Trenitalia per la Festa della Donna sponsorizza il suo regalo alle donne: una caramella al limone. Bufera e polemica
Niente mimose e rose, né tanto meno sconti. Niente di tutto ciò. Trenitalia per la Festa della Donna 2019 regala ad ogni sua cliente una caramella al limone. Ma attenzione solo fino a esaurimento scorte. Peccato quindi per tutte quelle clienti che non riusciranno ad avere l’agognata caramella il prossimo 8 marzo. Per quanto grottesco questo è l’annuncio apparso sul sito di Trenitalia che però dopo le polemiche e l’ironia della rete è stato prontamente rimosso. Tra l’altro l’8 marzo sarà una giornata di passione per chi deve viaggiare in treno visto lo sciopero dei treni (Frecce escluse).
Per il marketing ogni occasione è buona per lanciare un’iniziativa che faccia accrescere la buona immagine dell’azienda e di conseguenza aumentare il fatturato. Magari assieme alle entrare anche di smuovere delle coscienze prendendo una posizione ‘politica’. La Festa della Donna è una di quelle occasioni: è un’opportunità che viene una volta all’anno e che nessun’azienda si lascia ovviamente sfuggire. Il rischio però è spesso dietro l’angolo. Basta poco per fare un epico scivolone.
Nel tardo pomeriggio del 5 marzo sul sito di Trenitalia nella sezione ristorazione appare il seguente annuncio:
In occasione della Festa della Donna, il prossimo 8 marzo sui treni Frecciarossa e Frecciarossa 1000, se sei una cliente e viaggi in Executive, o se acquisti un Menù Easy Gourmet o usufruisci del servizio Bar o del Ristorante, riceverai in omaggio una caramella gelèe Caffarel al limone.
Offerta valida l’8 marzo 2019, salvo esaurimento scorte.
Qualcuno fa prontamente lo screenshot della schermata e la condivide. Subito diventa trend topic e l’ironia sul web imperversa. Oltre al regalo così scarno – appena una caramella ma di cui ci si fa vanto tanto da scriverlo – si fa notare come sia destinato solo ad un tipo di clientela e non a tutte le donne presenti sul treno. Insomma, un vero e proprio autogol d’immagine per Trenitalia. Nel frattempo che la rete si scatena, sul sito di Trenitalia sparisce il contestato annuncio e dall’azienda non arrivano delucidazioni in merito.