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Turisti alle Canarie colpiti da batterio resistente agli antibiotici

Las Palmas, Gran Canaria (iStock)

Turisti alle Canarie colpiti da batterio resistente agli antibiotici. Scatta l’allarme sanitario.

Allarme sanitario alle Isole Canarie, dopo che alcuni turisti hanno contratto un batterio resistente agli antibiotici. I turisti sono tutti europei e il batterio lo hanno preso mentre si trovavano ricoverati nell’ospedale di Gran Canaria. Si tratta dunque di una infezione ospedaliera. Il pericolo ora è che il batterio resistente agli antibiotici possa essere diffuso in tutta Europa, una volta che i turisti saranno rientrati nel loro Paese.

Turisti alle Canarie contraggono batterio resistente agli antibiotici

Nei mesi scorsi, tra gennaio e aprile 2018, 13 turisti svedesi e norvegesi hanno contratto un batterio resistente agli antibiotici. Il contagio è avvenuto per tutti in ospedale, mentre erano ricoverati nell’ospedale di Gran Canaria.

Dalle analisi è risultato che il “superbatterio” è il Klebsiella pneumoniae St392 che produce enzimi Oxa 48 e si contrae in ambito sanitario.

La probabilità di contrarre il batterio è molto bassa per chi non entra in contatto con l’ospedale dove si è verificato il contagio, ma il rischio è quello che si diffonda una volta che il turista contagiato torni a casa e magari venga ricoverato in un ospedale del suo paese d’origine senza che vengano prese le necessarie misure di prevenzione.

Per questo motivo, l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha diramato un allarme sul super batterio delle Canarie. Non bisogna assolutamente sottovalutare il rischio di focolai epidemici se i turisti alle Canarie prendono il batterio, ma non viene rilevato sul posto e poi vengono ricoverati in ospedale una volta tornati nel loro Paese.

Un problema molto serio se si considera l’alto numero di turisti a Gran Canaria, oltre 15 milioni solo nel 2016. Se contagiati da questo batterio resistente agli antibiotici, c’è il rischio che  l’epidemia viaggi per tutta Europa se i pazienti vengono trasferiti da un Paese all’altro.

Per evitare queste conseguenze, l’Ecdc suggerisce agli ospedali di tutti i Paesi europei di verificare, al momento del ricovero, la cronologia dettagliata di tutti i viaggi fatti nell’ultimo periodo e se c’è stato un ricovero ospedaliero in una struttura a rischio. Tutti i pazienti che sono stati trasferiti direttamente o sono stati ricoverati in un Paese straniero nei 12 mesi precedenti il ricovero nel proprio Paese devono essere controllati per questo batterio.

L’avviso sul sito web dell’Ecdc: Carbapenemase-producing (OXA-48) Klebsiella pneumoniae ST392 found in travellers previously hospitalised in Gran Canaria, Spain

Contro i batteri resistenti ai normali antibiotici c’è poco da fare, se non utilizzare altri farmaci ancora più aggressivi. Purtroppo la farmaco resistenza è un problema molto attuale, con un numero crescente di pazienti morti per infezioni letali negli ospedali a causa della resistenza agli antibiotici. L’unico consiglio da dare è di attenersi a condotte prudenti, seguire scrupolose regole igieniche, soprattutto in viaggio, e se siete alle Isole Canarie evitate l’ospedale di Gran Canaria.

Vi ricordiamo inoltre le buone regole di prevenzione da adottare prima di partire per un viaggio e durante: dalla prevenzione, come la profilassi vaccinale e non, ai comportamenti prudenti, per proteggere la salute in vacanza.

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A cura di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

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Valeria Bellagamba