Le nuove regole di Ryanair sul bagaglio a mano fanno infuriare i viaggiatori. Dal 1 settembre è scattato il pagamento per i voli da novembre
I viaggiatori sono sul piede di guerra e lo è anche il Codacons. Le nuove regole sul bagaglio a mano decise da Ryanair con effetto retroattivo non sono piaciute per niente (qui le nuove regole e le tariffe). A niente sono valse le diverse opzioni proposte dalla Compagnia aerea, la protesta monta e tantissimi vogliono disdire il proprio viaggio prenotato con Ryanair.
La nuova policy sul bagaglio a mano di Ryanair prevede che dal primo novembre 2018 non sarà più possibile imbarcare in stiva gratuitamente i bagagli fino a 10 kg di peso, ma bisognerà pagare 8 euro. Ciò vale per tutte le prenotazioni sui voli effettuate dal 1 settembre ed ha valore anche retroattivo per i voli di novembre prenotati prima di settembre. Che significa? Che se a luglio avete prenotato un viaggio per dicembre con Ryanair dovrete pagare la differenza.
Ed è proprio su questa norma retroattiva che si è scagliato il Codacons con un esposto all’Enac e all’Antitrust. “Non è possibile – ha spiegato l’associazione dei consumatori – vendere un servizio ad un certo prezzo e a precise condizioni, modificando le scelte economiche dei consumatori, per poi cambiare in corsa le regole del gioco trasformando sia le condizioni contrattuali, sia quelle economiche”. Il Codacons sostiene che se i viaggiatori avessero saputo a suo tempo delle nuove norme avrebbero potuto acquistare da un’altra compagnia.
La scelta di Ryanair di adottare nuove regole sul bagaglio a mano è dovuta, stando alla compagnia, ad agevolare le procedure d’imbarco e ad eliminare i ritardi. Permettendo, com’era finora, l’imbarco gratuito di tutti i bagagli si arrivava ad etichettare oltre 120 bagagli al gate causando ritardi di circa 25 minuti. Con questo nuovo sistema che spinge e a privilegiare l’imbarco priority si abbatteranno questi ritardi.
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