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Destinazioni e Guide turistiche

Il borgo nascosto nella roccia dove il tempo si è fermato

Balma Boves (www.balmaboves.it)

Il borgo nascosto nella roccia e in mezzo al bosco, dove il tempo si è fermato. Si trova nell’Alta Valle del Po.

Un suggestivo borgo di pietra sorge in mezzo al bosco, nascosto sotto un costone roccioso. Un luogo affascinante e misterioso, da tempo abbandonato dai suoi abitanti e trasformato in un museo. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Si chiama Balma Boves e si trova in Piemonte, nell’Alta Valle del Po, nel comune di Sanfront. Un luogo ideale per una visita domenicale.

Borgo nascosto nella roccia in Piemonte

Balma Boves è un borgo ricco di fascino dove il tempo sembra essersi fermato, le sue casette in pietra con steccati in legno sono circondate dal bosco e nascoste sotto un grande costone roccioso. Siamo sulle montagne dell’Alta Valle del Po, non lontano dal Monviso, nella provincia di Cuneo.

Il borgo è formato da case in pietra con il tetto piatto, a terrazza, riparate dalla roccia di una grande grotta naturale, aperta verso l’esterno. Balma nel dialetto locale significa proprio “grotta“. Il borgo si affaccia sul bosco dal quale salgono i sentieri e le mulattiere di accesso. Balma Boves si trova a 650 metri di altitudine, sul Mombracco o Monte Bracco, nel comune di Sanfront.

Balma Boves (www.balmaboves.it)

Le case a tetto piatto del borgo ricordano quelle dei pueblo indiani del Nord America. Nonostante il luogo sia in montagna, infatti, le case sono protette dal grande costone roccioso, non c’è bisogno dunque di tetti spioventi. Balma Boves è un borgo antico, abbandonato dagli abitanti negli Anni ’50, l’epoca in cui l’Italia da società prevalentemente contadina iniziò a convertirsi in industriale.

Balma Boves (www.balmaboves.it)

Balma Boves era un paese autosufficiente, dotato di abitazioni stalle, fienili, pozzi, un antico forno, ancora chiaramente visibile, ed essiccatoi per le castagne. Il borgo appartiene, infatti, all’antica “civiltà del castagno”, comunità che basavano la loro economia sulla castagna per il proprio sostentamento.

Questi antichi e suggestivi edifici sono stati recuperati grazie ad un intervento di restauro e oggi il borgo è un’ecomuseo, accessibile alle visite di gruppi, scolaresche e famiglie. Un’occasione da non perdere, per ammirare un luogo unico e ricco di fascino e per riscoprire come si viveva un tempo a ridosso delle montagne, in un territorio aspro e difficile. Balma Boves rimane un esempio unico di borgo contadino montanaro, situato in una cornice naturale di rara bellezza. Non è comune, seppure non raro, trovare un borgo nascosto nella roccia.

Balma Boves (Ziegler175 – Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Il borgo di Balma Boves rappresenta sicuramente un luogo di importante valore culturale e didattico, per far conoscere a ragazzi e adulti come si viveva un tempo nelle zone rurali montane d’Italia. Non solo, tutto il territorio che circonda il borgo ha un elevato pregio naturalistico e culturale, per l’ambiente, la biodiversità ma anche per gli antichissimi insediamenti, di cui sono state trovate tracce nelle incisioni rupestri. Vicino a Balma Boves, infatti, si trova una sporgenza rocciosa in posizione panoramica, chiamata Rocca la Casna, sulla quale sono incise coppelle e figure antropomorfe. Non è l’unico sito di incisioni rupestri, altri se ne trovano in questa zona di grande bellezza paesaggistica.

Balma Boves (www.balmaboves.it)

Il borgo museo di Balma Boves fa parte del circuito dei “Castelli Aperti” del Basso Piemonte. Per visitarlo si deve raggiungere il comune di Sanfront, lasciando l’auto in uno dei tre parcheggi situati alla partenza dei sentieri per Balma Boves. I visitatori possono scegliere uno dei tre percorsi pedonali: Strada (35 minuti di durata); Bosco (25 minuti) e Borgata Garzini (40 minuti). Per arrivare nel borgo di Balma Boves è previsto anche il passaggio sotto una cascata.

Balma Boves può essere visitato all’esterno in ogni momento dell’anno e gratuitamente. Per entrare nella borgata e visitare anche le case, invece, è necessario iscriversi alle visite guidate a pagamento che si tengono il sabato, la domenica e i giorni festivi da aprile a ottobre. Il costo della visita è di 3 euro a biglietto intero e 2 euro ridotto (minori di 14 anni, maggiori di 60 anni, gruppi di 10 persone, ecc.). Per i gruppi è possibile la visita guidata su prenotazione in orari diversi da quelli normali di apertura, al costo di 50 euro a gruppo. Vengono, poi, organizzate per le scolaresche visite didattiche modulate sulle esigenze delle classi e dell’età dei ragazzi.

L’associazione Vesulus, affidataria della gestione del sito di Balma Boves per conto del Comune di Sanfront dal 2016, si occupa altresì di organizzare trekking ed escursioni guidate sul Mombracco. La visita al borgo, infatti, può essere inoltre abbinata all’escursione al vicino sito di arte rupestre di “Roca la Casna” (circa 1 h di percorso lungo sentiero escursionistico), o alla visita delle località storico naturalistiche della zona (Abbazia di Staffarda, Musei naturalistici del Parco del Monviso, Musei saluzzesi…)

Per in formazioni sul borgo e sulle visita: www.balmaboves.it

Mappa di Balma Boves

In Spagna c’è una cittadina costruita sotto e attorno alla roccia, Setenil de las Bodegas, in Andalusia.

In Italia, invece, vi ricordiamo di visitare Rasiglia, la piccola Venezia dell’Umbria.

A cura di Valeria Bellagamba

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