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Destinazioni e Guide turistiche

Borghi d’autunno: i posti incantevoli da visitare in Italia

Borghi d’autunno: San Vito Romano (iStock)

Nebbia e freddo umido pungente, odore di foglie cadute lasciate a macerare, alberi dal colore rossastro, arancio, giallo e marrone, il fumo che esce dai comignoli delle case, pomeriggi con il sole dorato che scivola via presto lasciando spazio al buio, alle luci ovattate, alla luce e al crepitio del fuoco nel camino; profumo di caldarroste e vin brulè. Sono le immagini, i colori, gli odori e i sapori dell’autunno nei borghi italiani.

Prima che arrivi il Natale con le sue luci sfavillanti, i mercatini, l’aria carica di festa e aspettative, lasciamoci rapire dall’atmosfera d’incanto dei borghi d’autunno in Italia. Quando il tepore di ottobre e del sole dorato lascia spazio al freddo e al buio, alle giornate umide novembrine, risvegliando il desiderio di stringersi attorno al fuoco a sgranocchiare castagne arrosto e raccontare storie di una volta. Nel tardo autunno sono tanti i luoghi da visitare in Italia per un viaggio o weekend alla ricerca di antiche tradizioni e sapori di una volta, fuori dal turismo di massa, alla ricerca di itinerari poco conosciuti. Alla scoperta della parte più autentica del nostro territorio.

Borghi d’autunno: dove andare

In autunno inoltrato è bello andare in giro per i borghi italiani, tra le colline, le montagne e i laghi del nostro ricchissimo territorio, passeggiando per sentieri, vigneti, vicoli e stradine che si inerpicano tra case in pietra, chiesette, terrazze panoramiche, fermandosi in una trattoria tipica a gustare i prodotti di stagione. L’aria forse non invita a stare molto all’aperto, ma l’atmosfera malinconica di fine autunno piacerà alle anime più poetiche, mentre i buongustai troveranno di che soddisfare il palato con le specialità enogastronomiche locali. Per tutti sarà un’esperienza per staccare dalla frenesia quotidiana ed immergersi in una dimensione fuori dal tempo. Qui vi segnaliamo i borghi d’autunno da visitare.

San Vito Romano

San Vito Romano (tittimi – Flickr, CC BY 2.0, Wikipedia)

San Vito Romano è un grazioso borgo che sorge sui Monti Prenestini, a 50 km da Roma. Perfetto per una fuga dalla Capitale. Camminate per le vie  e i vicoli del paese, alla scoperta di antiche case in pietra, delle chiesette e del suo castello. In zona trovate alberghi e agriturismi e ristoranti dove gustare piatti tipici. A meno di 20 km, verso l’entroterra, si trova Subiaco con i monasteri benedettini. Il territorio di San Vito Romano è circondato da castagneti secolari. Potrete fare scorpacciata di castagne in quantità.

Sabbioneta

Sabbioneta, Piazza Ducale (Massimo Telò, CC BY-SA 4.0, Wikicommons)

Questo è un borgo di pianura, sorge vicino al fiume Po, in provincia di Mantova. La splendida Sabbioneta è la città fondata dai Gonzaga. Concepita all’inizio come fortezza a difesa della Lombardia, fu edificata nel XVI secolo secondo i principi umanistici della città ideale, diventando un centro ricco di palazzi e architetture eleganti. Un vero e proprio gioiello del Rinascimento italiano, che è stato riconosciuto Patrimonio Unesco. Sabbioneta è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Una meta ideale per un weekend in cui fare il pieno di cultura e gustare l’ottima gastronomia locale nelle osterie tipiche della zona.

Barolo

Barolo, Langhe (Thinkstock)

Nella terra delle Langhe piemontesi, sorgono sulle colline ricoperte di vigneti tanti borghi caratteristici. Uno di questi è Barolo, che dà il nome all’ottimo vino rosso qui prodotto. Il borgo ha un pittoresco centro storico, dominato dal Castello Falletti, dove si fermò anche Silvio Pellico, che ospita l’Enoteca Regionale del Barolo. Il paese di trova nelle Basse Langhe, a sud di Alba, in provincia di Cuneo. Per una fuga dal caos della città, per immergersi in un ambiente incantevole, lungo l’itinerario della “Strada del Vino”, gustando le specialità d’autunno e i vini locali.

Sambuca di Sicilia

Chiesa del Carmine di Sambuca di Sicilia (Di Mboesch. CC BY-SA 3.0, Wikicommons)

Antico centro abitato fondato dagli arabi intorno all’anno 830, Sambuca di Sicilia sorge su una collina a 350 metri sul livello del mare, nella Valle del Belice, in provincia di Agrigento. Il suo nome originario era Zabuth e la città era abitata soprattutto da arabi, fin quando non venne conquistata nel 1225 dall’Imperatore Federico II. Sambuca è stato un importante centro culturale, di cui sono testimonianza in numerosi palazzi storici, le chiese, un teatro ottocentesco. Da vedere, tra gli altri, il museo archeologico di Palazzo Panitteri.  Per fare il pieno d’arte e cultura.

Bagno Vignoni

Bagno Vignoni (Di Cristina Annibali, iStock)

Uno dei borghi più spettacolari del mondo, Bagno Vignoni è situato nel cuore della Val d’Orcia, in provincia di Siena, ed è conosciuto per la sua grande vasca d’acqua termale, circondata da casolari e da un loggiato in pietra. La vasca si trova in una piazza di origine cinquecentesca, chiamata Piazza delle Sorgenti, immortalata in molti film. Bagno Vignoni è una frazione del comune di San Quirico d’Orcia ed è una delle tappe della Via Francigena Toscana. Un percorso tra arte, spiritualità, bellezza della natura e sapori tipici. La bellezza di questo borgo vi lascerà senza fiato e con la nebbia do novembre la vasca è ancora più affascinante.

Castelmezzano

Castelmezzano, Basilicata (iStock)

Incastonato nel meraviglioso scenario delle Dolomiti Lucane, Castelmezzano è un bellissimo borgo della Basilicata, in provincia di Potenza. I suoi primi insediamenti sono antichissimi. Per Castelmezzano passarono greci, romani, saraceni, longobardi e normanni. Questi ultimi costruirono qui il loro presidio, tra l’XI e il XIII secolo, con un castello di cui sono ancora visibili i resti. Proprio dal castello, chiamato Castrum Medianum, castello di mezzo per la sua posizione nella zona, viene il nome di Castelmezzano. Il paese ospita diverse chiese di interesse ed è meta di sport estremi, come il Volo dell’Angelo e il Ponte Nepalese. Da visitare anche in autunno, per la bellezza del paesaggio e i sapori di stagione.

San Vito Romano

A cura di Valeria Bellagamba

Valeria Bellagamba

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