Medicine in vacanza: i viaggiatori abusano degli antibiotici se si ammalano durante le ferie. Lo Studio.
Quando partiamo per le vacanze a tutto pensiamo tranne all’ipotesi di poterci ammalare, prendersi un raffreddore, un mal di pancia o un’intossicazione alimentare. Quando siamo in ferie ammalarsi è una vera tragedia e ciò che facciamo nel caso di un qualsiasi disagio fisico è quello di prendere un grande quantitativo di medicine, spesso più del dovuto, proprio per evitare di rovinarsi le vacanze. Ma il modo in cui ci curiamo quando siamo in ferie è sbagliato e a dirlo è uno studio dell‘università di Helsinki dell’ospedale universitario della città e della Travel Clinic.
I risultati di questa indagine dimostrano che i viaggiatori assumono molto più facilmente e in modo sbagliato gli antibiotici quando sono in vacanza. Avere Infatti con sé una borsa con le medicine quando si parte per le vacanze è sicuramente una scelta saggia, perché non si sa mai, ma portarsi dietro gli antibiotici e prenderne delle compresse anche solo per una lieve diarrea, ad esempio, porta ad un facile e sbagliato consumo di queste medicine che danneggia il nostro organismo.
Lo studio dell’università di Helsinki ha preso così in analisi 316 persone che avevano contratto la famigerata diarrea del viaggiatore durante una vacanza ai tropici. Di questi, 53 persone avevano con sé degli antibiotici e proprio per la diarrea l’utilizzo di questo particolare farmaci è stato molto elevato. La ricercatrice che ha condotto lo studio ha dichiarato che questi particolari medicinali, gli antibiotici, dovrebbero essere usati soltanto da pazienti che hanno la diarrea grave, con febbre alta e in casi estremi ossia di malattie che possono aggravarsi. La terapia invece per una diarrea lieve o un mal di pancia non sono gli antibiotici, ma dei medicinali da banco, una dieta sana e dei fermenti lattici.
Il consiglio, quindi, è quello di cercare sicuramente di stare attenti a ciò che si mangia per non incappare nella famigerata diarrea del viaggiatore, ma allo stesso tempo cercare di curarsi con medicinali meno invasivi rispetto all’antibiotico anche se il tempo di guarigione potrebbe essere un pochino più lungo rispetto a quello classico.