Sciopero nazionale dei taxi. Brutta notizia per tutti coloro che dovranno prendere un taxi nelle città italiane nella giornata di martedì 21 novembre. Le associazioni di categoria dei tassisti hanno confermato lo sciopero nazionale che durerà dalle 8 alle 22.
Sciopero nazionale dei taxi
Le associazioni di categoria hanno confermato lo sciopero nazionale dei taxi per la giornata di martedì 21 novembre. Dalle 8 alle 22 il servizio sarà sospeso in tutta Italia, a seguito della decisione delle associazioni di categoria che protestano per chiedere al governo “una stringente regolamentazione per chiunque operi nel settore del trasporto persone non di linea“. I tassisti protestano contro la deregolamentazione del servizio taxi a favore di concorrenti come car sharing e Uber. La conferma della protesta è arrivata dopo l’incontro al Ministero dei Trasporti con i rappresentanti di trenta sigle sindacali di Taxi e Ncc (noleggio con conducente). Il tavolo era stato convocato per continuare la discussione sul riordino del settore. L’incontro però non ha soddisfatto le aspettative delle associazioni dei tassisti che hanno deciso di confermare lo sciopero già annunciato ai primi di ottobre. Il vice ministro dei Trasporti Riccardo Nencini ha definito lo sciopero ingiustificato.
Sul sito web dell’Unione di rappresentanza italiana dei tassisti si legge il comunicato che annuncia lo sciopero:
“Il 23 febbraio u.s. dopo una settimana a dir poco difficile, a causa di iniziative spontanee del servizio taxi, i rappresentanti delle Associazioni di Categoria, alla presenza del Ministro Del Rio e dei rappresentanti dei Ministeri MIT e MISE, hanno condiviso un percorso, confermato dal Presidente Gentiloni, volto all’emissione entro trenta giorni del decreto attuativo interministeriale ai sensi della L. 22 maggio 2010, n. 73.
Ad oggi questo decreto non è stato ancora firmato dal Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio e dal Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, nonostante una bozza di articolato ci fosse stato presentato prima della fine del mese di marzo u.s. e riproposto nel mese di luglio confermando la sua stesura il 2 agosto 2017, nel corso dell’incontro al Ministero dei Trasporti.
Le Associazioni Sindacali e le Organizzazioni di Categoria dopo diverse sollecitazioni rimaste inascoltate, prendono atto della mancata volontà da parte di questo Governo di dare attuazione agli impegni presi, e considerano questo ritardo nell’attuazione degli stessi, una grave mancanza che deve essere al più presto colmata.
Il servizio Taxi in assenza di regole certe che dovrebbero essere ripristinate dal decreto attuativo, subisce giornalmente l’assalto di soggetti che utilizzano impropriamente i titoli autorizzativi, nonché attacchi da parte di soggetti strutturati e supportati da multinazionali che invadono il mercato disconoscendo le regole più elementari del trasporto pubblico non di linea, producendo gravi scompensi nel servizio e verso l’utenza con vere e proprie operazioni di dumping.
Questo Governo che strizza l’occhio alle Multinazionali preferisce evidentemente un servizio senza regole che porterà allo svilimento del servizio pubblico stesso, gestito e controllato in futuro non più dagli enti locali preposti ma da società monopoliste, sviluppando una attività di caporalato digitale con lo sfruttamento di operatori autorizzati e abusivi conclamati.
La Categoria non è più disposta a operare in contesto senza regole o peggio con regole solo per alcuni; rivendichiamo una stringente regolamentazione per chiunque operi nel settore del trasporto persone non di linea.”
Parteciperanno allo sciopero nazionale dei taxi le sigle Unica-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl-Taxi, Federtaxi-Cisal, Usb-Taxi.
A Roma ci sarà un presidio, dalle 10.30 alle 18 a Porta Pia, al quale parteciperanno delegazioni provenienti da tutte le regioni.
Tra sciopero e manifestazioni si preannuncia una giornata campale nella Capitale.