Si chiamavano Maria Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti le due 30enne morte in seguito allo schianto dell’aereo caduto in Etiopia nelle prime ore di domenica.
Tra le dieci vittime di nazionalità italiana dei 157 passeggeri morti sull’aereo caduto in Etiopia questa mattina presto poco dopo il decollo figurano anche le giovani Maria Pilar Buzzetti e Virginia Chimenti. Le due avevano poco più di 30 anni e lavoravano entrambe per il Wfp (World Food Programme), una agenzia che risponde direttamente all’Onu e che si propone di contrastare la lotta alla fame. Entrambe le donne erano originarie di Roma e sono purtroppo decedute in maniera drammatica a bordo del Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines. La loro morte è stata confermata da fonti diplomatiche, con in particolare il messaggio giunto dal ministro dei trasporti del Kenya, James Macharia. È stata ufficializzata anche la tragica scomparsa in questa circostanza di Sebastiano Tusa, noto archeologo che ricopriva la carica di assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, oltre che di altri cittadini italiani. Perito in questa sciagura pure anche Paolo Dieci, romano e presidente di Cisp Ong e di ‘Rete LinK 2007’ ed un’altra giovane italiana, Rosemary Mumbi.
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Etiopia, Maria Pilar e Virginia assieme ad altri italiani sull’aereo caduto
Poi hanno perso la vita anche tre volontari di ‘Africa Tremila’, ovvero i coniugi Spini e Matteo Ravasio. Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha scritto sul suo profilo ufficiale Twitter: “Cordoglio per le 157 vittime dell’incidente aereo di Addis Abeba in Etiopia. Profondo dolore per l’Italia e per Roma. Sono vicina alle famiglie dei nostri concittadini coinvolti nella tragedia del Boeing 737”. Maria Pilar aveva svolto altri incarichi sempre per l’Onu. Virginia era invece funzionario consulente Budget Officer del WFP dell’Onu ed aveva studiato al liceo scientifico ‘Amedeo Avogadro’ di Roma.