Viaggio in Israele 2018: quali pericoli si corrono. Consigli per Tel Aviv e Gerusalemme.
Chi ha intenzione di viaggiare in Israele, visitare la costa e città come Tel Aviv e Haifa, oppure la città santa di Gerusalemme si sarà posto degli interrogativi più che legittimi sulla sicurezza nel Paese e nei confinanti Territori Palestinesi a seguito dell’aggravarsi del conflitto israelo-palestinese.
Se nei Territori Palestinesi la situazione è a rischio, come segnala anche l’Unità di Crisi del nostro Ministero degli Esteri, la Farnesina, sul portale Viaggiare Sicuri, nello Stato di Israele la situazione è in massima parte sicura, ma in costante evoluzione, mentre è più delicata a Gerusalemme, la città santa condivisa con i palestinesi e contesa come capitale.
Il trasferimento dell’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme, deciso dal presidente Trump nei mesi scorsi, ha fatto riesplodere il conflitto tra palestinesi e israeliani, con numerose manifestazioni e scontri, purtroppo con morti. Nuove, gravi tensioni sono scoppiate nella giornata di lunedì 14 maggio, giorno della cerimonia ufficiale di insediamento dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme, alla presenza di Ivanka Trump, figlia del presidente Usa, e del marito Jared Kushner. Una cerimonia che si è tenuta proprio nel giorno in cui si celebrano i 70 anni della nascita dello stato d’Israele. Purtroppo bagnata dal sangue. A Gaza e in Cisgiordania c’è stata l’insurrezione dei palestinesi, con manifestazioni e scontri con la polizia israeliana che hanno provocato la morte di oltre 50 palestinesi, di cui 6 minori, e 2.400 feriti, di cui 27 in gravi condizioni. Numeri che sono stati riferiti da Amnesty International che ha denunciato una “ripugnante violazione delle norme internazionali e dei diritti umani”.
Si comprende, dunque, come la situazione in Medio Oriente sia esplosiva. Di massima non sono sconsigliati i viaggi in Israele, nel Paese si sono svolte in tutta sicurezza le prime tappe del Giro d’Italia, mentre a Gerusalemme Est, la parte della città sotto controllo palestinese è bene usare molta cautela. Mentre, come sappiamo e abbiamo più volte segnalato, è assolutamente sconsigliato l’ingresso nella Striscia di Gaza. Di seguito vi riportiamo gli ultimi aggiornamenti dalla Farnesina.
Gli ultimi aggiornamenti dal portale Viaggiare Sicuri sulla situazione della sicurezza in Israele e nel Territori Palestinesi avvertiva sui possibili rischi di innalzamento della tensione a Gerusalemme e in Palestina tra venerdì 11 e martedì 15 maggio 2018. Una previsione che è stata purtroppo confermata dai violenti e tragici scontri che vi abbiamo riportato sopra.
Nel confermare nel modo più assoluto lo sconsiglio all’ingresso nella Striscia di Gaza, la Farnesina sconsiglia anche di recarsi in Cisgiordania e nella Città Vecchia di Gerusalemme. Almeno in questi giorni, in attesa che la situazione torni alla normalità.
Per quanti si trovassero in altre zone di Gerusalemme, soprattutto a Est, la Farnesina consiglia di:
– tenere un comportamento prudente
– evitare tutti gli assembramenti e i luoghi interessati da manifestazioni o proteste
– seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità locali.
La Farnesina spiega che la situazione di sicurezza in Israele è fluida ed in costante evoluzione. Nell’ultimo anno si sono verificati episodi di violenza come accoltellamenti e lanci di pietre su persone e veicoli, così come scontri tra dimostranti e forze di sicurezza israeliane e attacchi con armi da fuoco che hanno colpito anche Tel Aviv.
Rispetto alla situazione di sicurezza a sud, è tuttora in vigore il cessate-il-fuoco a tempo indeterminato con la Striscia di Gaza del 26 agosto 2014. Non mancano tuttavia saltuari lanci di razzi da Gaza verso il sud di Israele. Si raccomanda, in caso di eventuale ripresa della conflittualità, e quindi di peggioramento delle condizioni di sicurezza, di evitare i viaggi nelle aeree situate entro un raggio di 40 KM dalla Striscia di Gaza, che sono state oggetto nel recente passato di lanci di razzi.
Si registrano inoltre alcuni isolati atti di micro-criminalità.
In considerazione delle tensioni in corso, si raccomanda ai connazionali che intendono recarsi a Gerusalemme di elevare la soglia di attenzione e di tenere un comportamento prudente, evitando ogni assembramento e limitando allo stretto necessario le visite nella Città Vecchia e nei suoi dintorni.
A Gerusalemme, spiega ancora la Farnesina, il quadro di sicurezza è soggetto a mutamenti imprevedibili con il rischio di attentati terroristici ed episodi violenti, questi ultimi soprattutto nella parte Est, in particolare nella Città Vecchia, sulla via Dolorosa in prossimità della Porta dei Leoni e della Spianata delle Moschee/Monte del Tempio, e nei quartieri di Shuafat, del Monte degli Ulivi e di Silwan.
In generale i Territori dell’Autonomia Palestinese costituiscono un’area di crisi con elevati rischi per la sicurezza (in particolare violenza e attentati, anche a sfondo terroristico).
In Cisgiordania si registrano frequenti incidenti tra esercito israeliano e popolazione palestinese e tra quest’ultima e i coloni. Dunque sarebbe meglio evitare queste aree.
Da evitare, inoltre, le aree nelle immediate vicinanze di Libano e Siria, incluso il Golan. Sono sconsigliati i viaggi non strettamente necessari ad est della Route 98, a nord oltre la città di Kiryat Shmona ed entro 5 km dalla linea blu di separazione con il Libano.
Infine, vi ricordiamo la nostra guida di Israele.
A cura di Valeria Bellagamba