James Pallotta, presidente giallorosso, usa parole durissime dopo Porto-Roma finita con l’eliminazione dei suoi dalla Champions League.
Subito dopo Porto-Roma, ritorno degli ottavi di finale di Champions League, si è fatto sentire James Pallotta. Il presidente del club giallorosso parla di vero e proprio scippo subito dalla sua squadra dopo il 3-1 maturato ai tempi supplementari contro la compagine lusitana, con un calcio di rigore assai dubbio decisivo fischiato contro ai capitolini al 117′ ed un altro presunto penalty in favore che invece non è stato concesso dall’arbitro turco Cakir. Pallotta tuona, proprio come fatto l’anno scorso contro il Liverpool in semifinale, dove pure la Roma pagò dazio con una direzione di gara discutibile da parte dell’arbitro. L’americano, all’1:20 della notte, scrive su Twitter: “Lo scorso anno abbiamo richiesto la Var in Champions League perché ci avevano rovinato la semifinale e questa sera, nonostante ci fosse un rigore per noi, siamo stati derubati. Schick è stato atterrato in area, la Var lo dimostra, e non viene fatto niente. Sono stufo di questa m***a. Mi arrendo. Non ho più parole”.
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Affermazioni forte, che certamente porteranno la UEFA a colpire Pallotta con un provvedimento disciplinare. Resta intanto l’eliminazione della Roma per degli episodi controversi. Ed oltre all’estromissione dalla possibilità di poter lottare per un titolo importante, c’è da fare i conti ora anche con un danno economico importante come conseguenza dell’uscita dalla Champions League. Intanto la prossima settimana sarà il turno della Juventus. Contro l’Atletico Madrid in casa ci sarà da rimontare lo 0-2 di svantaggio rimediato a febbraio nella partita di andata del ‘Wanda Metropolitano’. L’Italia rischia però seriamente di non avere più nessuna rappresentante in Champions League già a marzo.