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Consigli di viaggio

Andare a funghi in Italia: come riconoscere quelli velenosi

Andare a funghi in Italia: i consigli su dove andare e come fare per riconoscere i funghi velenosi

Una passeggiata in mezzo al bosco in autunno, fra le foglie colorate di rosso e l’aria frizzante, è senza dubbio rigenerante. L’autunno è una stagione meravigliosa per i colori della natura e sono tantissime le attività che si possono svolgere come ad esempio il foliage (qui i consigli su dove andare in Italia), il trekking in montagna, la raccolta delle castagne o le degustazioni di vini. Ma in questa stagione un’altra attività molto apprezzata è quella di andare a funghi. Come resistere infatti alla tentazione di cogliere dei funghi dal bosco e poi gustarseli in un’ottima zuppa?

In Italia ci sono boschi in cui crescono rigogliosi funghi buonissimi e pregiati come i porcini ma bisogna fare attenzione ad improvvisarsi raccoglitore di funghi. Infatti sono molto numerose le specie di funghi velenosi e mortali e avere un atteggiamento superficiale in questo può costarvi la vita.

Leggi anche -> Quanti tipi di porcini commestibili ci sono?

Andare a funghi: come fare

Se avete la passione di andare per boschi a raccogliere funghi la scelta migliore che potete fare è quella di frequentare un corso di micologia in cui apprenderete tutto sui funghi e sarete in gradi di riconoscere quelli velenosi e quelli commestibili. Inoltre è bene ricordare che in materia di raccolta di funghi ci sono delle disposizioni regionali e alcune regioni vietano la raccolta a chi non è provvisto di tesserino. Nel Lazio ad esempio già dal 2000 la raccolta di funghi nei boschi può essere effettuata solo da chi è in possesso del tesserino regionale rilasciato solo dopo la frequentazione del corso obbligatorio di micologia. Chi viene sorpreso nel territorio laziale senza tesserino rischia pesantissime multe.

Se nella vostra regione non c’è un regolamento così ferreo è opportuno allora che prima di consumare e cucinare i funghi che avete raccolto voi li portiate presso un centro di controllo micologico del Servizio igiene pubblica dove sapranno dirvi se i funghi che avete raccolto sono commestibili o meno.Contattate la vostra Asl per conoscere dove si trova il centro più vicino a voi. Senza questo controllo non mangiate e non assaggiate nessun fungo.

Le false credenze – che possono costarvi la vita – in tema di funghi sono molte. Ad esempio si dice che se si assaggia un pezzetto e non è amaro il fungo è commestibile, ma ciò è falso perché alcuni funghi velenosi sono dolci; oppure che quelli che a cottura non sono internamente bianchi sono velenosi, ma è falso anche questo. Le specie di funghi sono molte e diverse ed alcune sono estremamente simili a quelle commestibili. Ricordatevi che né l’ebollizione, né l’essiccamento eliminano la tossicità del fungo e che contro un’alta tossicità non esiste cura.

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Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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