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È allerta meteo un po’ in tutta Italia e anche quelle regioni che si pensava rimanessero escluse dall’ondata di maltempo sono invece coinvolte da piogge, nevicate intense e anche nubifragi. La situazione è abbastanza critica e le nevicate di domenica mattina, sebbene si siano attenuate, hanno comunque causato molti disagi con circa 80cm di neve sulla Valle d’Aosta Occidentale. Scatta così l’allarme valanghe e, molte strade, sono state chiuse al traffico. Il maltempo e le forti nevicate si stanno intanto spostando verso l’arco alpino centro-orientale e qui le nevi si stanno intensificando molto.
Dalla Valle D’Aosta alla Liguria: anche qui le condizioni meteo sono molto gravi. Se ieri l’allerta arancione ha interessato solamente l’aerea di Levante, da questa mattina tutta la Liguria è sottoposta ad allerta arancione con numerose scuole che sono rimaste chiuse per paura di alluvioni. Piove intensamente e soprattutto ci sono anche venti molto forti che peggiorano le condizioni meteo.
In Lombardia la nevicata di ieri si è attenuata e nonostante il freddo questa mattina, 11 dicembre, ha smesso di piovere. Continuano le precipitazioni invece nella Lombardia Orientale e la neve continua a scendere nelle aree alpine. Situazione simile a Torino, dove compaiono i primi fiocchi di neve da questa mattina dopo una totale assenza di piogge nei giorni scorsi.
Il termine gelicidio spiega quel fenomeno atmosferico per cui la pioggia cade a terra non sotto forma di neve, nonostante le temperature siano inferiori allo zero. Una volta toccata terra, però, la pioggia si tramuta in ghiaccio, gelando appena si appoggia a terra. Questo è il fenomeno che ha colpito maggiormente la zona dell’Emilia Romagna e che è molto pericoloso non solo per le auto, ma anche per i passanti che rischiano di cadere. Sull’asfalto si è creato così il famoso vetrone.
Per colpa di questa ondata di maltempo molte scuole in tutta Italia sono rimaste chiuse: niente scuola per tutti i ragazzi della Liguria. Scuole chiuse anche a Cuneo, in molte zone dell’Alta Toscana come Prato, Pistoia e Lucca, ma si rimane a casa anche a Firenze.