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Curiosità

L’idea geniale di un giovane ragazzo per non sforare il limite di peso del bagaglio a mano

 

Istock by Getty Images

Quando prenotiamo un volo aereo, il più delle volte leggiamo attentamente le condizioni di trasporto peso e dimensioni del bagaglio a mano che possiamo portare con noi in volo. Altrettanto spesso ci sarà capitato di scuotere la testa desolati e disperati perché tutto quello che volevamo portare con noi non riesce a stare in valigia.

Ryan indossa tutti i suoi vestiti per imbarcarsi

Ryan Hawaii, un ragazzo inglese, ha deciso di fare a modo suo per riuscire a portare al ritorno della vacanza con sé, e quindi in aereo, tutto ciò di cui aveva bisogno. La soluzione per ovviare al peso stabilito del bagaglio a mano è stata quella di indossare 8 paia di pantaloni e 10 magliette prima di imbarcarsi.

Ovviamente la sua idea non ha portato al risultato sperato perché Ryan è rimasto bloccato 2 giorni in aeroporto ed è stato rifiutato da due compagnie aeree: prima della British Airways e poi da easyJet. Durante questa sua esperienza o tentativo disperato, chiamatelo come volete, é stato addirittura spruzzato con dello spray urticante e accerchiato dalla polizia pensando che volesse fare qualcosa di pericoloso.

Il vero nome di Ryan Hawaii e Ryan Williams e ha raccontato tutta la sua vicenda su Twitter: l’idea di indossare tutti gli abiti è nata dal fatto che Ryan voleva non pagare i costi di un bagaglio supplementare in questo volo che dal Islanda lo avrebbe riportato in Inghilterra. Quindi aveva indossato tutti gli abiti che superavano il peso consentito lasciando così la valigia più vuota e la possibilità di mettere tutti gli abiti in più e i souvenir che aveva comprato nella sua vacanza.

La British Airways però Ryan non lo ha accolto sull’aereo, anzi ha dichiarato che il ragazzo aveva un atteggiamento insolente e quindi sono stati costretti a chiamare la polizia. Ryan dal canto suo ha postato un video in cui chiedeva alla compagnia aerea perché non l’avrebbero voluto far imbarcare e la risposta da parte del personale è stata quella di chiedergli se c’era bisogno di chiamare la polizia.

Le versione di Ryan: cosa è successo in aeroporto

Ryan successivamente nei suoi Tweet spiega che era stato arrestato, spruzzato con uno spray al peperoncino e immobilizzato a terra quando gli hanno chiesto di lasciare l’aeroporto e lui si è rifiutato.

Il giorno dopo ci ha riprovato con un’altra compagnia aerea, easyJet, ma una volta raggiunto il gate un uomo dello staff che lo ha riconosciuto gli ha impedito di proseguire il volo proprio per colpa della sua avventura precedente e quindi Ryan è stato bloccato ancora una volta in Islanda senza bagaglio né soldi. Successivamente le compagnie, sia la British che la easyJet, hanno contattato Ryan, ma non hanno voluto rimborsarlo fino a quando il ragazzo ha dichiarato che avrebbe voluto procedere per vie legali. A quel punto è riuscito a ottenere il rimborso dei biglietti e, due giorni dopo, grazie alla Norvegian Airlines Ryan, riuscito a tornare a casa.

Selena Marvaldi

Selena Marvaldi, classe 1987, giornalista pubblicista. Appassionata di natura, viaggi in mare e cultura. Laureata in Informazione ed Editoria a Genova, porta sempre nel cuore la sua terra che ama raccontare nei suoi articoli

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Selena Marvaldi