Il+lago+di+Yellowstone+bellissimo+ma+terrificante+%28FOTO%26%23038%3BVIDEO%29
viagginewscom
/2018/06/29/lago-di-yellowstone-grand-prismatic-spring/amp/
Il+lago+di+Yellowstone+bellissimo+ma+terrificante+%28FOTO%26%23038%3BVIDEO%29
viagginewscom
/2018/06/29/lago-di-yellowstone-grand-prismatic-spring/amp/

Il lago di Yellowstone bellissimo ma terrificante (FOTO&VIDEO)

Grand Prismatic Spring, Yellowstone (iStock)

Il lago di Yellowstone Grand Prismatic Spring, coloratissimo ma pericolosissimo.

Nel Parco di Yellowstone, negli Stati Uniti, è una vasta distesa di spettacolari montagne e vastissime foreste, abitate da animali selvaggi, orsi, lupi, bisonti, alci e coyoti. Il Parco si trova per la maggior parte nello Stato del Wyoming, nella zona nord-occidentale, al confine con gli Stati di Idaho e Montana, nei quali si estende per brevi tratti. Il Parco di Yellowstone fu istituito Parco nazionale dal Congresso Usa il 1° marzo del 1872, sotto la presidenza di Ulysses S. Grant, ed è stato il primo parco nazionale degli Stati Uniti e del mondo. Dal 1978 è Patrimonio Unesco.

Il parco costituisce il nucleo centrale del Greater Yellowstone Ecosystem, l’ultimo grande ecosistema ancora parzialmente intatto della zona temperata della Terra.

Il Parco di Yellowstone è famoso anche per la sue vaste aree geotermali, con geyser, fumarole e sorgenti calde. Il parco si trova sopra un gigantesco supervulcano, la caldera di Yellowstone, che si estende su una superficie di 55 per 72 km. Del resto il nome “Yellowstone”, letteralmente “pietra gialla“, che viene dallo zolfo presente nella zona e dai fenomeni vulcanici.

Grand Prismatic Spring, Yellowstone (iStock)

Le più grandi eruzioni avvenute nell’area del parco di Yellowstone risalgono ed epoche remote e furono tre, avvenute 2,1 milioni, 1,3 milioni e 640.000 anni fa. Da queste si formarono tre caldere: la caldera di Island Park, la caldera di Henry’s Fork e quella di Yellowstone. La prima eruzione fu la più potente in assoluto e formò l’Huckleberry Ridge Tuff, una grande formazione di tufo.

In un ambiente così estremo, tra boschi di abeti e montagne innevate, spuntano enormi getti di vapore dei geyser e laghi fumanti. Luoghi spettacolari ma anche molto pericolosi, ai quali non bisogna avvicinarsi troppo. Le temperature di acqua e vapore, infatti, possono superare i 95° centigradi.

Tra le meraviglie bellissime e terribili del Parco di Yellowstone la più famosa è sicuramente il lago Grand Prismatic Spring, chiamato in italiano anche Pozzo dei desideri. Il lago è la più grande sorgente calda degli Stati Uniti e la terza nel mondo. Ha una superficie di circa 110 metri di diametro, mentre la profondità delle sue acque raggiunge i 50 metri. Il Grand Prismatic Spring si trova nell’area del Midway Geyser Basin, vicino ad altri laghi: l’Excelsior Geyser Crater, Turquoise Pool e Opal Pool. Tutti laghi di origine vulcanica e dai colori spettacolari, ma mai come il Grand Prismatic Spring i cui colori brillanti, dal giallo all’azzurro, non hanno eguali.

Grand Prismatic Spring, Yellowstone (Brocken Inaglory, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Il lago Grand Prismatic Spring sorge al centro di una grande spianata rocciosa e scoscesa, circondata dai boschi. Un luogo quasi surreale di forti contrasti cromatici, in cui il lago vulcanico spicca in tutta la sua brillantezza, con i colori che riproducono quasi per intero lo spettro dell’arcobaleno o di un prisma, da qui il nome Grand Prismatic Spring. Al centro del lago l’acqua è di colore azzurro intenso, che poi sfuma verso il turchese e il verde, per colorarsi ai bordi di giallo e arancio, fino al rosso scuro. Questi colori sono dovuti alla presenza di minerali nell’acqua e il loro colore brillante è dovuto alla elevata acidità dell’acqua. Il colore verde è dovuto alla presenza di clorofilla, li colori giallo e arancio alla presenza di carotenoidi. Inoltre i colori ai bordi del lago sono conferiti anche da batteri termofilici che hanno il loro habitat in una zona così ospitale. Inoltre, la colorazione del lago è influenzata dalla temperatura, in inverno i pigmenti arancioni e rossi diventano diventano di color verde scuro.

I batteri sono gli unici organismi viventi che abitano nel lago Grand Prismatic Spring. Le condizioni ambientali, infatti, sono talmente estreme che nessun altro essere vivente potrebbe sopravvivere. Oltre all’elevata acidità delle acque, ad impedire la vita è l’alta temperatura dell’acqua, sopra gli 80° centigradi. La temperatura elevata è responsabile anche del vapore che fuoriesce dalla superficie del lago.

Grand Prismatic Spring, Yellowstone (Jim Peaco, National Park Service, Wikicommons)

Per tutti questi motivi, quando si visita questa zona del Parco di Yellowstone è bene rimanere sulle passerelle allestite per i visitatori nell’area, che consentono di ammirare il bellissimo lago a distanza di sicurezza. Mai allontanarsi dal percorso autorizzato per avvicinarsi allo specchio d’acqua del Grand Prismatic Spring perché le conseguenze potrebbero essere due: nella peggior delle ipotesi potete rimetterci la vita, nel caso migliore verreste subito arrestati e poi processati per direttissima.

I pericoli del Grand Prismatic Spring

Se questi avvertimenti non fossero sufficienti, basti segnalare che appena un paio di anni fa un giovane americano è morto in modo atroce per essersi avvicinato troppo al Grand Prismatic Spring. L’uomo, oltrepassando i limiti di sicurezza si era avvicinato alla pozza d’acqua acida e bollente per provare ad immergere la punta del dito, voleva sentire la temperatura dell’acqua. Il gesto imprudente, però, gli è stato fatale: l’uomo è scivolato ed è finito letteralmente inghiottito dal lago a 80°. I soccorritori hanno dovuto rimandare il recupero del corpo a causa di un temporale che si era abbattuto nella zona. Il giorno dopo del giovane non era rimasto più nulla, a parte alcuni effetti personali, si era letteralmente sciolto nell’acqua acida. Un avvertimento molto chiaro.

Grand Prismatic Spring, Yellowstone (iStock)

Mappa del Grand Prismatic Spring nel Parco di Yellowstone

A cura di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

Pubblicato da
Valeria Bellagamba