Sul caso della prof 35enne messa incinta dal figlio 14enne di una sua amica si registrano anche le parole del marito, che avrebbe le idee ben chiare.
La vicenda della 35enne di Prato messa incinta dal figlio di 14 anni di una sua amica presenta un nuovo dettaglio. Il marito della donna sembra sia intenzionato a riconoscere il neonato – che adesso ha 5 mesi – come suo. “Nonostante ciò che ci sta capitando questo bambino è mio figlio e non cambierò la nostra vita. Voglio che resti con noi e con suo fratello”. La coppia ha un altro bambino, di 7 anni. Eppure il test del Dna è stato chiaro. Non è l’uomo il papà biologico del piccino, ma proprio il 14enne. La moglie, infermiera di professione, si era offerta di dare ripetizioni all’adolescente dopo aver dato la propria disponibilità alla madre di quest’ultimo. A suo carico ora pende una accusa di violenza, nonostante il ragazzino pare fosse consenziente. In questi casi infatti la Legge non fa alcuna differenza.
Se vuoi seguire tutte le nostre notizie in tempo reale CLICCA QUI
E secondo il quotidiano ‘La Stampa’, si va incontro ad una contesa riguardo all’affidamento del neonato. Con poche possibilità che possa restare con la famiglia di Prato. Da alcune conversazioni della madre scovate su Whatsapp, si evince che il marito di lei fosse a conoscenza di tutto. “I miei e mio marito sanno già tutto, puoi dire ciò che vuoi…”, scriveva nello scorso mese di gennaio la 35enne al ragazzino. Quest’ultimo intanto potrebbe essere interrogato in una udienza a porte chiuse, su richiesta anche della difesa della donna che si è fatta mettere incinta da lui. “È una prassi normale quando viene coinvolto un minore”, fa sapere il legale della infermiera.