Iniziano oggi le prime manifestazioni del Carnevale 2018 in Italia, dalle sfilate dei carri allegorici alla Festa sull’Acqua a Venezia, con il suo suggestivo corteo di barche sui canali con spettacoli e performance. Vi abbiamo segnalato tante belle e storiche feste di Carnevale nel nostro Paese, alcune antichissime e ancora legate a riti pagani primitivi. In tutte l’imperativo è uno solo: divertirsi il più possibile, dimenticando tutto.
Un’altra festa a cui partecipare è quella del Carnevale di Sciacca, in Sicilia, in provincia di Agrigento. Sciacca è una bellissima città, turisticamente molto importante: si affaccia sul mare, sulla costa della Sicilia occidentale e ha un ricchissimo patrimonio architettonico di chiese ed edifici storici. Sciacca si trova a pochi chilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento.
A Sciacca si festeggia un Carnevale di recente fondazione, risale, ma è uno dei più importanti della Sicilia e d’Italia, anche per i suoi spettacolari carri allegorici con sculture in cartapesta.
Il Carnevale di Sciacca viene citato ufficialmente per la prima volta nel 1889, quando lo scrittore e antropologo palermitano Giuseppe Pitrè ne fece cenno nella sua opera “Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane”. Il Carnevale, però, ha origini ben più antiche, risalenti probabilmente all’epoca degli antichi romani, quando si festeggiavano i Saturnali, celebrazioni per il solstizio d’inverno e la fine dell’anno agricolo che avevano tutte le caratteristiche del nostro Carnevale. Nel 1616, il viceré Ossuna stabilì che l’ultimo giorno di festa tutti si dovevano vestire in maschera. Questa data coincide con il Carnevale moderno.
Le prime celebrazioni del Carnevale di Sciacca erano una festa popolare, dedita al consumo di grandi quantità di cibo, salsicce e cannoli, e vino, con il popolo mascherato in diversi modi che scendeva in strada a fare baldoria, con canti e balli. I carri fecero la loro comparsa più tardi, durante gli anni ’20 del XX secolo, con le prime sfilate di carri rudimentali che all’inizio portavano i gruppi mascherati per le vie della città. I figuranti recitavano e cantavano nel dialetto locale, ballando alla musica di piccole orchestre improvvisate. In seguito i carri diventarono più complessi, con l’introduzione delle figure in cartapesta e della meccanizzazione, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra. I carri allegorici diventarono sempre più sofisticati, passando dalla satira locale e a quella nazionale e su argomenti universali. Nel frattempo, la lavorazione della cartapesta, che coinvolge gran parte della città di Sciacca, ha assunto tutte le caratteristiche di una vera e propria arte, con sculture sempre più grandi ed elaborate, animate da complessi movimenti meccanici.
I carri allegorici vengono ideati e realizzati dalle associazioni locali. Ogni anno ogni associazione propone un tema specifico per ciascun carro allegorico, accompagnato anche dalla scrittura del copione di una storia e dalla composizione di musiche e coreografie, con inni musicali e balletti di gruppi di ragazzi, che animano tutta la città e sono oggetto di competizione tra i vari gruppi. La sera di Martedì Grasso si tiene la proclamazione del carro vincitore del Carnevale. Alla creazione dei carri, delle musiche, delle coreografie e dei testi contribuisce anche l’Istituto d’arte di Sciacca al carnevale locale.
La particolarità del Carnevale di Sciacca sta nel montaggio dei carri allegorici in strada, il giorno prima della sfilata, che da tradizione è il sabato di Carnevale. Nonostante le sculture in cartapesta vengano realizzate nei mesi precedenti, il loro montaggio avviene solo il venerdì prima della sfilata, lungo la strada del primo itinerario cittadino, creando un trambusto in città, con i carristi che si affannano per allestire il proprio carro. Questa tradizione anticipa la festa, creando un clima emozionante di attesa.
I festeggiamenti si svolgono nell’ultima settimana di Carnevale. Il Carnevale di Sciacca inizia il Giovedì Grasso, con la consegna simbolica delle chiavi della città al re del Carnevale Peppe Nappa, la maschera locale che apre e chiude la festa. La prima sfilata dei carri allegorici tematici si tiene il sabato del Carnevale, con partenza da Piazza Friscia e Peppe Nappa in testa al corteo. Durante la sfilata per le vie di Sciacca, Peppe Nappa distribuisce vino e salsicce cotte sulla brace, un rito che si ripete per tutta la durata del carnevale. Dal 2011, tuttavia, il vino è stato sostituito dall’aranciata, per frenare l’alcolismo.
Nell’ultimo giorno di Carnevale, Martedì Grasso, Peppe Neppa, scortato in una sfilata sulle note dell’inno musicale, viene portato in piazza e bruciato nel rogo rituale. Lo spettacolo è accompagnato dai fuochi di artificio.
Il Carnevale di Sciacca 2018 è in programma dall’8 al 13 febbraio.
Il tema del Carnevale di Sciacca 2018 è quello della “solidarietà“. L’evento sarà dedicato al mondo del sociale, con interventi anche alla Casa Circondariale di Sciacca, “per far vivere un momento di gioia e di allegria alla popolazione dell’istituto penitenziario e ai suoi operatori”, hanno spiegato gli organizzatori. L’istituto penitenziario di Via Gerardi sarà interessato dal passaggio dei cortei dei carri allegorici e dei gruppi mascherati.
Il programma e l’ordine delle sfilate del Carnevale di Sciacca 2018:
Sabato 10 febbraio
Domenica 11 febbraio
Lunedì 12 febbraio
Martedì 13 febbraio
Tanti altri eventi collaterali e spettacoli animeranno la festa, per ulteriori dettagli rinviamo al sito web ufficiale: www.sciaccarnevale.it
Vi ricordiamo anche gli altri eventi del Carnevale 2018 in Italia:
Se invece preferite l’Europa:
Carnevale di Sciacca 2018
A cura di Valeria Bellagamba