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Falò di Sant’Antonio 2019: una suggestiva manifestazione popolare da vedere

Falò di Sant’Antonio (iStock)

Falò di Sant’Antonio 2019: una suggestiva manifestazione popolare da vedere. I luoghi della festa in Italia.

Una spettacolare manifestazione popolare a cui partecipare è quella dei falò di Sant’Antonio. I grandi fuochi accesi nelle piazze dei paesi d’Italia per celebrare Sant’Antonio Abate. Un evento imperdibile che richiama usanze antichissime, che si perdono nella notte dei tempi e sono strettamente legate alla nostra storia di Paese agricolo. Per conoscere e ricordare da dove veniamo e chi siamo stati è importante, oltre che affascinante, partecipare a queste manifestazioni.

Falò di Sant’Antonio 2019: una manifestazione popolare da non perdere

Santo Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant’Antonio del Deserto, sant’Antonio l’Anacoreta è vissuto tra il III e il IV secolo d.C. ed è stato un abate ed eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. A lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, abbà, si consacrarono al servizio di Dio. La sua vita è stata tramandata dal discepolo Atanasio di Alessandria. Nel calendario dei santi della Chiesa cattolica è celebrato il 17 gennaio.

Sant’Antonio è considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto da essere raffigurato accanto ad un maiale che porta al collo una campanella. Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. La tradizione di benedire gli animali, in particolare i maiali, non è legata direttamente a sant’Antonio, è una tradizione che nasce nel Medioevo in Germania, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale, dove prestavano il loro servizio i monaci di sant’Antonio.

In Italia, oltre alla benedizione degli animali, c’è la tradizione di accendere grandi falò in onore del santo. Solitamente i fuochi vengono accesi in campagna, si bruciano fronte e sterpi. Si tratta di riti propiziatori, per l’anno appena iniziato e c’è chi brucia simbolicamente il vecchio e il negativo, da lasciarsi alle spalle, e chi invece getta tra le fiamme una lista dei desideri da benedire con il fuoco. Si tratta in ogni caso di riti carichi di fascino e suggestione, da non perdere.

Il giorno di Sant’Antonio, inoltre è la data di inizio del Carnevale Storico di Offida, nelle Marche.

I falò di Sant’Antonio si tengono in tutta Italia, da Nord a Sud. Ecco gli appuntamenti di quest’anno.

Milano

Pur essendo una metropoli, la città di Milano celebra Sant’Antonio con i falò. I fuochi vengono accesi nelle cascine delle zone intorno alla città. Il primo appuntamento si è già tenuto il 13 gennaio alla Cascina Linterno di Via Fratelli Zoia, all’interno del Parco delle Cave. I prossimi appuntamenti sono in programma nei dintorni di Milano:

  • a Corbetta, il falò sarà acceso alle 20.00 del 17 gennaio, un’occasione anche per gustare tutti insieme panini con salamelle, patatine e vin brulé, un evento organizzato dal Comitato Rione Malpaga e dalla Pro Loco.
  • a Morimondo la festa con i falò di sant’Antonio si terrà domenica 20 gennaio alle 16.30, presso la sede della Pro Loco di via Sant’Attilio. Dopo la benedizione degli animali nelle stalle, si tiene il rito propiziatorio del fuoco, accompagnato da una tavola bandita con dolci, cioccolata e vin brulè.
  • a Cantalupo di Cerro Maggiore il falò sarà acceso la sera di sabato 26 gennaio alle 21.00, nell’area divertimenti di via Risorgimento, una festa organizzata dal circolo culturale Il campanile. In occasione del falò i cittadini sono invitati a gettare nelle fiamme un foglietto di carta con scritti i propri desideri.

Varese

La città di Varese propone un ricco programma di celebrazioni per festeggiare Sant’Antonio, già nei giorni che precedono il 17 gennaio. Il via ai festeggiamenti c’è stato domenica 13 gennaio, con il concerto per Sant’Antonio presso la chiesa di Sant’Antonio Abate. Poi, mercoledì 16 gennaio, sempre alla chiesa di Sant’Antonio Abate, si terrà alle 10.30 la messa con la benedizione delle candele, alle 18.00 altra messa, poi alle 21.00, in piazza della Motta, il suggestivo Falò di Sant’Antonio, mentre giovedì 17 gennaio si terrà la Festa patronale della comunità pastorale, con la messa e la benedizione degli animali e dei pani e lancio dei palloncini. Nei giorni della festa è allestito un mercatino dell’artigianato, con stand gastronomico.

Anche a Saronno, in provincia di Varese, si celebra Sant’Antonio con una festa di diversi giorni, iniziata sabato 12 gennaio, anche con animazioni e degustazioni, e che si concluderà il 17 gennaio con il tradizionale falò.

La tradizione del falò di Sant’Antonio è celebrata soprattutto nelle campagne del varesotto.

Viterbo

Una festa imperdibile dedicata a Sant’Antonio si svolge a Bagnaia, frazione di Viterbo situata sulla Via Francigena. Qui si tiene una festa importante, della durata di due giorni: viene accesa un’enorme catasta di legna, alta oltre 8 metri per circa 30 metri di circonferenza, che brucia per tutta la notte compresa tra il 16 gennaio e il 17 gennaio. Il Sacro Fuoco di Sant’Antonio verrà acceso mercoledì 16 gennaio alle 18.00 in piazza XX settembre, in programma anche animazioni e balli. Giovedì 17 gennaio, invece, alle 10.00 e alle 12.00 si celebrerà la messa con la benedizione degli animali; seguirirà la degustazione di cioccolata calda e cavallucci di Sant’Antonio.

Nusco, Avellino

In Campania si terrà una grande festa per Sant’Antonio dal 18 al 20 gennaio a Nusco, in Irpinia, provincia di Avellino. Qui si tiene la Notte dei Falò, molto partecipata dagli abitanti e dai visitatori. Una festa che è molto sentita in tutta la regione e che è anche l’occasione di visitare il borgo di Nusco, uno dei più belli d’Italia.

Novoli, Lecce

Da non perdere la Fòcara di Novoli, comune vicino Lecce, di cui Sant’Antonio è il patrono. Qui viene bruciato ogni anno un enorme falò di 25 metri di altezza e 20 di diametro. Per accatastare i fasci che verranno bruciati occorre il lavoro di 100 persone. In cima alla catasta, la mattina del 16 gennaio viene issata una bandiera con l’immagine del santo che brucerà insieme al falò. Una volta accesa, la fòcara arde per tutta la notte tra le migliaia di persone che, tra musica popolare e fumi di arrosti delle bancarelle presenti in piazza, assistono allo splendido spettacolo delle fasciddre, le caratteristiche faville si disperdono nell’aria creando una “pioggia di fuoco”. Il 17 gennaio, tra i novolesi ricorre l’usanza di non ‘ncammarare, ovvero di pranzare a base di pesce astenendosi dal mangiare carni e latticini.

Giovinazzo, Bari

Altra località della Puglia che organizza un grande evento per la festa di Sant’Antonio è Giovinazzo, in provincia di Bari. Qui i festeggiamenti si tengono domenica 20 gennaio, con ben 20 fuochi accesi in tutti i rioni della città. La manifestazione partirà alle 10.30 in piazza Vittorio Emanuele II con “Alimenta il tuo falò”, con gli artisti della compagnia La Farandula che proporranno uno spettacolo con trampolieri, mangiafuoco, giocolieri ed acrobati. Alle 12.00, in piazza Costantinopoli si terrà la tradizionale benedizione degli animali domestici. Poi alle ore 18.00 ci sarà “La tradizione dei falò, tra storia e leggenda”, spettacolo teatrale a cura della Compagnia Il Carro dei Comici di Molfetta. Alle 18:30 sarà acceso il Fuoco principale in piazza Vittorio Emanuele II, segnale che darà il via ufficiale alla grande festa con trampolieri, mangiafuoco, giocolieri ed acrobati ancora della compagnia La Farandula. Poi danze medievali con la Compagnia Shahrazad e il concerto dei Ragnatela Folk Band.

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A cura di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba