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Riapre il Giardino di Ninfa a Cisterna di Latina: le date

Giardino di Ninfa, Cisterna di Latina (iStock)

Riapre il Giardino di Ninfa a Cisterna di Latina, vicino Sermoneta: le date di apertura.

Con l’arrivo della primavera riapre il meraviglioso Giardino di Ninfa di Cisterna di Latina, vicino a Sermoneta e al suo bellissimo castello, situato a circa 80 km a sud di Roma. Il giardino è Monumento Naturale della Regione Lazio e il New York Times lo ha definito il più bello e romantico al mondo. Un luogo di una bellezza indescrivibile e fuori del tempo. Da visitare assolutamente. Ecco le date di apertura.

Riapre il Giardino di Ninfa in primavera

Il Giardino di Ninfa è uno dei luoghi più belli e pittoreschi d’Italia, un luogo fuori dal tempo che sembra uscito da una favola romantica. Le sue piante e i suoi fiori crescono e si arrampicano intorno alle rovine di un borgo medievale un tempo abitato, oggi un rudere ma ben conservato.

Potrete ammirare alberi e spettacolari fiori di glicine tra gli edifici in rovina, insieme ad altre centinaia di piante e fiori e un’ampia varietà di uccelli che abitano questo posto. Un luogo per immergersi in una natura incontaminata, dove l’intervento dell’uomo con gli antichi edifici del borgo si inserisce nell’ambiente in modo armonioso, creando un paesaggio incantevole.

Il Giardino di Ninfa è privato, appartiene alla Fondazione Roffredo Caetani, dal nome della famiglia che acquistò il borgo di Ninfa nel lontano 1297. Il giardino come lo conosciamo oggi è stato realizzato da Gelasio Caetani nel 1921. Si può visitare dalla primavera all’autunno, periodo in cui è aperto al pubblico, in determinate giornate, e alle visite guidate.

Giardino di Ninfa, Cisterna di Latina (iStock)

Il Giardino di Ninfa e il borgo medievale abbandonato che lo ospita prendono il nome da un tempio di età classica romana, dedicato alle Ninfe e situato su un isolotto del piccolo lago situato nel parco. Il Giardino di Ninfa ha una superficie di 8 ettari, è attraversato da un corso d’acqua che forma laghetti e torrenti e ospita più di 1.300 piante, insieme a circa 100 specie di uccelli. Si trova nel territorio del comune di Cisterna di Latina, al confine con i comuni Norma, in Provincia di Latina, e Sermoneta, quest’ultimo famoso per il suo borgo e il castello. Il giardino dista circa 80 km da Roma. Un territorio bellissimo, ricco di bellezze naturali e architettoniche, da visitare anche con una visita di un giorno dalla capitale.

Il Giardino di Ninfa è un classico giardino romantico in stile inglese, ricavato nell’area dove un tempo sorgeva la cittadina medievale di Ninfa, di cui sono rimasti i ruderi e alcuni edifici restaurati. Nel 2005 si è aggiudicato il titolo di Parco più Bello d’Italia e in ogni caso è ritenuto uno dei luoghi più belli d’Europa. Non a caso è stato frequentato da scrittori e artisti stranieri, come tappa fondamentale del Grand Tour d’Italia. Anticamente era un centro agricolo, mentre il borgo medievale, che per un periodo fu anche di proprietà dello Stato Pontificio, è stato al centro di alterne vicende. Una storia e leggenda che contribuisce ad aumentare il fascino di questo luogo, insieme alla sua straordinaria bellezza paesaggistica. Il Giardino di Ninfa ha anche vinto il 2° premio Patrimonio Culturale Del Giardino in Europa 2018-2019, promosso da The European Garden Heritage Network.

Tra le piante e i fiori che crescono nel Giardino di Ninfa troviamo ciliegi e meli ornamentali, che in primavera offrono una fioritura incredibile, poi magnolie decidue, iris palustri, betulle e aceri giapponesi.

Castello del Giardino di Ninfa (Livioandronico2013, CC BY-SA 3.0, Wikipedia)

Il borgo di Ninfa è formato dai ruderi della chiesa di Santa Maria Maggiore, dove il 20 settembre del 1159 fu proclamato papa Alessandro III, fondatore della città di Alessandria, in Piemonte, e acerrimo nemico di Federico Barbarossa. Nel paese si trovano anche i ruderi delle mura e di un castello del XIII secolo e il palazzo del municipio che è stato restaurato. Alla fine del XIII secolo la cittadina di Ninfa divenne di proprietà della famiglia Colonna, che tuttavia fu scomunicata, con confisca dei beni, da papa Bonifacio VIII, Benedetto Caetani. Proprio la famiglia del pontefice, nella persona di Pietro Caetani, acquistò Ninfa nel 1297. In questo periodo la cittadina visse un periodo di sviluppo e prosperità. Furono rinforzate le mura, costruiti nuovi edifici, tra cui chiese, botteghe e mulini, e  fu risanata la vicina palude. Alla fine del XIV secolo, a seguito di faide tra famiglie nobili romane e il saccheggio del 1381, in cui la città fu distrutta a picconate, Ninfa fu progressivamente abbandonata e mai più ricostruita. Nel XVI secolo, il cardinale Nicolò III Caetani fece realizzare un giardino nel luogo dove un tempo sorgeva il borgo, ma con la sua morte fu presto abbandonato e cadde in rovina.

Solo nel XX secolo Ninfa fu recuperata dai discendenti della famiglia Caetani. Nel 1921, Gelasio Caetani dispose la bonifica della zona ed il restauro di alcuni ruderi, in particolare la torre del castello e il municipio. Poi fece piantare diverse specie botaniche, provenienti anche dai suoi viaggi all’estero e che si sviluppavano a Ninfa grazie al clima favorevole, molto umido, regalato. I lavori per la realizzazione del giardino furono proseguiti da Roffredo Caetani, dalla moglie Marguerite Chapin e dalla figlia Lelia Caetani. Furono le due donne, soprattutto Lelia, durante gli anni trenta, a dare al giardino la struttura all’inglese. Leila Caetani, ultima rappresentante della famiglia Caetani creò la Fondazione Roffredo Caetani di Sermoneta, che ancora oggi si occupa del parco.

Giardino di Ninfa, Cisterna di Latina (iStock)

Intorno al Giardino di Ninfa è stata creata nel 1976 un’oasi del WWF, per proteggere la flora e la fauna del luogo. Nel 2000 è stato dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio, per tutelare il giardino storico, l’habitat costituito dal fiume Ninfa, lo specchio lacustre da esso formato e le aree circostanti che formano la naturale cornice dell’intero complesso, nelle quali è compreso anche il Parco Naturale Pantanello.

Le date di apertura del Giardino di Ninfa in primavera

Il Giardino di Ninfa è aperto al pubblico solo in alcune date stabilite durante l’anno e l’ingresso è regolato esclusivamente attraverso visite guidate, “al fine di preservare il suo equilibrio ambientale”, si legge sul sito della Fondazione Caetani.

Il Giardino di Ninfa riaprirà ad aprile 2019. Ecco le date.

  • Aprile: 6, 7, 14, 21, 22, 25 e 28.
  • Maggio: 1, 4, 5, 12, 19, 26.
  • Giugno: 1, 2 e 16.
  • Luglio: 6, 7 e 21.
  • Agosto: 3, 4 e 15.
  • Settembre: weekend del 7 e 8.
  • Ottobre: sabato 5 e domenica 6.
  • Novembre: solo domenica 3.

In base a queste date, dunque si potrà visitare il Giardino di Ninfa nei giorni di Pasqua e Pasquetta (21 e 22 aprile), nel giorno della Festa della Repubblica (2 giugno) e anche a Ferragosto (15 agosto).

Orari di apertura: da aprile a giugno la mattina dalle 9 alle 12; il pomeriggio dalle 14.30 alle 18; da luglio a settembre la mattina dalle 9 alle 12, il pomeriggio dalle 15 alle 18:30; a ottobre e novembre dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.

Per visitare il Giardino di Ninfa il prezzo del biglietto è 15 euro intero, per i maggiori di 12 anni (più 0,50 euro di prevendita online); 8 euro per persone con disabilità superiore al 75%; ingresso gratuito per bambini sotto i 12 anni. Per i soci FAI l’ingresso è a 12,50 euro.

Alla fine del percorso si può visitare anche l’Hortus Conclusus ( con una maggiorazione di 2 euro), un piccolo giardino all’italiana risalente al XVII secolo, con un agrumeto e vasche con cigni.

Per ulteriori informazioni: www.frcaetani.it/giardino-di-ninfa

Mappa dei Giardini di Ninfa

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba