Mostro di Loch Ness, Scozia: un team di ricercatori alla scoperta del Dna del mostro.
Il mitico mostro di Loch Ness che dovrebbe vivere nell’omonimo lago in Scozia, esiste oppure no? Se volete fare una vacanza avventurosa potreste pensare di mettervi sulle tracce del mostro, esattamente come farà un team di ricercatori neozelandesi che hanno deciso di analizzare il Dna ambientale del Lago di Loch Ness per capire quali specie animali popolano l’area e se il mostro è fra queste oppure no.
La scienza quindi ha deciso di dare una risposta chiara, una volta per tutte, in merito all’esistenza vera oppure no del Mostro di Loch Ness. L’Università di Otago in Nuova Zelanda, ha deciso di inviare una squadra di ricercatori in Scozia, al Lago di Loch Ness per prelevare e analizzare l’acqua del lago per trovare le eventuali tracce del mostro. La ricerca, oggettivamente, ha lo scopo di trovare il Dna degli organismi che popolano il lago, ma non è escluso che si trovino anche prove di antichi dinosauri o specie ancora non conosciute che potrebbero vivere nel Lago di Loch Ness.
La spedizione partirà a giugno e i ricercatori analizzeranno il Dna del lago di Loch Ness e dei tre specchi d’acqua confinanti per fare dei paragoni e trovare delle eventuali tracce genetiche reali riconducibili a strani animali acquatici o rettili che realmente popolano queste acque. Neil Gemmel, lo scienziato a capo della spedizione si è detto pronto a tutto anche se crede che siano solo leggende popolari. A suo dire, con questa ricerca, qualunque animale o batterio che vive nel lago di Loch Ness sarà individuato grazie a minuscoli frammenti di Dna rilasciati nella loro vita.
La leggenda del Lago di Loch Ness e del fantomatico mostro che qui abita ha delle origini antichissime. La prima volta che si parlò del mostro fu nel 566 quando un monaco irlandese raccontò la vicenda di un uomo ucciso da una spaventosa bestia marina. Le segnalazioni, da quel momento aumentarono e nel 1933 un giornale scozzese scrisse un articolo raccontando della famiglia McKay che aveva avvistato un mostro a due gobbe nuotare nel lago di Loch Ness. Quello stesso anno venne scattata una foto e, l’anno dopo nel 1934 un’altra immagine ancora più nitida, ma questa si scoprì essere un falso. Nessuna prova fu però concreta.