Quando andare a Bali: il meteo e il periodo migliore per visitare l’isola dell’Indonesia. Cosa vedere nel paradiso tropicale.
Bali è una sorta di paradiso in terra: una natura rigogliosa e dai colori accesi, un mare turchese e smeraldo dalle acque cristalline, suggestivi templi antichi, resort da favola e spa per il relax assoluto. Un luogo di straordinaria bellezza dove tutti sognano di andare almeno una volta nella vita.
Bali è un isola dell’Indonesia che può definirsi quasi un Paese a sé. Ha una superficie di 5.561 km² e ha una popolazione di quasi 4 milioni e 300mila abitanti. L’isola appartiene all’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda ed è separata dall’isola di Giava dallo stretto di Bali. Amministrativamente è una provincia, il suo capoluogo è la città di Denpasar, è l’unica provincia a maggioranza induista. Bali è la più importante meta turistica dell’Indonesia.
Quando andare a Bali? Qui vi riportiamo tutti i consigli utili per visitare l’isola indonesiana, scegliendo il periodo migliore a seconda del meteo e delle stagioni.
L’isola di Bali si trova poco sotto l’Equatore e ha un clima tropicale. Qui fa caldo tutto l’anno, quindi per una vacanza di mare può andare bene qualunque mese, più o meno. A Bali, come negli altri luoghi tropicali, si sono due stagioni principali: la stagione piovosa, che corrisponde all’incirca al nostro inverno e va da novembre a marzo, con rovesci e temporali anche intensi ma brevi che lasciano spazio a giornate soleggiate; la stagione secca, la nostra primavera-estate, che va da aprile a ottobre, con tempo prevalentemente asciutto, salvo qualche acquazzone. Le temperature sono elevati e uniformi durante tutto l’anno, lievemente più alte nella stagione piovosa, quando con le piogge e l’umidità il caldo è afoso, e un po’ più basse nella stagione secca, da giugno a settembre, con la media giornaliera intorno ai 26°.
Le zone più piovose di Bali sono quelle dell’entroterra, dove ci sono le alture che arrivano fino ai 3.000 metri sul livello del mare del vulcano Agung. La costa settentrionale dell’isola, più vicina alle alture, è più piovosa della costa meridionale. La zona meridionale dell’isola, dove si trova il capoluogo Denpasar, è la parte più arida dell’isola. Sulle alture sopra i 2.000 metri può fare freddo alla sera, mentre nelle ore centrali della giornata i temporali e i rovesci sono frequenti, soprattutto nelle zone meridionali.
Durante l’anno, cadono su Bali 1.700 millimetri di pioggia sulla zona meridionale, con il massimo di 350 millimetri a gennaio e il minimo di 15 millimetri ad agosto. In genere nella stagione secca cadono meno di 100 millimetri. In genere la stagione delle piogge non è stabile, ma può prolungarsi fino ad aprile o essere anticipata già a ottobre.
Bali gode di buon soleggiamento durante tutto l’anno. Migliore certamente durante la stagione secca, ma il sole non manca nemmeno nella stagione delle piogge, perché gli acquazzoni e rovesci hanno breve durata. Le zone interne dell’isola sono spesso coperte da nubi fitte e da una cappa di umidità, soprattutto sulle montagne.
Per quanto riguarda i cicloni tropicali, questo tipo di tempeste possono sfiorare l’isola dei Bali nel periodo da novembre a metà maggio, più frequentemente da gennaio a metà aprile. In genere, tuttavia, i cicloni non investono l’isola direttamente, ma portano solo piogge e venti più intesi nelle zone meridionali.
A Bali si può fare il bagno in mare tutto l’anno, perché il mare è sempre caldo. La temperatura dell’acqua è più alta da novembre a maggio, con 29° di media, mentre è di 27° nei mesi di luglio, agosto e settembre.
Date queste informazioni, il periodo migliore per visitare Bali e andare sulle sue spiagge è la stagione secca, nei mesi da giugno a settembre, dunque in corrispondenza della nostra estate. In questo periodo, infatti, il caldo è più accettabile e mitigato dalle brezze marine. I temporali e rovesci sono più rari e solitamente si verificano durante la notte o nelle prime ore del mattino. Agosto è il mese più secco, dunque il migliore. Anche fuori dall’estate, tuttavia, sono buoni anche i mesi di maggio e ottobre, leggermente più piovosi e afosi, ma meno costosi perché fuori dall’alta stagione. Non dimenticate il cappello per il sole e l’attrezzatura per lo snorkeling, le immersioni sono d’obbligo nei meravigliosi fondali del mare di Bali.
Bali è famosissima per le sue spiagge paradisiache di sabbia bianca e soffice, bagnate da un mare trasparente e cristallino con colori che vanno dal turchese allo smeraldo, circondate da una vegetazione rigogliosissima e dai colori accesi e anche da formazioni rocciose originali. La maggior parte dei resort si concentra sulla costa meridionale dell’isola. Le località più frequentate sono Seminyak, Sanur, Jimbaran e Kuta. A Nusa Dua, lungo la costa orientale della penisola meridionale di Bukit si trovano i resort più lussuosi. La penisola di Bukit è la zona più arida dell’isola e anche quella preferita dai surfisti, poiché sulle sue spiagge, soprattutto quelle della parte meridionale nascoste tra le rocce, si infrangono le onde più alte e imponenti che mettono alla prova anche i surfisti più coraggiosi.
La costa settentrionale è quella più tranquilla e con i migliori fondali marini per fare snorkeling. Da visitare anche l’isola di Nusa Lembongan, a sud est, che offre un ambiente ancora incontaminato, spiagge selvagge e resort da sogno.
L’isola di Bali non è solo mare, da esplorare anche l’entroterra con le sue montagne ricoperte di vegetazione, i templi antichi e le coltivazioni di riso a terrazza. Il centro per questo tipo di visite è la città di Ubud, la capitale culturale di Bali, dove trovate templi indù, diversi musei, centri yoga e il punto di partenza per le escursioni nell’entroterra.
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Di Valeria Bellagamba