Ora solare e ora legale: il cambio in Europa, le nuove regole e come sarà nel 2019
Potrebbe essere questa, nel 2018, l’ultima volta in cui l’ora solare entrerà in vigore (ecco quando avverrà il cambio). Già perché l’Unione Europa sta valutando se dare seguito alle proposte giunte da più parti sull’abolizione dell’ora legale e quindi del doppio cambio annuale dell’orario. La situazione però al momento è piuttosto complessa e in divenire, nonostante il presidente Juncker abbia proclamato senza mezzi termini che dall’anno prossimo nessun europeo dovrà cambiare l’orario.
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Viaggiare in Europa con orari diversi potrebbe essere molto complesso e l’Unione Europea ipotizza infatti dei costi per l’adattamento al nuovo orario. Ma che situazione si creerà nei Paesi Europei se il doppio orario verrà abolito? Intanto sappiamo che la decisione è rimandata all’Europarlamento per marzo 2019. Lì si deciderà il futuro delle lancette in Europa.
Cambio dell’ora in Europa: le regole in Italia e negli altri Paesi
Se come ha detto il presidente Juncker sarà confermata la nuova disposizione sull’ora legale e l’ora solare cadrà l’uniformità sull’orario in Europa presente dal 1996 che rendeva tutti uguali – salvo ovviamente il fuso orario – gli orologi di tutti i Paesi della Comunità Europea, della Svizzera e dei Paesi dell’Est. Da allora infatti tutti i Paesi europei adottavano l’ora legale e l’ora solare nello stesso giorno e nello stesso momento. Ora invece si lascerebbe ad ogni singolo Stato la scelta su che orario adottare. Il rischio è che potrebbero crearsi situazioni in cui Paesi vicini abbiano orari diversi. Ci sono alcuni Paesi come Portogallo, Cipro e Polonia che vorrebbero l’ora legale tutto l’anno, mentre altri come Finlandia e Danimarca preferirebbero invece mantenere solo l’ora solare. Italia e Francia, Paesi confinanti, sono il primo a favore dell’ora legale, il secondo per quella solare. Così come Olanda e Belgio: gli olandesi sono per l’ora legale, mentre i belgi sono per l’ora solare.
Un’ipotesi possibile è che si crei una differenza in Europa fra Paesi del Nord Europa, più favorevoli all’ora solare e Paesi del Sud Europa che preferiscono generalmente l’ora legale. D’altronde per gli Stati del Mediterraneo sfruttare la luce solare alla sera è più conveniente ai fini turistici di quanto lo sia per gli Stati Nord Europei, più freddi e meno inclini a stare all’aperto. Quello che si potrebbe creare fra Nord e Sud Europa è una differenza oraria passerebbe quindi in senso longitudinale e non di latitudine. Ma anche nel Nord Europa potrebbero esserci problemi: ad esempio se la Gran Bretagna uscisse dall’Europa mantenendo il doppio spostamento della lancetta, gli Irlandesi si ritroverebbero ad avere a che fare con un vicino che due volte l’anno sposta le lancette.
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