Paesi+pericolosi%2C+estate+2018%3A+dalla+Farnesina+quelli+sconsigliati
viagginewscom
/2018/05/10/paesi-pericolosi-farnesina-sconsigliati-estate-2018/amp/
Paesi+pericolosi%2C+estate+2018%3A+dalla+Farnesina+quelli+sconsigliati
viagginewscom
/2018/05/10/paesi-pericolosi-farnesina-sconsigliati-estate-2018/amp/
Consigli di viaggio

Paesi pericolosi, estate 2018: dalla Farnesina quelli sconsigliati

Malesia (iStock)

Paesi pericolosi: i luoghi del mondo dove non andare o dove usare prudenza per l’estate 2018. Tutti i consigli utili, basati sulle indicazioni della Farnesina.

In prossimità delle vacanze estive 2018, vogliamo segnalarvi l’elenco aggiornato delle mete a rischio nel mondo. I luoghi dove non andare in questo momento o dove usare prudenza. Non tutti sono necessariamente luoghi pericolosi da visitare, ma possono presentare una situazione delicata dovuta ad un momento di tensioni politico-sociali, ad un evento naturale o climatico catastrofico oppure ad un’emergenza sanitaria. Sono dunque delle situazioni da valutare caso per caso e a seconda del tipo di viaggio che si è deciso di fare. Le condizioni di pericolo possono essere anche solo temporanee e la situazione in uno stesso Paese può evolvere rapidamente. L’importante è informarsi.

Ci sono poi quei Paesi pericolosi in assoluto, che vanno evitati sempre. Di solito si tratta di mete chiuse ai viaggi internazionali. Come i luoghi di guerra o ad altissimo rischio di terrorismo.

Per essere sempre informati sui Paesi che si è deciso visitare è bene consultare in anticipo il portale web dell’Unità di Crisi della Farnesina, Viaggiare Sicuri. Qui trovate tutte le indicazioni utili sui Paesi del mondo in merito a sicurezza, situazione sanitaria, documenti richiesti e recapiti delle nostre sedi diplomatiche.

Vi ricordiamo, inoltre, che quando viaggiate all’estero, prima di partire è bene registrarsi sul portale alla sezione “Dove siamo nel mondo“, indicando tutte le informazioni utili sul luogo dove andrete, in modo da potervi rintracciare subito in caso di emergenza.

Qui di seguito vi riportiamo la situazione aggiornata sui Paesi pericolosi del mondo, da evitare o dove usare prudenza, secondo gli ultimi aggiornamenti dalla Farnesina.

Paesi pericolosi: dove non andare

Innanzitutto, occorre ricordare i Paesi dove è assolutamente sconsigliato viaggiare, perché spesso chiusi o interdetti. Si tratta dei Paesi in guerra o travolti da una situazione di terrorismo continua e dove è impensabile anche solo entrare perché hanno le frontiere chiuse. Solo in alcuni casi e per zone limitate si può accedere a questi Paesi e con autorizzazioni specifiche, che riguardano solitamente operatori umanitari e del soccorso o giornalisti inviati di guerra. Questi Paesi sono: Siria, Iraq, Libia, Mali, Afghanistan, la zona a Sud-Est della Turchia al confine con la Siria. Infine la Striscia di Gaza è un territorio sottoposto ad un regime particolare e per visitarlo occorre un’autorizzazione speciale. Per maggiori informazioni visitate le pagine del sito web di Viaggiare Sicuri dedicate a Israele e ai Territori Palestinesi.

Paesi sconsigliati in questo momento

Malaysia (Malesia)

Kuala Lumpur, Malesia (iStock)

La Malesia viene segnalata dalla Farnesina come Paese a rischio per via delle recenti elezioni parlamentari che possono dare luogo nel Paese a manifestazioni e momenti di tensione. La Farnesina avverte i connazionali di tenersi lontano dalle manifestazioni. L’avviso:

Le elezioni parlamentari si sono tenute il 9 maggio 2018. In connessione con l’evoluzione della situazione politica, sono possibili manifestazioni spontanee e blocchi stradali.
Si ricorda che secondo la legge malese, la partecipazione a cortei, manifestazioni o attività politiche è illegale per i cittadini stranieri. Si raccomanda pertanto cautela, di evitare tutti gli assembramenti e di monitorare la situazione sui media locali.

Inoltre, il sito Viaggiare Sicuri avverte anche del rischio di borseggi e furti, che sono frequenti nelle grandi città, in particolare nei luoghi di più elevata frequentazione, come le Torri Petronas i Kuala Lumpur, i centri commerciali più lussuosi, le stazioni della metropolitana e nei centri turistici. I malviventi utilizzano spesso motorini con i quali si avvicinano ai bordi del marciapiede e strattonano violentemente i passanti con un uncino, con il rischio di provocare ferite o cadute. Quindi è bene fare attenzione.

Arabia Saudita

Riad (iStock)

L’Arabia Saudita non è in genere una meta pericolosa per i viaggiatori internazionali, frequentata soprattutto da uomini d’affari. In ogni caso è un Paese particolare, dove sono in vigore leggi stringenti, soprattutto per le donne e che è a rischio terrorismo. La Farnesina segnala in particolare la situazione delicata che si è venuta a creare da quando il Paese è in guerra con lo Yemen. L’avviso:

Dall’inizio del conflitto in Yemen (gennaio 2015) sono stati lanciati sul territorio saudita oltre 100 missili, alcuni dei quali diretti sulla capitale Riad ed intercettati dalla contraerea saudita.
La crescente capacità balistica delle milizie Houthi in Yemen aumenta dunque in misura evidente il rischio di una rapida e imprevedibile evoluzione degli scenari di sicurezza nel Paese. La “Saudi Civil Defense” sta mettendo a punto dei sistemi di allerta (sirene), sottoposti a test a cadenza regolare.
In caso di allarme si invita a rimanere all’interno degli edifici (lontano dai vetri), a monitorare le istruzioni diffuse sui media locali, e a non fotografare/filmare eventuali detriti, trattandosi di materiale sensibile.

Contro il terrorismo le autorità dell’Arabia Saudita hanno intensificato i controlli, soprattutto nei luoghi ritenuti “sensibili” e potenzialmente obiettivo di attacchi terroristici, come aeroporti, grandi centri commerciali e, in generale, luoghi ad elevata frequentazione, a Riad e negli altri centri urbani del Paese.

Libano

Terme romane a Beirut (Thinkstock)

Per la sua delicata situazione interna e la vicinanza alla Siria, il Libano rimane una meta a rischio, dove non è vietato viaggiare, ma è preferibile usare molta prudenza. L’avviso della Farnesina:

La situazione di sicurezza in Libano è volatile e oggetto di continuo monitoraggio. Il perdurante conflitto in Siria, la massiccia presenza di rifugiati siriani, le tensioni interconfessionali nella regione, oltre alla storica presenza sul territorio di campi palestinesi, sono fattori che influiscono sugli equilibri sociali, politici e di sicurezza del Paese.

Negli ultimi anni hanno avuto luogo alcuni attentati, di diversa matrice, nella capitale ed in altre località. In varie occasioni, attacchi già pianificati sono stati sventati dalle forze di sicurezza, che presidiano continuamente il territorio.
È pertanto essenziale esercitare cautela ed essere vigili negli spostamenti lungo il territorio nazionale, in particolare qualora ci si trovi in luoghi affollati (centri commerciali, supermercati, siti turistici, ecc.) e nel recarsi ad eventi di particolare richiamo (come festival e concerti), specialmente durante la stagione turistica estiva.

Armenia

Lago Sevan, Armenia (Vigen Hakhverdyan, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

L’Armenia non è un Paese particolarmente pericoloso, tuttavia è soggetto a frequenti manifestazioni politiche che si tengono nella capitale Jerevan e nelle altre città del Paese. Le manifestazioni sono di norma pacifiche, ma per la propria sicurezza è bene tenersi a distanza. L’avviso della Farnesina per le manifestazioni recenti:

Nei giorni scorsi si sono verificati manifestazioni e scontri nella capitale Jerevan e in altre località dell’Armenia. Nuove manifestazioni sono possibili.
Si raccomanda pertanto cautela e di:
– mantenersi aggiornati attraverso i media sugli sviluppi della situazione;
evitare di recarsi nel centro città se non strettamente necessario;
– evitare gli assembramenti;
– portare sempre con sé il passaporto;
– seguire le indicazioni delle Autorità locali;
Il numero di emergenza dell’Ambasciata d’Italia: 00374 91 415244

Infine, l’Armenia non ha relazioni diplomatiche con l’Azerbaigian e con la Turchia, quindi, le frontiere verso questi due Paesi sono al momento chiuse. Esistono tuttavia dei collegamenti aerei charter stagionali con Istanbul e Antalya.

Nicaragua

Granada, Nicaragua (thinkstock)

Per lo Stato del Nicaragua, in America Centrale, la Farnesina ha emesso un avviso in merito alle manifestazioni in corso in tutto il Paese e momenti di tensione con la polizia. Aggiornamento:

Continuano nel Paese raduni e marce con carattere prevalentemente pacifico. Si registrano tuttavia in alcune località episodi di violenza e scontri fra polizia e manifestanti.
La situazione è volatile, e non è esclusa la possibilità di ulteriori episodi, in tutto il Paese.
Si continua a raccomandare di valutare attentamente la necessità di mettersi in viaggio verso il Nicaragua.

A chi si trovi già nel Paese, si raccomanda massima cautela e di:
limitare gli spostamenti non indispensabili;
evitare ogni assembramento, in particolare in prossimità delle Università o di Istituzioni locali (Banca Centrale, Ministeri, ecc.), tenendo comunque presente che nuove proteste sono suscettibili di verificarsi spontaneamente e in località non prevedibili;
– seguire le indicazioni delle autorità locali;
– mantenersi aggiornati attraverso i media sugli sviluppi della situazione.
Numero emergenza Ambasciata d’Italia: (00505) 87395381
Indicazioni aggiornate disponibili sull’account twitter @ItalyinNICA  e alla pagina ufficiale Facebook dell’Ambasciata d’Italia a Managua  https://it-it.facebook.com/ambasciata.managua/

Bolivia

La Paz, Bolivia (iStock)

Anche la Bolivia presenta situazioni di rischio a causa di proteste e manifestazioni. L’avviso della Farnesina:

Si segnalano proteste nel Dipartimento di Chuquisaca con conseguenti blocchi nella circolazione stradale che interessano anche la viabilità verso l’aeroporto della capitale Sucre e le altre città della Bolivia.

Si raccomanda di:
– adottare le necessarie misure di prudenza
evitare le manifestazioni e i luoghi di assembramento
– seguire gli sviluppi della situazione attraverso i media
– contattare il proprio tour operator prima di mettersi in viaggio.

In generale, comunque, la Bolivia è soggetta di frequente a manifestazioni politiche con blocchi stradali, ferroviari ed aeroportuali, quindi si raccomanda cautela negli spostamenti nel Paese, in particolare al confine con il Perù. In Bolivia tale tipo manifestazioni hanno una durata che varia in funzione delle trattative con il Governo centrale.

Venezuela

Caracas, Venezuela (Nancy Pestana González, CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Come già sappiamo, il Venezuela è da tempo al centro di una gravissima situazione politico-sociale ed economica, con il Paese sprofondato in una crisi umanitaria per la popolazione a causa dell’inflazione altissima, dei negozi vuoti e della scarsità di cibo. Per le strade sono frequenti manifestazioni violente e la criminalità, già elevata, nella capitale Caracas e nelle città del Paese si è aggravata. Per questo motivo è meglio evitare di viaggiare in Venezuela in questo momento. La Farnesina raccomanda di posticipare i viaggi non necessari nel Paese.

L’avviso della Farnesina aggiornato:

La situazione generale permane estremamente precaria, con episodi di criminalità largamente diffusi che si verificano con sempre maggiore frequenza. Si registrano numerosi casi di rapine a mano armata a danno di visitatori stranieri, talvolta con esiti tragici, oppure sequestri a scopo di estorsione (che hanno coinvolto anche cittadini italiani residenti).
Si segnalano frequenti tentativi di estorsione ai danni di turisti stranieri, anche da parte di persone che vestono le uniformi delle forze di sicurezza o di altri organismi pubblici. Episodi del genere sono stati segnalati anche negli aeroporti, soprattutto a quello di Maiquetía, il principale del Paese. Numerosi viaggiatori anno denunciato di aver subito furti di beni contenuti nelle valigie imbarcate.
Frequenti sono le manifestazioni di protesta, con accresciuta intensità negli ultimi mesi, degenerate in scontri e gravi disordini, con tanto di vittime.
Si invitano i connazionali presenti nel Paese a mantenere un atteggiamento ispirato alla massima prudenza, ad evitare ogni possibile assembramento o manifestazione e a mantenersi sempre aggiornati sull’evoluzione della situazione.

Stati Uniti: Isole Hawaii

Eruzione vulcano Kilauea, Hwaii (U.S. Geological Survey via Getty Images)

L’avviso di pericolo emesso per gli Stati Uniti riguarda le Isole Hawaii e l’eruzione di questi giorni su Big Island del vulcano Kilauea, che sta causando gravissimi disagi sull’isola maggiore dell’arcipelago, con l’evacuazione di migliaia di persone e perfino un terremoto di magnitudo 6.9, causato sempre dall’eruzione. Il problema è dato soprattutto dalla lava, che fuoriuscendo da fratture nel terreno ha travolto case, strade e automobili.

L’avviso della Farnesina:

A seguito della ripresa dell’attività vulcanica su Big Island, con concomitanti scosse telluriche, sono state adottate misure precauzionali (interdizione di accesso ad alcune aree nella parte orientale dell’isola, più direttamente esposte ai fenomeni; trasferimento temporaneo dei residenti dalle aree interdette).
A chi si trovi su Big Island o debba recarvisi, si raccomanda prudenza, attenendosi scrupolosamente alle misure in vigore ed alle ulteriori indicazioni che potranno essere diramate dalle aurorità locali (attraverso il sito http://dod.hawaii.gov/hiema/)
Non si registrano interruzioni nei collegamenti aerei con le Hawaii.
Si consiglia di continuare a monitorare la situazione attraverso i media, e di contattare la propria compagnia aerea per conferma diretta dell’operatività del proprio volo.

Repubblica Democratica del Congo

Kipushi, Repubblica Democratica del Congo (JUNIOR KANNAH/AFP/Getty Images)

Infine, non è tra gli avvisi di Viaggiare Sicuri, ancora, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato, su segnalazione della autorità sanitarie locali, una nuova epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo. La zona colpita dall’epidemia è quella di Bikoro, una città della provincia di Équateur, nel nord-ovest del Paese. Quella in corso in Congo è la nona epidemia di ebola nel Paese, l’ultima risale a maggio 2017. La situazione è monitorata dall’OMS.

Segnaliamo infine: Mete pericolose per donne che viaggiano da sole

Di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

Pubblicato da
Valeria Bellagamba