Ma le correnti artiche riusciranno ad entrare nel nostro Paese solo a febbraio, fino ad allora avremo a che fare con il caldo, che proprio negli ultimi giorni del mese aumenterà ulteriormente. Si rafforzerà da lunedì 29 e fino a giovedì 31 l’Anticiclone alimentato dai caldi venti meridionali.
I giorni della merla, quindi, che tradizione vuole che siano i più freddi dell’anno, saranno al contrario i più caldi dell’inverno. Le temperature saliranno di circa 6 gradi oltre la media del periodo specie nei valori massimi. In questi giorni tornerà anche la nebbia soprattutto in Val Padana e sulle pianure del centro.
Dopo i caldi giorni della merla il tempo cambierà nettamente. Dopo il primo febbraio l’aria fredda di origine artica riuscirà ad irrompere sull’Europa Centrale e Meridionale interessando dapprima i settori settentrionali dell’Italia. Cesseranno i venti caldi, mentre inizieranno a soffiare quelli freddi. Tornerà anche la neve sugli Appennini sopra i 1000 metri, mentre sulle regioni centrali e sull’Emilia Romagna arriveranno le piogge.
Le temperature scenderanno gradualmente arrivando a valori addirittura sotto la media del periodo. Considerando un + 6 oltre la media a fine gennaio passeremo ad un -3 rispetto alla norma a inizio febbraio. Ciò vale a dire che nel giro di una settimana avremo un’abbassamento termico di circa 10 gradi!
Il calo termico sarà più avvertito al Nord e sulle temperature miti. A Milano ad esempio passeremo da una minima di 6 gradi di martedì 30 gennaio ad una minima di – 2 di venerdì 2 gennaio, ovvero 8 gradi in meno. A Roma passeremo da 8 gradi di minima a 3, 5 gradi in meno. Le massime invece subiranno meno variazioni, per via del soleggiamento. In generale ci sarà una diminuzione di 3/4 gradi che sarà più accentuata dove pioverà.
Il prosieguo del mese di febbraio dovrebbe essere piuttosto in linea con la norma, con alcune ondate più gelide. Insomma dovrebbe essere un mese invernale senza eccezioni di sorta.