I fari più belli d’Italia: quali sono, dove si trovano e come visitarli. Luoghi suggestivi e romantici.
Tra le numerose meraviglie delle coste italiane ci sono senza dubbio i fari. Sentinelle delle nostre coste, i fari svettano nella loro originalità e bellezza architettonica da porti storici, in cima a costoni rocciosi, su promontori suggestivi, spuntano da isolotti o scogli in mezzo al mare. Tutti segnano il paesaggio con il loro inconfondibile profilo, con quella caratteristica di baluardi che sfidano la violenza degli elementi naturali e offrono un particolare senso di protezione. Dove c’è un faro c’è sicurezza.
Questi strumenti indispensabili per la navigazione ci raccontano la nostra storia di popolo di navigatori. Oggi soprattutto attrazioni turistiche e patrimonio storico, i fari sono un elemento fondamentale e bellissimo del nostro territorio costiero.
Da porti, isole, scogli e promontori spuntano i fari che segnano le coste italiane, avvisando i navigatori sul percorso da seguire e i pericoli da evitare. Oggi i più moderni strumenti di navigazione offrono le informazioni indispensabili per garantire la sicurezza di navi e imbarcazioni, ma i fari sono ancora uno strumento importante. Non solo, però, dispositivi di sicurezza, i fari, soprattutto quelli più antichi, per la loro struttura e lo stile architettonico rappresentano un vero e proprio patrimonio storico culturale. Da preservare, valorizzare e visitare.
Percorrere le nostre coste alla ricerca dei fari più belli d’Italia è un’idea di viaggio originale da sperimentare. Molti dei nostri fari storici sono ancora funzionanti, anche se inevitabilmente si sono dovuti modernizzare, altri purtroppo sono stati abbandonati, ma conservano intatto l’antico fascino. Per recuperare i fari dismessi, l’Agenzia del Demanio ha lanciato l’iniziativa “Valore Paese Fari“, che dal 2016 attraverso un bando assegna la gestione di questi fari, per recuperarli a fini culturali e turistici.
Il sito web Hundredrooms, che compara gli alloggi in affitto alla ricerca dei più conveniente, ha redatto una lista dei fari più belli d’Italia, quelli da visitare in un viaggio ideale. Si tratta di 16 fari, scelti per la loro architettura e la posizione. Ecco quali sono.
Faro della Vittoria, Trieste (Friuli Venezia Giulia)
Il Faro della Vittoria è il vecchio faro di Trieste, una vera e propria opera d’arte, realizzata negli anni ’20. Il faro è alto più di 67 metri ed è ancora più imponente grazie alla sua posizione: sorge dal Poggio di Gretta, sulle colline intorno a Trieste, a 60 metri sul livello del mare. Grazie alla sua altezza, il Faro della Vittoria guida ancora la navigazione nel Golfo di Trieste, che domina maestoso. Il faro ha due sculture, realizzate dallo scultore Giovanni Mayer: una in marmo alla base che rappresenta il “Marinaio Ignoto” e una i bronzo sulla sommità della lanterna, la “Vittoria Alata”, che dà il nome al faro. Il faro è anche uno dei principali monumenti ai marinai caduti nella prima guerra mondiale.
Lanterna di Genova (Liguria)
La Lanterna di Genova è il faro storico, simbolo della città, conosciuto in tutta Italia. Si tratta di una torre medievale risalente al Trecento, all’epoca delle Repubblica Marinara di Genova, uno dei fari più antichi d’Europa e con i suoi oltre 60 metri, che diventano 117 con il basamento, è il più alto del Mediterraneo, il quinto al mondo. La Lanterna fu costruita per indicare la via ai navigatori, ma fu utile come baluardo a difesa dagli attacchi dal mare. La Lanterna di Genova è aperta ai visitatori.
Faro di Camogli (Liguria)
Quello di Camogli è un faro piccolo, ma affascinante. È alto 1 metri e sporge dalla punta di un molto che si affaccia sulla baia della bella cittadina ligure. Il faro risale all’inizio del Novecento, ma è stato più volte ricostruito, dopo essere stato distrutto dalle mareggiate.
Faro di Capel Rosso, Isola del Giglio (Toscana)
Il Faro di Capel Rosso sorge sull’omonimo promontorio nell’estremità meridionale dell’Isola del Giglio. La sua inaugurazione risale al 1883, la caratteristica struttura a strisce rosse e bianche, alta 20 metri, sostituì il faro antico. Capel Rosso è diventato famoso per essere apparso in alcune scene del film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino. Nel frattempo è diventato un centro polifunzionale, per visite e incontri sul mare. Ci si può anche dormire.
Il “Fanale”, Livorno (Toscana)
Il faro vecchio del porto di Livorno è chiamato il Fanale. Anch’esso, come la Lanterna di Genova, risale all’epoca medievale, al ‘300, e apparteneva alla Repubblica Marinara di Pisa. Purtroppo, però, la struttura esistente non è quella originale, ma una ricostruzione, seppure fedele all’originale, perché il faro antico è stato distrutto nei bombardamenti della seconda guerra mondiale. L’antico faro fu citato da Francesco Petrarca nei versi dell’Itinerario siriaco. La luce del Fanale di Livorno arriva fino a 36 miglia dalla costa.
Faro di Ponza (Lazio)
Il vecchio faro dell’isola di Ponza, chiamato anche Faro della Guardia, sorge su un suggestivo costone roccioso che sporge dalla punta meridionale dell’isola. Per la sua bellezza e la posizione mozzafiato è stato preso in concessione per 19 anni dalla società New Fari di Cagliari, grazie al bando “Valore Paesi Fari”, per la realizzazione al suo interno di un piccolo hotel di lusso con quattro suite, un ristorante e un piccolo teatro polifunzionale
Faro di Punta Carena, Isola di Capri (Campania)
Uno dei fari più belli d’Italia è sicuramente quello di Punta Carena, sull’isola di Capri. Risale alla fine dell’Ottocento e ha un aspetto molto caratteristico, con il suo edificio di colore rosso pompeiano e la pianta ottagonale. Il faro di Punta Carena è uno dei più grandi e importanti del Mar Tirreno, il secondo in Italia per portata luminosa dopo quello di Genova. Detto questo, quello che colpisce subito l’occhio è la spettacolare posizione del faro: sorge sul costone roccioso della penisola di Limmo, nell’estremità sud-occidentale di Capri. Un punto panoramico dalla bellezza mozzafiato, che si raggiunge percorrendo un sentiero, dal quale ammirare un tramonto straordinario.
Faro del porto di Ischia (Campania)
Dopo Capri, non poteva mancare Ischia. Sull’isola del Golfo di Napoli è da vedere il bel faro di colore rosso, che sorge in fondo al lungo braccio di un molto in pietra dotato di camminamento per passeggiate romantiche. Il faro sorge all’ingresso del porto di Ischia ed è un punto panoramico eccezionale sul Golfo. Il faro fu inaugurato il 15 dicembre 1856.
Faro di Vieste (Puglia)
Da visitare anche il bel faro di Vieste, che sorge sull’isolotto di Santa Eufemia davanti all’ingresso del porto della cittadina del Gargano. Il faro risale al 1867 ed è rivolto verso Vieste, sull’isolotto roccioso è presente una passerella pedonale per raggiungerlo. Alla sua base si trova un edificio un tempo abitato dal fanalista. Oggi il sistema è tutto automatizzato. Si tratta comunque di un luogo molto suggestivo.
Faro di Capo d’Otranto o Punta Palascìa, Otranto (Puglia)
Il faro di Capo d’Otranto o Punta Palascìa è in assoluto uno dei più spettacolari d’Italia. Si affaccia dal promontorio a picco sul mare di Punt Palascìa, a sud di Otranto ed è il punto più a Est della Penisola italiana. Dalla sua terrazza naturale si ammira la prima alba d’Italia e non a caso la zona è molto frequentata nella notte tra San Silvestro e Capodanno, in attesa della prima alba del nuovo anno. Un punto panoramico straordinario. Il faro di Punta Palascìa è stato ristrutturato di recente ed è uno dei cinque fari del Mediterraneo, insieme a quello di Genova, tutelati dalla Commissione europea.
Faro di San Cataldo di Lecce (Puglia)
Sempre in Puglia, nel Salento adriatico, un faro da vedere è quello di San Cataldo, sul litorale di Lecce. Costruito alla metà dell’800, questo faro ha la torre dalla curiosa forma ottagonale, alta 23 metri e sorge su un luogo dove si trovano anche i resti di un antico molo del II secolo d.C. voluto dall’imperatore Adriano che porta il suo nome: Molo di Adriano. Il faro oggi è sede dell’Ufficio marittimo di San Cataldo.
Faro dello scoglio Mangiabarche, Isola di Sant’Antioco (Sardegna).
Un faro spettacolare è quello che sorge sullo scoglio di Mangiabarche, davanti alla costa nord-occidentale dell’isola di Sant’Antioco, all’altezza di Punta della Tonnara, in Sardegna. Si tratta di uno dei pochi fari italiani che sorgono su uno scoglio e non sulla terraferma. Quando il mare è in burrasca le onde sembrano travolgerlo. Il faro è piccolo e solitario, ma resistente, si trova su un tratto di mare in cui sono presenti rocce affioranti, molto pericolose per la navigazione. Non a caso lo scoglio sul quale è stato costruito si chiama Mangiabarche.
Faro di Capo Spartivento, Chia (Sardegna)
Il Faro di Capo Spartivento, si trova sulla cima dell’omonimo promontorio della Sardegna meridionale, costruito nel 1854 dalla Marina Militare per scopi difensivi. È stato utilizzato per finalità strategiche fino alla seconda guerra mondiale, quando venne mitragliato dagli aerei americani, poi è stato gradualmente abbandonato. Nel 2006 è stato ristrutturato e trasformato di un moderno hotel di lusso, alimentato con energie rinnovabili.
Lanterna del Montorsoli, Messina (Sicilia)
La Lanterna del Montorsoli è il faro di Messina che sorge sulla costa esterna della penisola di San Ranieri che protegge il porto della città. Si tratta di una torre di vedetta, costruita dagli spagnoli nel 1547 per controllare il traffico lungo la costa, in cima alla quale è stata posta la lanterna. La torre sostituiva quella medievale. Montorsoli è lo scultore che realizzò la lanterna.
Faro di San Vito Lo Capo, Trapani (Sicilia)
Il faro di San Vito Lo Capo è uno dei più belli e importanti della Sicilia, per la posizione e le sue funzioni. Si trova sull’estremità della punta a nord della cittadina siciliana, costruito tra il 1800 e il 1850 durante il Regno Borbonico. La sua torre è alta 43 metri e la sua luce rossa arriva fino a oltre 20 miglia marine, segnalando la secca di rocce appuntite che dalla costa si estende per un paio di miglia in direzione nord.
Faro di Strombolicchio, Stromboli, Isole Eolie
Chiude la lista dei fari più belli d’Italia il faro che sorge in cima all’alto costone roccioso dell’isolotto di Strombolicchio, al largo dell’isola di Stromboli nell’arcipelago delle Eolie. Strombolicchio è un grosso scoglio di origine vulcanica, il cui punto più alto è a 49 metri sul mare. L’isolotto è talmente impervio che per costruire il faro, negli anni ’20, è stato necessario scavare una terrazza e 200 gradini nella roccia per raggiungere il faro. Oggi il faro è alimentato ad energia solare.
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A cura di Valeria Bellagamba
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