Amsterdam cambia: stop al turismo cafone, giro di vite su coffe shop e locali a luci rosse.
La rivoluzione di Amsterdam contro il degrado: giro di vite sui celebri “coffe shop” e sul quartiere a luci rosse. L’amministrazione municipale decisa a combattere l’inciviltà, anche con le multe.
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Città della tolleranza sì, del degrado no. La famosa libertà di Amsterdam rischia di degenerare per colpa del turismo di massa e low cost. Un problema che, anche se di diverso tenore, riguarda molte altre celebri destinazioni di viaggio, come Barcellona e Venezia. Città che stanno cercando di porre un freno al malcostume e al turismo cafone.
Turisti maleducati, sfregi ai monumenti, sporcizia, ubriachezza diffusa, molestie e caos mettono in pericolo fragili bellezze come quella di Venezia, e rendono invivibili molte città, a causa dell’eccesso di trasgressione, come Barcellona e Amsterdam.
Le città allora decidono di correre ai ripari, mettendo un freno al turismo cafone e ai comportamenti incivili, per tutelare i centri storici, i residenti e quei turisti rispettosi che non gradiscono le orde di barbari.
Come abbiamo visto poco tempo fa, il Comune di Venezia ha deciso di prendere alcune misure per contrastare il diffuso malcostume di molti turisti, con sanzioni pecuniarie, fino al “daspo”, ovvero l’allontanamento dalla città dei visitatori più molesti e recidivi. Ora tocca ad Amsterdam, con la nuova amministrazione appena eletta che ha deciso il giro di vite contro urla, schiamazzi notturni e maleducati che orinano in strada.
La situazione in città è diventata insostenibile. Il boom dei voli low cost e degli appartamenti in affitto su Airbnb ha fatto esplodere il turismo in città con un sovraffollamento tale da rendere la centro di Amsterdam invivibile. Solo nel 2017 Amsterdam è stata visitata da 20 milioni di persone, con un balzo del 60% di presenze. Un numero di visitatori che se può essere positivo per l’economia turistica, diventa ingestibile per quanto riguarda l’ordine pubblico e insopportabile per i residenti del centro, che spesso fanno addirittura fatica a rientrare a casa la sera a causa delle strade superaffollate. Nemmeno le biciclette riescono a farsi largo tra la folla dei visitatori. Questo accade in una città in cui percorsi pedonali e ciclabili sono divisi e ben organizzati. Una situazione, dunque, che rende bene l’idea del caos. Perfino le ambulanze faticano a circolare per le vie del centro.
La gentrificazione, inoltre, ha reso più difficile abitare nel centro storico a causa del lievitare delle spese di affitto e dei costi della vita. Negozi per turisti, catene di ristoranti e cibo fast food, appartamenti affittati su Airbnb stanno allontanando gli abitanti e rendendo impersonali gli angoli più caratteristici di Amsterdam. Perfino lo storico quartiere a luci rosse sta cambiando, perdendo la sua vecchia caratteristica di luogo libertino, assomigliando sempre di più ad un anonimo luogo turistico con in più il degrado.
Per contrastare caos, sovraffollamento, ma anche e soprattutto i comportamenti maleducati e incivili, l’amministrazione di Amsterdam, guidata dalla sindaca Femke Halsema, della Sinistra verde, ha deciso di introdurre nuovi divieti e sanzioni. Chi verrà sorpreso a urinare per strada, urlare o a fare schiamazzi verrà sanzionato con multe da 140 euro. E si dovrà pagare subito, perché la polizia sarà dotata di Pos. La presenza di agenti per le strade di Amsterdam sarà aumentata.
In centro saranno vietati i risciò con botte di birra incorporata, sarà limitato l’ingresso degli autobus turistici, mentre Airbnb dovrà riscuotere le tasse locali da chi affitta una casa o un appartamento in città. Inoltre, già da qualche tempo Amsterdam e altre città olandesi stanno cercando di limitare la presenza di coffe shop e di ridimensionare i quartieri a luci rosse
Inoltre, l’amministrazione municipale ha lanciato una campagna di sensibilizzazione tra i più giovani, diretta agli under 34, sia olandesi che raggiungono Amsterdam da altre città del Paese sia turisti, soprattutto inglesi, che invadono la città nei weekend. Diversi manifesti e cartelloni sono affissi in città per ricordare loro le regole del comportamento civile e che è consentito urlare o cantare nei bar, ma non in strada.
Le nuove regole sono pubblicizzate anche con annunci e post sui social media più popolari, da Facebook a Instagram, ricordando agli utenti le multe per i trasgressori. Nel frattempo, anche gli abitanti del centro storico della città olandese si sono organizzati con una campagna per sensibilizzare i turisti al rispetto delle regole di convivenza. Con una serie di poster con la scritta “I live here” (io abito qui), i residenti vogliono ricordare ai visitatori che Amsterdam non è un parco giochi, ma una città in cui vivono delle persone.
Alcuni suggerimenti per visitare Amsterdam:
A cura di Valeria Bellagamba
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