Effettivamente i valori registrati in questi giorni sono davvero da record. La scorsa notte a Roma la minima non è scesa sotto i 15.4 gradi e a Palermo la massima è stata di ben 22 gradi. Temperature certamente non invernali che preoccupano per il rischio valanghe in montagna e per il prosieguo dell’inverno. Ma a quanto pare la situazione sta evolvendo: i venti di scirocco, principali responsabili dell’aumento termico, stanno muovendosi dall’Italia.
Di questa incredibile ondata di caldo fuori stagione è responsabile il vento di Scirocco a cui si aggiunge l’irradiamento solare diurno. Già perché in questi giorni il cielo, specie al Centro-Sud, è terso ed il sole quindi splende facendo alzare il termometro.
Con questa situazione le temperature sono salite anche di 10 gradi sopra la media. In montagna a quota 1000 mt si sono registrati 6 gradi: valori fuori norma a metà gennaio. Così come in città la colonnina di mercurio è salita attestandosi su valori primaverili. Sul Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Sardegna il termometro ha segnato i valori più alti: massime intorno ai 22 gradi, minime intorno ai 15. Al Nord massime intorno ai 16 gradi, minime intorno ai 10 gradi.
Questa condizione anomala non durerà ancora a lungo. Le correnti meridionali dello Scirocco si stanno indebolendo e già da oggi mercoledì 10 gennaio assisteremo alla prima leggera diminuzione termica. Ma il vero cambiamento lo avremo da venerdì 12 quando i venti settentrionali entreranno in Italia spazzando definitivamente via quelli caldi meridionali. La diminuzione termica sarà soprattutto sui valori minimi e notturni perché il bel tempo farà sì che il sole scalderà ancora parecchio. In ogni caso però le temperature saranno più in linea con il periodo.
Per quanto i valori termici saranno più invernali non sono previste a breve termine dell’ondate di freddo gelido. L’aria fredda dalla Russia è la grande assente di questo inverno 2018: i meteorologi prevedono che però arriverà più avanti. Insomma l’inverno sarà più lungo con periodi molto miti.