Le previsioni meteo per l’estate 2018: inizierà tardi e non sarà caldissima. Le previsioni meteo per giugno
Come sarà l’estate 2018? Un interrogativo che in tanti si pongono dopo che nell’estate 2017 abbiamo rischiato di scioglierci letteralmente al sole viste le temperature da record. L’estate 2017 è infatti stata la seconda più calda in assoluto dopo quella del 2003. Ma per l’estate 2018 ci sono buone possibilità che il caldo sia sopportabile. E non inizierà subito quest’estate: giugno sarà un mese di grazia.
Da alcuni mesi gli esperti del meteo sostengono che l’estate 2018 sarà meno calda di quella del 2017. Peccato che il caldo di fine aprile ci ha fatto pensare tutto il contrario. 30 gradi in primavera rischiavano di essere il peggior biglietto da visita per l’estate 2018.
Ma le previsioni meteo ci avevano avvertito che sarebbe durata poco l’estate in primavera. Sebbene l’ondata di caldo di fine aprile ci aveva subito proiettato in un clima estivo: le gite al mare, le serate all’aperto, gli abiti leggeri tirati fuori in fretta e furia dall’armadio. Ma quell’assaggio di estate in piena primavera era destinato ad essere fugace. Infatti, come previsto dagli esperti del meteo, il maltempo è arrivato ed ha spazzato via tutti i sogni estivi, facendoci piombare in una primavera piovosa e nuvolosa. Ma fino a quando?
L’ondata di caldo di fine aprile era frutto dell’espansione dell’Anticiclone africano presente permanentemente sulla striscia sahariana. Al suo ridimensionarsi è intervenuto il ciclone islandese e delle perturbazioni nord atlantiche. L’anticiclone delle Azzorre non si è ancora stabilito sul nostro Mediterraneo. Movimenti e alternanze che sono però tipici di questa stagione: la primavera infatti è per sua caratteristica molto variabile. Nessuna sorpresa quindi, ma buone notizie per l’estate 2018.
Abbiamo già avuto modo di elencare i motivi per cui l’estate 2018 dovrebbe essere meno calda di quella del 2017. Alla speranza che noi tutti coviamo che sia proprio così, si vanno aggiungere motivi scientifici confermati da esperti del meteo come il Colonnello Giuliacci. Fra i motivi per i quali ci sono buone possibilità che non sia la prossima un’estate torrida ci sono: non sarà presente El nino (il riscaldamento anomalo delle acque superficiali del Pacifico), o meglio ci sono pochissime possibilità che ci sia; il ciclo del sole è in fase discendente; la stagione invernale è stata molto piovosa; statisticamente dopo un’estate molto calda segue una meno calda.
La perturbazione ciclonica di questa prima parte di maggio ci conforta ancora di più in vista dell’estate 2018. Più il terreno fa una riserva abbondante di acqua, più i fiumi ed i laghi sono pieni, più le montagne conservano la neve, più possibilità ci sono che quest’anno soffriamo meno il caldo. Inoltre diminuiscono le possibilità di soffrire la siccità, dannosa per l’ambiente e le coltivazioni.
Solitamente i primi sintomi dell’estate si manifestano a fine maggio con una notevole espansione dell’anticiclone africano. E da quel momento in poi ci attendono tre mesi di pura (o quasi) estate con ondate di caldo proveniente dall’Africa intensissimo. Quest’anno potrebbe non andare così. Infatti seguendo il modello americano e le previsioni del Colonnello Giuliacci nel mese di giugno non sarà presente l’anticiclone africano.
Nel mese di giugno si registreranno frequenti temporali pomeridiani al Nord Ovest e nelle regioni interne del centro. Le temperature saranno nella norma del periodo o anche al di sotto della media specie nei valori minimi. Nessun’eccesso di caldo quindi. L’anticiclone delle Azzorre dovrebbe infatti proteggerci ed evitare le espansioni di quello Africano. Sarà quindi giugno caratterizzato da un caldo mite e gradevole, senza nessun picco termico. L’estate 2018 torrida sembra quindi un evento sempre più improbabile.
Autore: Cini Silvia