Una novità ecologica molto interessante che viene dalla Norvegia, Paese all’avanguardia in campo ecologico. In alcune zone del Paese sono stati installati dei lampioni che permettono un notevole risparmio di energia elettrica. Non si tratta solo di luci led, ma qualcosa di più. Scopriamolo insieme.
Un metodo ingegnoso per il risparmio energetico: i lampioni sulla strada si accendono solo al passaggio delle auto, grazie ad un sistema di sensori. È la novità ecologica che viene dalla Norvegia e che tutti presto potremmo adottare.
Nel comune di Hole, nella contea di Buskerud, non lontano da Oslo, hanno installato lungo la strada 155, in un tratto di circa 9 chilometri (5,5 miglia), dei lampioni con luci a led che si oscurano quando sulla strada non c’è nessuno.
I lampioni non si spengono completamente, ma si abbassano al 20% della potenza. Quando sulla strada transita un’automobile, ma anche una bicicletta o un pedone, un sistema di sensori fa aumentare l’intensità della luce ai lampioni, portandola al 100%. L’aumento della luminosità avviene in modo da anticipare il passaggio del veicolo o della persona, in modo che la strada sia illuminata in tutta sicurezza. Quando l’auto, il pedone o la bicicletta sono passati, le luci dei lampioni si abbassano di nuovo.
Si tratta di una importante e straordinaria novità ecologica che permette un importante risparmio di energia elettrica e inoltre riduce l’inquinamento luminoso. A tutto vantaggio dell’ambiente, senza diminuire la sicurezza sulle strade, che necessitano di essere illuminate.
I lampioni che si accendono e si spengono hanno anche un effetto suggestivo su questa strada norvegese che passa attraverso i boschi. Specialmente quando c’è la neve, come mostra il video che pubblichiamo di seguito.
Il canale YouTube di Bjørn Nyland, specializzato in automobili e viabilità, ha illustrato il funzionamento dei lampioni che si accendono al passaggio dei veicoli sulla strada 155 nel comune norvegese di Hole.
Ecco il video che spiega come funziona questa novità ecologica.
A cura di Valeria Bellagamba