Sicuramente, quando cerchiamo un aereo per partire in vacanza, diamo un’occhiata a Ryanair. Questa compagnia aerea, infatti, mette a disposizione tantissime possibilità di voli a prezzi veramente modici ed interessanti, senza contare la pioggia di offerte che, categoricamente, vengono messe a disposizione degli utenti. Però, allo stesso modo, Ryanair sembra non riuscire a comportarsi proprio benissimo in determinate situazioni che richiedono un pochino più di sensibilità.
L’esempio concreto è quello riportato dall’Huffington Post che racconta di come un padre di famiglia di Manchester non sia riuscito ad ottenere il rimborso per dei biglietti aerei non utilizzati a causa di un intervento per il cancro. L’uomo ha presentato tutto il necessario, certificati medici compresi, ma da parte di Ryanair non è cambiato niente.
La storia, nello specifico, riguarda John Bigland, 33 anni di Manchester al quale nel 2015 era stato diagnosticato un cancro al retto. Ovviamente la sua vita, da quel momento è cambiata e la notizia ha sconvolto tutti nella sua famiglia, soprattutto il piccolo figlio di John. L’uomo lavora come addetto alla sicurezza all’aeroporto di Dublino, ma dopo la tremenda diagnosi la vita è cambiata perchè John, per le cure, è stato costretto a rientrare a Manchester e tutto è stato messo a dura prova, compreso il rapporto con sua moglie Amy. La situazione familiare quindi era piuttosto complessa.
La storia di John e dei biglietti aerei non usati per l’operazione di cancro
Poco prima delle vacanze di Natale John aveva terminato il ciclo di terapia e così aveva prenotato un volo per andare a Dublino a vedere suo figlio Sonny e trascorrere con lui le vacanze di Natale. Purtroppo però, poco prima della partenza, il suo medico gli ha comunicato che doveva essere operato d’urgenza e così il volo verso casa è stato annullato. Finito l’intervento John ha chiamato la compagnia aerea per farsi rimborsare i biglietti non utilizzati, spiegando che era stato operato d’urgenza e mostrando anche la sua cartella clinica, delle foto e persino una lettera del medico autenticata che confermava la situazione. Ryanair ha deciso così di rimborsare due biglietti invece che tre e John ha spiegato piuttosto alterato alla stampa che la sua non era un’influenza, ma un’operazione vera e propria. Ryanair dal canto suo dichiara, semplicemente, che quando anche per il terzo biglietto riceveranno tutta la documentazione medica appropriata allora procederanno al rimborso, ma John dal canto suo, dice di aver già consegnato tutto. Molti di voi penseranno che alla fine il biglietto Ryanair sarà costato poco e che quindi “si poteva sorvolare”. Forse è vero, ma bisogna immedesimarsi in chi ha solo un sussidio di stabilità come stipendio e quindi anche 65 sterline (questo il prezzo del biglietto) diventano preziose.