Ci stiamo avvicinando al Natale e mentre imperversa la corsa al regalo, tra una nevicata, una bufera di vento e un gelicidio, molti di noi trascorrono le giornate ad ascoltare le canzoni natalizie: nel lettore mp3, alla radio mentre guidiamo la macchina, allo stereo mentre facciamo le pulizie in casa, alla tv, sul computer mentre rispondiamo alle mail, su YouTube. Insomma è tutto un Jingle Bells, Last Christmas, Happy Xmas War is Over, Silent Night, White Christmas, con le canzoni in inglese che imperversano su quelle in italiano e su tutte l’intramontabile e assillante tormentone All I Want For Christmas Is You di Mariah Carey, dal quale non si scampa più.
Se ascoltare canzoni di Natale può essere divertente e mettere allegria, sappiate tuttavia che non fa bene alla salute. Ascoltare troppe canzoni natalizie, infatti, ci distrae da quello che stiamo facendo e alla lunga fa male al cervello. Lo sostiene uno studio di psicologia clinica, citato dal quotidiano britannico The Independent.
Chi odia il Natale e tutti i suoi orpelli sfoggerà un ghigno malefico e compiaciuto.
Le canzoni natalizie fanno male al cervello
Ascoltare troppe canzoni natalizie e troppo a lungo fa male al cervello. Si spiega così il motivo per cui molti, specialmente chi lavora in centri commerciali e negozi, arrivati al giorno di Natale che non ne possono più delle canzoncine natalizie. Le melodie sdolcinate, i cori e i tintinnii di campanelli hanno un effetto deleterio sulla nostra mente.
Addirittura ci sarebbe una canzone peggiore di tutte le altre: la celebre “Santa Claus is coming to town” (Babbo Natae sta arrivando in città), un classico per bambini famoso per essere stato interpretato da Frank Sinatra e Bing Crosby. Oggi conosciuto soprattutto nella versione di Michael Bublè.
Secondo la psicologa clinica Linda Blair, questa canzone natalizia se ascoltata in continuazione potrebbe effettivamente avere un effetto negativo sul cervello. Se lo dice un’esperta che ha insegnato alle università di Cambridge e Bath sarà vero. Potete fare una prova qui…
Le melodie natalizie riprodotte in loop tutto il giorno, anche se ci divertono e mettono di buon umore alla lunga hanno effetti negativi sul cervello, perché consumano tutte le nostre energie, secondo gli esperti. Il problema, infatti, è cercare di concentrarci su quello che stiamo facendo, un esempio a caso il lavoro, mentre le canzoni natalizie inevitabilmente tengono impegnato il nostro cervello. Uno stress notevole, che miete vittime, nemmeno a dirlo, tra i commessi di negozi e centri commerciali, già abbastanza stressati in questo periodo.
“I commessi dei mercatini natalizi sono costretti ad abbassare il volume della musica, perché altrimenti ciò gli impedirebbe di concentrarsi su qualsiasi altra cosa”, afferma Linda Blair.
Pertanto, ascoltare canzoni natalizie a ripetizione non è il massimo per i livelli di concentrazione e di salute mentale. Non vale solo per i commessi. A meno che non siate responsabili di marketing e il vostro scopo sia quello di invogliare i clienti a comprare nel vostro negozio o centro commerciale. In questi casi l’effetto canzone natalizia, che rallegra gli acquirenti e li immerge già nello spirito del Natale, può invogliarli a comprare di più. Non solo, secondo uno studio, più le canzoni sono lente più la gente si rimane all’interno dei negozi.
Che ne pensate? Noi pensiamo che sua singolare che la psicologa che ha condotto lo studio sulle canzoni natalizie e i loro effetti negativi sul cervello si chiami Linda Blair, come l’attrice protagonista del celebre film horror l’Esorcista. Buon Natale e buona musica!
Frank Sinatra: Santa Claus is Coming To Town