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Strage di Latina, la madre ha saputo della morte delle figlie

Strage di Latina, la mamma ha saputo della morte delle figlie. Le sue condizioni migliorano

I proiettili sparati da suo marito non l’hanno uccisa, ma quello che lui ha fatto – uccidere le sue figlie – senza ombra di dubbio la ucciderà dentro. Antonietta Gargiulo, ferita a colpi di pistola dal marito carabiniere il quale prima di suicidarsi ha ucciso le loro due bambine di 8 e 14 anni, è stata informata dai familiari di quanto successo.

La donna è ricoverata al reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale San Camillo di Roma dal giorno della strage: è arrivata con tre colpi di arma da fuoco, in condizioni gravissime. Ma con il passare dei giorni ci sono stati dei miglioramenti importanti ed i medici hanno tolto la sedazione. Oggi i familiari affiancati da un team di psicologici le hanno comunicato la morte di Alessia e Martina, le sue due figlie. Antonietta non può ancora parlare e viene costantemente supportata dagli psicologi del San Camillo.

Venerdì prossimo si terranno i funerali delle due bambine a cui la mamma non potrà partecipare per via delle sue condizioni mediche. A Cisterna di Latina il giorno dei funerali sarà lutto cittadino e tutta il paese è ancora sconvolto da quanto avvenuto. I compagni di classe delle bambine lasciano disegni e fiori davanti alla scuola increduli e incapaci di accettare – come tutti – che un papà uccida le sue figlie.

Intanto proseguono le indagini delle forze dell’ordine che confermano quanto già emerso all’indomani della strage: Capasso aveva pianificato tutto. Aveva infatti lasciato lettere e istruzioni ai familiari, i soldi per il funerale e anche i soldi ad un’altra donna. Inoltre aveva bloccato la porta dell’appartamento onde evitare che i colleghi potessero fare irruzione.

Ora al vaglio c’è la questione se questa strage poteva essere evitata. Antonietta aveva già presentato un esposto contro il marito, ma nessuno ha fatto nulla. I segni di malessere, di qualcosa di grande che non andava, era sotto gli occhi di tutti. Eppure un uomo così è stato lasciato in servizio e con la pistola di ordinanza fra le mani. Pistola che ha ucciso due bimbe innocenti e il cuore di una mamma.

Cinzia Zadro

Giornalista, laureata in Scienze della Comunicazione, web content editor e social media manager. Ho da sempre un'innata curiosità per tutto quello che mi circonda: da bambina mi immaginavo detective e indagavo su tutto per scoprire la verità, immaginandomi protagonista di casi polizieschi e di inchieste giornalistiche (e solitamente era peluche orso il colpevole!). Ho fondato il giornalino scolastico quando avevo 9 anni e da allora non ho mai smesso di scrivere. Ho sempre lo zaino in spalla: adoro viaggiare, scoprire nuove culture, nuovi posti e poterli raccontare. Qualsiasi posto infatti racconta una storia che io voglio conoscere. Quando non scrivo al pc o non sono in viaggio, mi trovate sul palco ad improvvisare oppure a fare trekking con il mio cane o nei reparti di pediatria come clowndottore.

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