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Consigli di viaggio

Cani in aereo Alitalia: le regole per il trasporto degli animali

Volare con i propri animali. Quali sono le compagnie che permettono di trasportare il proprio cane a bordo. Le regole e i costi di Alitalia

Volare è il metodo più comodo e veloce, e a volte perfino più economico, per raggiungere la meta delle proprie vacanze. Ma se in vacanza ci andate con il vostro cane o gatto dovete prima scegliere con quale compagnia volare. Infatti non tutte le compagnie accettano animali a bordo o in stiva.

La maggior parte delle compagnie low cost, a parte qualche eccezione, non accettano animali a bordo o in stiva (qui l’elenco e le regole delle compagnie low cost che accettano cani e gatti a bordo). Le compagnie di bandiera invece sì, ma ognuna ha le sue precise regole e i suoi costi. Inoltre dipende anche dal Paese di destinazione. Ad esempio non sono ammessi animali su voli con destinazione Gran Bretagna o Irlanda e alcuni Paesi richiedono una documentazione specifica dell’animale.

Leggi anche -> L’elenco delle compagnie aeree che accettano animali a bordo

Volare con animali: le regole di Alitalia per il trasporto di cani e gatti in aereo

La nostra compagnia di bandiera, Alitalia, accetta animali domestici a bordo dei aeromobili, ma non su tutti. Quindi prima di procedere all’acquisto del biglietto per il vostro amico a quattro zampe è bene contattare il call center di Alitalia.

In ogni caso sappiate che se il vostro cane supera i 10 kg di peso deve andare in stiva. In cabina infatti sono accettati animali nel trasportino il quale non deve eccedere le misure di 24x40x20 ed il peso complessivo (trasportino compreso) non deve superare i 10 kg di peso. Oltre ciò il vostro cane va in stiva e in questo caso, in base all’aeromobile, cambiano le dimensioni della gabbia e quindi è indispensabile consultare il call center. La gabbia deve comunque rispettare degli standard: deve essere rigida; deve essere in fibra di vetro e metallo; non deve avere ruote o nel caso devono essere bloccate; la porta del trasportino deve essere in metallo con chiusura a serraggio; le prese d’aria devono essere in metallo.

Prima di far intraprendere un volo aereo al vostro amico a quattro zampe è bene che un veterinario lo visiti per valutare le sue condizioni di salute. Inoltre ricordatevi che alcune razze di cani e gatti, cosiddetta brachicefalee, soffrono particolarmente la condizione della stiva. In ogni caso in stiva qualsiasi animale non abituato ai viaggi e allo stare da solo in gabbia potrebbe soffrire molto e affaticarsi.

Alitalia ricorda anche di offrire al proprio cane e gatto delle condizioni di comfort, quindi una coperta all’interno della gabbia e una ciotola con dell’acqua fissata al trasportino. Se l’animale trasportato in cabina disturba gli altri passeggeri il comandante può decidere di trasferirlo in stiva.

Volare con il cane: documenti necessari e Paesi che li accettano

Per quanto riguarda i documenti necessari per viaggiare, gli animali per volare all’interno dell’Italia devono avere: tessera sanitaria e microchip. Per volare all’interno dell’Unione Europea: passaporto rilasciato da un veterinario che riporti tutte le vaccinazioni effettuate e le condizioni di salute del cane;  microchip o tatuaggio visibile; Per viaggiare negli Stati Uniti inoltre è necessario: certificato di vaccinazione antirabbica; oppure un permesso rilasciato online dal CDC (Centers for Disease Controls and Prevention) per l’importazione dei cani non ancora vaccinati contro la rabbia; oppure un’attestazione scritta del fatto che il cane non abbia mai vissuto in un Paese in cui è presente la rabbia.

Alcuni Paesi come la Gran Bretagna e l’Irlanda non consentono l’ingresso di animali. Israele richiede una normativa specifica (consultabile qui); il Brasile richiede invece il certificato zoosanitario internazionale (CZI).

Prima di partire quindi è opportuno conoscere le disposizioni del Paese verso cui viaggiate. Lo potete fare contattando l’Ambasciata o il Consolato o consultando il Travel Information Manual della IATA.

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Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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