Chi la fa l’aspetti. Mai proverbio fu più vero ed è quello che è successo al ristorante di Venezia finito al centro delle cronache di tutto il mondo per aver fatto pagare un conto da 1000 euro per quattro bistecche e una frittura ad un gruppo di giovani turisti giapponesi.
Si sa, purtroppo, che bar, locali e ristoranti tendono spesso ad alzare i prezzi ai turisti, soprattutto se sono stranieri e per via del cambio non si accorgono subito dell’ingente somma di denaro che viene fatta pagare loro. Questa volta però il ristoratore l’ha fatta troppo grossa, facendo pagare un conto di oltre 1000 euro, per la precisione 1.143 euro ad un gruppo di giovani giapponesi per aver consumato quattro bistecche, una frittura mista di pesce, due calici di vino rosso, acqua e servizio. Un conto esorbitante e ingiustificato.
La posizione del ristorante, vicina a Piazza San Marco, nel cuore di Venezia, non giustifica l’applicazione di un prezzo del genere, nemmeno per quei gestori di locali che tendono ad approfittarsi della clientela. Veramente troppo, anche per i quattro ragazzi giapponesi, che dopo aver visto lo scontrino della carta di credito non hanno creduto ai loro occhi e non ci hanno pensato due volte a sporgere denuncia.
La vicenda, inevitabilmente, è diventata di dominio pubblico, prima sui giornali nazionali e poi anche su quello internazionali, visto che Venezia è una meta turistica famosa in tutto il mondo, ogni anno frequentata da milioni di turisti stranieri.
Le polemiche non hanno tardato ad arrivare, con numerosi visitatori della città e avventori dei locali che non hanno esitato a puntare il dito contro gli esercenti veneziani, accusandoli di essere dei profittatori. Peraltro il ristorante incriminato non è nemmeno di proprietà di italiani. La titolare è una donna cinese, mentre il gestore è egiziano. Comunque la vicenda è stata una pessima pubblicità per Venezia, proprio alle soglie del Carnevale. Così le autorità hanno deciso di prendere provvedimenti drastici.
La clamorosa vicenda del conto da 1000 euro per quattro bistecche e una frittura ai danni dei giovani turisti giapponesi ha mosso la polizia municipale di Venezia ad indagare sul caso. Il capo della Municipale, Marco Agostini, ha ascoltato chi era presente nel ristorante, al momento dei fatti, per accertare la come erano andate veramente le cose.
Una volta accertati i fatti, il ristorante veneziano si è visto comminare dai vigili di Venezia una multa da 20mila euro. Une bella batosta per il locale e una grande soddisfazione per i turisti giapponesi.
Il prezzo esorbitante del conto non era la sola “irregolarità” del ristorante. Il locale non aveva emesso regolare scontrino: l’unica prova del conto salato è stato lo scontrino della carta di credito dei ragazzi giapponesi, che però non vale ai fini fiscali. Il ristorante è stato ispezionato da polizia locale, carabinieri del Nas e ispettori della Asl, ma non sono state rilevate irregolarità tali da disporne la chiusura.
Peraltro le recensioni sul ristorante veneziano pubblicate dagli utenti su TripAdvisor erano già de tempo durissime.
Valeria Bellagamba