Machu Picchu a numero chiuso e a tempo: le misure per proteggerlo dai danni del turismo di massa.
Come tutte le grandi attrazioni turistiche che attirano centinaia di migliaia di visitatori all’anno, anche il Machu Picchu soffre le conseguenze del turismo di massa. Per evitare di rovinare questa meravigliosa area archeologica nel suggestivo scenario delle montagne del Perù, le autorità locali hanno deciso di introdurre dei limiti alle visite. Provvedimenti necessari per proteggere il delicato sito, Patrimonio dell’Umanità Unesco, e che consentiranno anche una migliore fruizione ai visitatori, riducendo l’affollamento.
Il Machu Picchu è uno spettacolare sito archeologico Inca che sorge sulle montagne del Perù, nella valle dell’Urubamba. Si trova a circa 2.430 metri sul mare ed è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Nel 2007 è stato eletto una delle Sette meraviglie del mondo moderno. Il Machu Picchu è il terzo sito archeologico più grande del mondo, dopo gli scavi di Pompei e Ostia Antica. Ospita le rovine di una città Inca costruita dall’imperatore inca Pachacútec intorno all’anno 1440, abitata fino alla conquista spagnola del 1532 che per fortuna non riuscì a raggiungerla. La città si trovava in un luogo remoto, protetta dal territorio impervio di gole e profondi dirupi, che furono la sua migliore difesa naturale. Anche dopo il suo abbandono, rimase sconosciuta per ben quattro secoli. Fu scoperta solo nel luglio del 1911 da Hiram Bingham, uno storico di Yale che stava esplorando le vecchie strade della zona alla ricerca di Vilcabamba, l’ultima capitale Inca. Scoperte archeologiche e studi più recenti su documenti coloniali hanno dimostrato che non si trattava di una normale città, ma di una specie di residenza estiva per l’imperatore e la nobiltà Inca.
Una meraviglia architettonica e paesaggistica in uno scenario unico al mondo. Il turismo di massa, tuttavia, rischia di compromettere l’integrità di questo sito archeologico e di danneggiarne l’ambiente. Per questo motivo, le autorità peruviane dopo anni di trascuratezza, anche perché il turismo è una fonte di guadagno importante per un Paese povero come il Perù, hanno deciso finalmente di prendere provvedimenti per tutelare il Machu Picchu.
Per limitare il numero eccessivo dei turisti in vista al sito archeologico, è stato deciso di introdurre il numero chiuso e la visita a tempo. Potrà accedere al sito solo un certo numero di visitatori alla volta e i visitatori non potranno rimanere nel sito troppo a lungo. Ecco le nuove misure per regolamentare gli accessi al Machu Picchu.
Le nuove regole permetteranno non solo di contenere l’affollamento e salvaguardarne l’ambiente, ma anche di ridurre le lunghe attese per visitare il sito archeologico Inca. Gli accessi giornalieri a Machu Picchu saranno ridotti da 2.400 a 600 e i visitatori non potranno rimanere nel sito più di quattro ore. Si tratta di forti limitazioni e soprattutto una drastica riduzione del numero di visitatori giornalieri, ma inevitabile per preservare l’integrità dell’antica città Inca.
Il nuovo biglietto di accesso al Machu Pichu non avrà solo una durata limitata nel tempo, ma anche tutta una serie di altre restrizioni che renderanno la visita più complessa, ma allo stesso tempo renderanno questa esperienza ancora più unica, da dedicarle tutto il tempo e tutta l’attenzione che merita. Innanzitutto, il biglietto per entrare al Machu Picchu potrà essere acquistato solo su prenotazione e avrà condizioni molto rigide: non si potrà cambiare il giorno di visita scelto con la prenotazione e per l’accesso non sarà tollerato un ritardo superiore ad un’ora. I visitatori potranno scegliere una fascia oraria compresa tra le 6.00 e le 14.00.
Finora il sito di Machu Picchu è stato visitato da più di 4 milioni di persone. La decisione di introdurre il numero chiuso e la visita a tempo, presa dal Ministero della Cultura di Cusco dopo la sperimentazione della scorsa primavera, è diventata ormai definitiva. La tariffa del biglietto singolo, invece, rimane invariata: 152 sol peruviani poco più di 40 euro. Per informazioni: www.machupicchu.gob.pe/inicio
Le restrizioni introdotte aiuteranno a mitigare l’impatto del grande numero di turisti che ogni anno visitano l’antica città Inca, camminando sui suoi gradini di pietra e sugli antichi sentieri sacri. Misure inevitabili per preservare la straordinaria bellezza di questo luogo.
Il Machu Picchu è una delle tante mete turistiche al mondo che soffrono per il grande afflusso di visitatori. Un esempio di casa nostra è Venezia. Anche qui sono allo studio misure per introdurre l’impatto del turismo di massa e ora è stata introdotta anche una tassa d’ingresso per i visitatori mordi e fuggi, quelli che raggiungono la città per un giorno soltanto e spesso spendono poco.
Tornando al Perù, il Paese è tra le 12 mete di viaggio da visitare nel 2019 secondo la classifica Travel Trends 2019 del portale di viaggi Volagratis.com.
Inoltre, sempre in Perù, vi ricordiamo di visitare l’altra Machu Picchu, la città Inca di Choquequirao, ancora più nascosta e impervia, ma non lontana, almeno in linea d’aria, da Machu Picchu.
A cura di Valeria Bellagamba