergine è accompagnata da un’altra figura, come l’immagine della Vergine della “Hermandad de la Amargura” accompagnata da San Giovanni Evangelista.

Il programma della Settimana Santa 2019 a Siviglia

I riti della Settimana Santa di Siviglia iniziano la Domenica delle Palme e terminano la Domenica di Pasqua.

Le processioni si svolgono tutti i giorni, dalla mattina fino a notte fonda. La processione di ciascuna confraternita parte dalla propria chiesa e segue un percorso prestabilito, comunque tutte le processioni devono attraversare il “Percorso Ufficiale“, “Recorrido y Carrera Oficial”, che inizia in via Campana e termina con l’arrivo alla Cattedrale di Sviglia, per poi ritornare alla chiesa di partenza, seguendo un itinerario diverso da quello dell’andata. L’itinerario viene stabilito ufficialmente dal “Consiglio delle Confraternite di Siviglia”, prevede l’attraversamento della “Puerta de San Miguel”, “Plaza de la Campana”, prosegue lungo la principale strada commerciale denominata “Sierpes”, “Plaza de San Francisco”, “Avenida de la Costitución”, comprende la sosta davanti alla Cattedrale e il transito per la “Plaza Virgen de los Reyes”. L’ordine di transito per il percorso ufficiale è regolato dall’anzianità delle confraternite, criterio che viene invertito durante le processioni mattutine. Per motivi organizzativi l’ordine delle sfilate può cambiare.

Alcuni dei momenti più suggestivi delle processioni sono scanditi dalle saetas, canti religiosi improvvisati e senza accompagnamento che hanno origine nella tradizione del folclore andaluso e che la gente canta a cappella dai balconi, per rendere omaggio al passaggio delle immagini sacre.

L’alba del Venerdì Santo è il momento più importante della Semana Santa di Siviglia. Nel giorno della Passione di Cristo sono portate in processione le statue sacre più venerate: il Jesús del Gran Poder, la Macarena, la Esperanza de Triana e il Cristo de los Gitanos. Per la processione del Venerdì Santo la città si riempie di residenti e turisti, animata da vivacità, fervore religioso, arte, musica e colori, in uno spettacolo superbo. Per assistere alla processione occorre arrivare per tempo, perché la folla è numerosa.

Si può assistere alle processioni liberamente  da un punto qualsiasi del percorso, eccetto per la zona a ridosso della “carrera oficial”. Qui vengono allestiti palchi e posti a sedere dove assistere più comodamente al passaggio delle confraternite. Per i posti a sedere è necessario acquistare un biglietto, contattando il Consiglio Superiore delle Congregazioni e Confraternite, anche tramite il sito web.

A cura di Valeria Bellagamba e Cinzia Zadro

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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